Tendenze SS 2016: Stars & Style

Max Mara

 

Max Mara le ha elette a leitmotiv della sua collezione, declinandole in molteplici formati ed accostandole a pattern a contrasto in outfit dalle tonalità sgargianti. Ma come cantava il grande Bowie, “the stars look very different today”: ed è davvero una vastissima varietà di stelle a pervadere le creazioni dedicate alla stagione calda. Stelle “patriottiche” che riprendono i motivi della bandiera USA, enormi astri stilizzati e galassie ornamentali regnano sovrane, tramutandosi nel trait d’union tra un concreto “qui ed ora” e l’ immenso firmamento di una notte estiva.

Max Mara

Marc Jacobs

Giamba

Karen Walker

Lacoste

Il close-up della settimana

 

Al via Milano Moda Donna: le sfilate delle collezioni Autunno/Inverno 2016/17 avranno ufficialmente inizio oggi, 24 Febbraio, e verranno inaugurate dal Primo Ministro Matteo Renzi in persona. Saranno cifre da record a caratterizzare questa edizione, che annovera un totale di ben 182 presenze distribuite tra fashion show (73), presentazioni (90), eventi (13) e presentazioni su appuntamento (9) a cui si aggiungono, per la seconda stagione consecutiva, i 16 marchi emergenti inclusi nel progetto Fashion Hub Market. Altrettanto numerose sono le novità proposte dalla kermesse: suscitano già un enorme interesse il debutto milanese di Diesel Black Gold, che “abbandona” New York, il défilè del brand giapponese Ujoh all’ Armani/Teatro e l’ esordio in passerella di Lucio Vanotti e di Piccione.Piccione, che il 29 febbraio concluderanno la Milan Fashion Week insieme a new talents quali Vivetta e Arthur Arbesser. Da segnalare altresì l’ ingresso nel calendario ufficiale di I’M Isola Marras, seconda linea del designer di Alghero, mentre tra le presentazioni risaltano i nomi di Rossella Jardini, Rossignol, Erika Cavallini, Casamadre, Gianluca Capannolo e L72.  Ma la vera “prima volta” della settimana della moda è rappresentata dalla presenza del Premier Matteo Renzi, “special guest” d’ eccezione che darà il via alle sfilate: un evento di importanza cruciale che sancisce il connubio, per l’ Italia del tutto inedito, tra un capo del governo e la prestigiosa manifestazione. Renzi presenzierà al pranzo di  apertura di Milano Moda Donna organizzato nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, dove sarà affiancato dal Sindaco Giuliano Pisapia e dalla crème del fashion world italiano. Dopo l’ inaugurazione del Museo Armani e della Fondazione Prada, il Primo Ministro conferma dunque il suo sostegno al Made in Italy sottolineandone, ancora una volta,  il valore chiave come motore economico ed eccellenza del nostro Paese.

Lo sfizio

E se Serenity dev’essere, che Serenity sia: il light blue eletto (insieme al Rosa Quarzo) “colore dell’ anno” da Pantone viene tradotto, in questo look griffato Gucci,  nella sua più calzante accezione. Chiffon impalpabile, eteree trasparenze a contrasto con il taglio bon ton, un tripudio di miniruches cosparse sull’ abito a mò di sofisticate rifiniture rappresentano i basic di un abito che rievoca un mix di suggestioni oniriche e fiabesche fascinazioni. Il mood è romantico ma privo di leziosità, magicamente evanescente: con sopraffina genialità creativa, Alessandro Michele declina in eleganza intrisa di puro incanto un materiale che, per la sua consistenza sheer, potrebbe celebrare la più smaccata e provocante sensualità. Il risultato è sorprendente e definisce una mise dal sapore vagamente girlish, iperfemminile, che attraverso le sfumature sognanti e tenui  del Serenity esalta lo stile diafano di una novella Alice carrolliana. Ad accentuare l’ allure da fiaba, dettagli trompe l’ oeil come il jabot, la cintura e la tomaia delle mules si impreziosiscono di deliziosi bagliori ton sur ton: il Paese delle Meraviglie non è mai stato così ammaliante.

