Tendenze FW 2015/16: racconti di cappa e stile

Versace

 

Capo basic dell’ Autunno/Inverno dei tardi anni’60, la mantella si conferma anche per l’ attuale stagione fredda un assoluto must have: versatile, stilosa e non convenzionale, è la scelta ad hoc per il periodo in cui alle “foglie morte” si accompagnano i primi cali di temperature e rappresenta una valida alternativa al coat. Quest’ anno le Maison la propongono in reinterpretazioni molteplici che spaziano dal vibrante full colour a uno stile più prettamente rétro, senza venir meno al leitmotiv di un’ eleganza estrosa che incarna, da sempre, il suo maggiore atout. Eccone una selezione.

 

 

 

Valentino

 

 

 

Ferragamo

 

 

 

Roberto Cavalli

 

 

 

Marc Jacobs

 

 

 

Dolce & Gabbana

 

 

 

Dsquared2

 

 

 

Emporio Armani

 

 

 

Philosophy by Lorenzo Serafini

 

 

 

Saint Laurent

Glitter People

 

” Ballare è un atto spirituale: è essere felici seguendo un certo ritmo, una certa musica, come facevano le tribù africane che ballavano a ritmo dei loro strumenti; questo diventava un’esperienza spirituale e comunitaria. “

Skin

 

 

Photo by Alterna2 http://www.alterna2.com (Flickr: Skunk Anansie – Razzmatazz – Febrero 2011) [CC BY 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons

Il close-up della settimana

 

Ottantun anni compiuti lo scorso 20 Settembre e una bellezza radiosa, mai intaccata dal tempo:  Sophia Loren la Diva, l’Icona, l’ attrice premio Oscar, l’ emblema del fascino italiano in tutto il mondo, ha celebrato il suo compleanno con un omaggio del tutto speciale. Da sempre ammaliati dalla sua mediterraneità prorompente, dal suo carisma che oltrepassa qualsiasi confine geografico e generazionale, Dolce & Gabbana le hanno dedicato un lipstick dall’ evocativo nome di Sophia Loren N.1. Non poteva esistere definizione più appropriata per l’ icona numero uno dell’ italianità, unica e inimitabile per talento e per presenza scenica: una bellezza emanata “da dentro”, la sua, esaltata dalla saggezza, dall’ eclettismo interpretativo e da una forte determinazione. Un mix dall’ esplosivo appeal a cui vanno ad aggiungersi dosi massicce di solarità: “Quando  lei sorride, è l’ Italia che sorride”, hanno commentato Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Sophia Loren N.1 è il primo rossetto creato in suo onore, il primo che porta il suo nome e il primo per il quale la Sophia nazionale ha posato in una advertising campaign (scattata da Tom Munro) inedita e esclusiva. La tonalità del lipstick, un seducente rosso ciliegia, è stata concepita dai due designer insieme alla diva in persona: appositamente pensata per esaltarne le labbra piene, è la nuance che maggiormente si confà al suo glamour del tutto speciale. La consistenza cremosa e idratante, la soave essenza cipriata caratteristica dei lipstick Dolce & Gabbana donano a Sophia Loren N.1 un valore aggiunto che lo rende un capolavoro di iconica preziosità. Un rossetto che è  una “firma”, intrigante segno distintivo di una star planetaria. “Sophia Loren N. 1 è il nostro modo per dire “Grazie, Sophia!””, ha dichiarato il duo creativo, “Grazie alla sua bellezza, grazie perchè è la più amata, è l’ immagine del cinema e della bellezza italiana. Una perenne fonte di ispirazione. Oggi la celebriamo regalandole il suo rossetto.” Il packaging del lipstick, declinato in gold, riporta sull’ astuccio la firma dell’ attrice incisa in nero:  un concentrato di sofisticatezza che è un vero e proprio atto d’amore di Dolce & Gabbana nei confronti della protagonista suprema di tutto un universo creativo, di una musa ispiratrice sempiterna e leggendaria.

