L’ accessorio che ci piace

 

La scena in cui, nei (ridotti) panni di Honey Rider, esce dal mare e si incammina sulla riva con due grandi conchiglie in mano è una delle più leggendarie della storia del cinema: il bikini bianco che indossa, “corredato” di machete laterale, rimane iconico ed ha contribuito a imprimere indelebilmente il suo personaggio nell’ immaginario collettivo. Oltre mezzo secolo dopo, è ancora a quelle sequenze che viene associata l’ immagine di Ursula Andress. Il film, 007-Licenza di uccidere, le valse un Golden Globe come Miglior Attrice esordiente e la consacrazione a Bond girl “per antonomasia”. Splendida dea che sorge dalle acque, nella pellicola non le è difficile ammaliare un James Bond interpretato dal fascinoso Sean Connery; oggi, il suo charme immutabile la rende icona senza tempo e musa ispiratrice alla quale vengono tributati omaggi del tutto speciali. Come la Ursula bag che Luvè, il nuovo brand del lusso fondato dalla GF Group Holding AG Svizzera, le ha appositamente dedicato: una handbag dalle linee minimal e in materiali ricercati, contraddistinta da nuance accattivanti e da un’estrema cura dei dettagli. Il lancio è avvenuto nella prestigiosa cornice dei Granai della Giudecca dell’ Hotel Cipriani, a Venezia, il 6 settembre scorso, dove in occasione della 72ma Mostra Internazionale del Cinema Luvè – il cui nome fonde le iniziali di Lucerna e Venezia a definire i connotati del brand –  e Vanity Fair hanno dedicato alla star di Licenza di uccidere un evento di richiamo internazionale. A tribute to Ursula Andress, la mostra che l’ ha celebrata, si è avvalsa di ventidue immagini d’archivio della diva e delle scene cult della sua cinematografia proiettate con tanto di colonna sonora originale: il film di 007 con Sean Connery, L’ idolo di Acapulco, I 4 del Texas, L’ uomo di Hong Kong, Ciao Pussycat, Un americano a Roma, La caduta delle aquile, La stella del Sud, Toshiro Mifune e Sole rosso si annoverano tra le sue pellicole più celebri, in cui la Andress recitò a fianco di attori del calibro di Jean-Paul Belmondo, Peter Sellers, Alberto Sordi, Orson Welles, Charles Bronson e Alain Delon (solo per citarne alcuni). L’ evento è coinciso con il debutto di Luvè, che ha così anticipato la presentazione della sua prima collezione alla Milan Fashion Week. Riflettori puntati sulla Ursula bag, dunque, in un contesto decisamente esclusivo: un giallo dai toni vagamente fluo, rosa baby e blu notte le nuance che hanno visto la borsa protagonista. Su tutte, adoriamo la versione gialla. Sofisticata, vibrante, energetica, sembra riprodurre in toto la magnetica allure di Ursula Andress. Con quel mix di determinatezza e indipendenza che l’ ha perennemente dotata di un intrigante quid in più.

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