Glitter People

” Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’ infinito. Perchè la lettura è un’ immortalità all’ indietro. “

Umberto Eco

Tendenze SS 2016: dissonanze armoniche

Versus Versace

 

 

Orli irregolari, geometrie “oblique”, non rispondenze: lo stile della Primavera/Estate inneggia a forme e linee che si contraddistinguono per una felice mancanza di omogeneità. Le nuove asimmetrie coinvolgono scolli, bordature, compongono outfit e, talvolta, “squarciano” interi abiti in un crescendo armonico che dalle dissonanze trae le basi per la creazione di un’ inedita, sovversiva preziosità.

 

 

 

Narciso Rodriguez

 

 

 

Esteban Cortàzar

 

 

 

Marni

 

 

 

Costume National

 

 

 

Yohji Yamamoto

 

 

 

 

Christopher Kane

 

 

 

Stella McCartney

 

 

 

Antonio Marras

 

 

 

Jackie JS Lee

 

 

 

 

Glitter People

” Dicono che la morte ti uccida. Ma la morte non ti uccide. Sono la noia e l’ indifferenza a ucciderti. “

 

Iggy Pop

 

 

Photo by Paul McAlpine (Opera propria) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], attraverso Wikimedia Commons

Il close-up della settimana

Lorenzo e Anna Marconi, senigalliesi, fratello e sorella ma anche duo creativo, artefici di creazioni artistiche all’ insegna di un’ estetica che è un mix prezioso di steampunk e suggestioni d’antan. Affetti da una fantasiosa visionarietà, nel Carnevale di Venezia hanno individuato la location ideale per l’ espressione di un talento inventivo DOC: un appuntamento che è valso alla loro I bagnanti di Senigallia il premio per la Maschera più bella 2016 della rassegna lagunare. Il riconoscimento si aggiunge ad una lunga serie di successi poi sfociati nella creazione del laboratorio Orientexpress e nel lancio de L’ estetica dell’ effimero, kermesse annuale organizzata alla Rotonda a Mare: due realtà che, nella città “della spiaggia di velluto”, portano l’ inconfondibile trademark dei fratelli Marconi. Oggi, vere e proprie celebrities Made in Marche, Anna e Lorenzo sono richiestissimi da autorità locali, stampa e TV. Ho scambiato quattro chiacchiere con Lorenzo per saperne di più sul loro boom.

I bagnanti di Senigallia è uno straordinario omaggio agli esordi balneari della “spiaggia di velluto”. Come è stata concepita?
Abbiamo costituito un gruppo di quattro persone realizzando quattro costumi- tipo dei bagnanti di inizio ‘900. A noi piace esprimerci attingendo al rétro: ci affascinano la Belle Epoque, il Déco, gli anni ‘20 e ‘30. La nostra scelta è quindi caduta sul periodo in cui Senigallia era una meta vacanziera d’élite frequentata dall’ aristocrazia europea. Non ci interessavano i tessuti classici, abbiamo optato per materiali poverissimi e dato vita a questi materiali con la pittura. Ecco il perché della juta, utilizzata per costumi molto semplici ma con dettagli tipo i colli, i bottoni, le cinture, le cravatte, i nastri, i polsini e le calze dipinti a mano con la tecnica del trompe-l’oeil. Da un punto di vista artistico ci siamo espressi a 360°: gli accessori, in cartapesta, mescolano pagine di vecchi libri ai manifesti delle stagioni balneari senigalliesi. L’ effetto d’insieme è anticato, come se i nostri personaggi uscissero da foto d’ epoca. I particolari sono curatissimi: le scarpe sono state ricoperte con la sabbia e le conchiglie della “spiaggia di velluto”.