Photo by Tom Munro

Lo sfizio

 

Suggestioni Punk, ispirazioni che spaziano dalla music scene anni ’80 all’ heritage più squisitamente iconico della Maison, uno stile di forte impatto visivamente potenziato da un beauty look che cita gli occhi bistrati della dark singer Siouxsie Sioux: traendo spunto da questi basilari atout, Hedi Slimane ha elaborato la collezione Saint Laurent Fall Winter 2015/16 ed alcuni dei dettami inerenti al relativo fashion show. E’ un mood grintoso e al tempo stesso intriso di evanescente femminilità quello emanato dalle sue creazioni, la quintessenza di un attitude ribelle coniugata con una raffinatezza carismatica e charmante. Non poteva mancare, tra le numerose rivisitazioni del patrimonio stilistico di Monsieur Yves, una versione aggiornata al 2015 del celebre suit da uomo: un vero e proprio cult annoverato tra i capi più rappresentativi del brand. Slimane lo rende contemporaneo traducendolo in chiave Punk, ma evitando qualsiasi ricorso alle texture in pelle che caratterizzano l’ intera collezione. Il riferimento è il suit  nella sua struttura “archetipa”, che sulla ricercatezza e sul taglio sartoriale fonda le proprie peculiarità. A rafforzare l’ effetto strong predominante nella sua variante attuale, un efficace mix di androgina sensualità: i pantaloni adottano una linea skinny, il blazer dritto si apre su una camicia immacolata e lascia intravedere le bretelle. Riaffiora subito alla mente la Patti Smith di Horses nello scatto firmato Mapplethorpe, il binomio vincente di black and white che abbina suit e camicia, gli straccali come supremo simbolo di un “maschile” avvalorato da un ennesimo accessorio-emblema, la cravatta, che nella rivisitazione di Slimane acquista un risalto del tutto speciale. Nera e ipersottile, sembra sottintendere una femminilità nei dettagli che i sandali incarnano, invece, apertamente: con tacco alto e cinturino, in puro stile sophisticated lady, rappresentano il trait d’ union con un’ eleganza più tradizionale senza nulla togliere al mood e alla sfiziosità del look.

Tendenze FW 2015/16: variazioni sul tema leather

 

Trussardi

 

 Sarà un inverno all’ insegna del leather, l’ inverno 2015/16: le texture in pelle si preparano ad una massiccia invasione che le vedrà, spesso e volentieri, protagoniste in total look. Non solo “chiodo”, dunque, bensì abiti, gonne mini e midi, tailleur, jumpsuit, giacche e soprattutto skinny pants – il capo cult della prossima stagione fredda – tutti rigorosamente declinati in cuoio morbido e lucente. I fashion brand lo adottano in modo pressochè unanime: nella gallery di seguito, una selezione di look a tema.

Gucci

Marc Jacobs

Alexander McQueen

Philipp Plein

Saint Laurent

Alexander Wang

Louis Vuitton

Vionnet

Altuzarra

Trussardi

Il close-up della settimana

Un look della collezione SS 2016

 

L’ 11 Settembre 2015 è destinata a rimanere una data storica per Givenchy: per la prima volta, in 63 anni di vita, la Maison ha abbandonato infatti le passerelle parigine per sfilare a New York, dove ha presentato la collezione Primavera/Estate 2016 in una location open air e aperta al pubblico. Un evento straordinario che il Creative Director Riccardo Tisci caldeggiava da tempo, il coronamento di un sogno strettamente correlato all’ inconfondibile impronta stilistica che ha saputo donare al brand: couture e streetstyle uniti in un connubio prezioso, sancito da mutue contaminazioni e da un’ estetica del tutto inedita. Il desiderio di realizzare una sfilata tra la gente comune è sorto, in Tisci, alimentato da suggestioni e riflessioni profonde. “La vera popolarità si ottiene in strada”, ha dichiarato, ricordando il suo primo viaggio in una New York anni ’90 in pieno fermento hip-hop: appena diciannovenne, visceralmente appassionato di musica e di arte, rimase fortemente attratto dal mood effervescente della Grande Mela e dalle potenzialità espressive che a chiunque offriva. Gli States dello stilista erano – e sono tuttora – quelli dell’ American Dream, delle grandi opportunità, del successo che premia il talento e il duro lavoro. La strada assume, in questo contesto, un valore speciale. Citando “self-made women” quali Madonna e Frida Kahlo, Tisci ha evidenziato la fecondità inventiva di chi  rinviene nella strada le radici del proprio scenario vitale: “Ciò che ne esce con più forza è la creatività. Questo perchè si apprezza ogni singolo dettaglio.” L’ 11 settembre scorso, a 41 anni, il designer nato a Taranto ha calato dunque le sue creazioni nello street mood newyorchese grazie a un fashion show allestito da Marina Abramovic. Come location, il molo 26 dell’ Hudson River Park. Sullo sfondo, la New York scintillante di luci delle 18, 30 a donare un ulteriore risalto alla sfilata aperta da Maria Carla Boscono e brulicante di un folto e variegato pubblico: accanto alle celebs ed ai professionisti del fashion-biz hanno infatti preso posto i possessori degli oltre 1200 biglietti messi in palio tramite un’ asta on line e destinati, in parte, agli studenti ed ai docenti delle scuole di moda oltre che ai residenti in zona. Fortemente d’ impatto i look che hanno sfilato in passerella, una rappresentativa summa di outfit in black and white che, con ricercatezza, ha celebrato il decennio di Riccardo Tisci in Givenchy dotando i dettami couture di un iconico urban twist. A sottolineare la “liason” tra la Maison e il Paese a stelle e strisce ha contribuito, inoltre, l’ inaugurazione della boutique Givenchy in Madison Avenue: progettata dallo stesso Tisci, concentra in 400 metri quadri di sofisticatezza minimal la quintessenza dello stile del brand.