Tu ed Anna siete dei veterani del Carnevale in laguna. Quando e in che modo è nata questa fascinazione?
Ci è stata trasmessa da nostra mamma, sarta e grande appassionata del Carnevale. Da bambini ci piaceva giocare con i costumi, disegnare le maschere della Commedia dell’ Arte…Nella fantasia, il nostro Carnevale era sempre e solo veneziano. In laguna, dal ’97, siamo tornati ogni anno ininterrottamente. Abbiamo ricevuto tanti riconoscimenti, grandi emozioni: come quando, nel 2009, sono stato premiato dalla costumista da Oscar Gabriella Pescucci. Anna è stata la Maschera più bella del 2013 mentre io, l’ anno scorso, mi sono aggiudicato un premio estemporaneo al più bel costume di Fantasia per Monsieur Sofà e Mademoiselle Coco, un omaggio a Coco Chanel.

Le vostre maschere si sviluppano attorno a veri e propri concept. A quali motivi ispirativi attingete con maggior frequenza?
Di base c’è l’ ispirazione d’antan e soprattutto le storie che raccontiamo attraverso gli abiti. Per esempio, Viaggio sull’ Orient Express tracciava sull’ abito i momenti di vita di una viaggiatrice del mitico treno, che consideriamo una delle meraviglie degli anni ‘20 e ‘30. In quel caso torna il Déco, come nella dedica a Coco Chanel o in un costume-tributo al circo con la gonna che riprende le fattezze del tendone, la giacca da domatore e l’ uomo forzuto che solleva la ballerina dipinto sul davanti.

A Venezia vi siete presentati “a volto scoperto”, ma ostentando un make up mirabolante a dir poco: sperimentalismo o ragionata premeditazione?
Nel 2003 ci siamo tolti le maschere iniziando a lavorare direttamente sul volto per renderlo, a sua volta, un’ opera d’arte. È stata Anna a ideare il make up de I bagnanti di Senigallia; poi, ognuno di noi si è truccato tenendo conto delle sue linee guida. Una nostra caratteristica sono le ciglia finte, fondamentali per ricreare il tipico “volto di bambola”.

L’ edizione 2015 dell’ Estetica dell’ Effimero ha visto Anna nei panni dell’ iconica Marchesa Casati. Che valenza riveste, oggi, lo stile eccentrico in una società fortemente tesa all’ omologazione?
Sconfiggere l’ omologazione è per noi una crociata: quando creiamo, portiamo avanti uno stile che è solo ed esclusivamente nostro. La Marchesa Casati, con il suo istrionismo e la sua diversità, in questo senso ci rappresenta. Le nostre icone, non a caso, sono artisti che hanno intrapreso un percorso del tutto individuale: per quanto mi riguarda adoro Tamara de Lempicka e, nell’ ambito cinematografico, Tim Burton. Un aneddoto? Nel 2008 ho realizzato un abito, Casa di bambola, senza ispirarmi a nulla in particolare. Ma a Venezia, era opinione comune che fossi il Willy Wonka de La fabbrica di cioccolato di Burton: a quanto pare, il nostro è un immaginario affine! Un altro riferimento è senz’altro Fellini con i suoi personaggi un po’ improbabili, poetici…E il tema ricorrente del circo.

Photo courtesy Anna e Lorenzo Marconi

Tendenze SS 2016: il revival del crochet

Dolce & Gabbana

 

Una ricercatezza assoluta e tracce di ispirazione anni ’70: sono i leitmotiv del crochet-revival versione 2016. Giocando con le trasparenze, declinandosi in inedite mantelle estive, definendo uno stile al tempo stesso romantico, sensuale e folk, il tessuto all’ uncinetto sarà il protagonista del prossimo grande boom della stagione calda. E si prepara a dettar tendenza anche incarnando il clou del look estivo: un beachwear eccentricamente originale.

Delpozo

Zang Toi

Tommy Hilfiger

Gucci

Sibling

Oscar De La Renta

Louis Vuitton

Alice + Olivia

Chloé

Glitter People

 

” Il mio unico problema è trovare un modo di interpretare la mia quarantesima donna perduta in un modo diverso dalla trentanovesima. “

Barbara Stanwyck