Lo sfizio

 

Optare per uno stile contraddistinto da dettami inediti e geniali: con il cambio di stagione, più che una scelta risulta un must. E in quanto a originalità, la collezione Fw 2015/16 di Mary Katrantzou si rivela decisamente ottimale. Interamente costruita attorno alla ricerca e allo sviluppo di contrastanti equilibri, alterna modernismi, avanguardia e tradizione con sorprendente abilità. L’ abitino al ginocchio, che ricorda i rocamboleschi Sixties della Swingin’ London, concentra il mood della collezione in un capolavoro di design: linee minimal, struttura essenziale e lunghezza mini fungono, però, solo a prima vista da citazione epocale. Il mix di texture, pattern e stili catapulta in un batter d’occhio nel territorio della sperimentazione, dando vita a una creazione che attualizza al Nuovo Millennio una tradizione arricchita di elementi futuribili e geometrie modulari. Il corpetto, sleveless, ha un taglio dritto e ignora il punto vita. In tonalità d’effetto che includono il fucsia, lo scarlatto e il viola delinea un pattern che ricorda il paisley in contemporanea versione, arabescata e in visionarie suggestioni floreali. Il colletto, nero, ben sagomato, fa pendant con il total black dei collant spessi e opachi. A sottolineare la vita, una fascia in plastica cadenzata da motivi a rilievo piramidali evidenzia lo “stacco” tra il baby pink di cui è tinta e le trasparenze a effetto vitreo di una gonna in plexiglass, lineare quanto il corpetto ma “scolpita” da un’ esplosione di frange che la tramutano in un’ opera di plastic art. Ai piedi, un paio di sandali in velluto scarlatto issati su un platform vertiginoso riequilibrano i dettagli di una femminilità declinata in differenti toni: plexiglass e broccato, geometrie e fluidità, reminescenze rétro e avveniristica contemporaneità. Un mix che attinge a filosofiche ispirazioni e aggiunge nuovi spunti ai concettualismi del look. Uno stile che togliersi lo sfizio di adottare è tutto un nuovo “way of being” da abbracciare.

 

Tendenze FW 2015/16: un inverno a tinte bon bon

Dolce & Gabbana

 

Nuance delicate, evanescenti e deliziose come nuvole di zucchero filato: i colori pastello si preparano ad un nuovo, trionfale ingresso nel nostro guardaroba invernale. Il rosa confetto, il celeste baby, il menta, il lilla, il giallo pallido e il polvere proseguono inarrestabili la loro ascesa, conquistando lo status di must assoluti e di supreme cromie di stile. Proposti dalla quasi totalità delle collezioni, non rinunciano a sporadiche apparizioni alternandosi a palette più strong: come a ribadire che rappresentano ormai dei basic, sublimi emblemi di femminilità, sfumature che deliziano lo sguardo con una seduttività soave e priva di sgargianti clamori. La stagione fredda li vede protagonisti nelle più disparate declinazioni, ma invariabilmente uniti da un obiettivo comune: quello di donare a chi li indossa una incantevole allure.

Giorgio Armani

Philosophy di Lorenzo Serafini

Chloé

Prada

Gucci

Simone Rocha

Max Mara

Christian Dior

Pascale Millet