“The Hottest Rockin’ Holiday on Earth”: a Senigallia torna il Summer Jamboree

 

Al via da ieri, 30 Luglio, la 17ma edizione del Summer Jamboree: “The Hottest Rockin’ Holiday On Eearth” è ormai un appuntamento fisso che registra affluenze da record. Anche quest’ anno Senigallia, nelle Marche, per una settimana si tramuta nel variopinto set che tra concerti, vintage market e dj session on the beach ospita il Festival Internazionale di Musica e Cultura dell’ America anni ’40 e ’50. Sul palco del Foro Annonario, a dare il la alla kermesse un trio d’eccezione: alla Burlesque performer Eve La Plume – al suo bis come presentatrice – si affiancano infatti il frontman Jackson Sloan e il poliedrico Luca Grizzo, cantante jive/attore/percussionista/autore dall’ energia inesauribile, ma sono previste anche incursioni di Dario Salvatori (un vero e proprio aficionado della kermesse). Sarà invece Dj Ringo l’ “anfitrione” dell’ attesissima Festa Hawaiiana di domenica prossima, organizzata in riva al mare e rigorosamente all night long.  Tra i protagonisti di questa edizione del Festival risaltano 4 Big made in USA quali Gaynel Hodge, Ws “Fluke” Holland, Kid Ramos e The Bellfuries, icone del Rock’n Roll e ispiratori di musicisti di ogni generazione. I concerti in programma saranno in tutto 39, distribuiti tra il Main Stage del Foro Annonario, i giardini della Rocca Roveresca e il Red Bull Tour Bus Stage di via Carducci: 39 live – di cui 38 a ingresso gratuito – che alterneranno il Rockabilly al Rock’ n Roll, lo Swing al Rhythm’n’ Blues, il Country al Doo Woop in un susseguirsi esplosivo ed altamente coinvolgente. Moltissimi i top names che daranno lustro alla “soundtrack” del Festival, accomunati dalle sonorità d’antan e dalla provenienza internazionale, mentre l’ Hawaiian Party vedrà cimentarsi un rocker nostrano come Edoardo Bennato in una session esclusiva. I fan del rétro potranno come sempre rifornirsi al vintage market Rockin’ Village, seguire Dance Camp che li addestrano a scatenarsi al ritmo del boogie-woogie e del lindy hop, assistere alla storica parata di auto in puro American Graffiti style. Imperdibile anche il rendez-vous con il Burlesque, fissato per il 5 Agosto al Teatro La Fenice. E per i collezionisti va segnalato una straordinario must: il poster ufficiale dela 17ma edizione del Festival ambientato in una piazza Garibaldi fresca di restauro, dove una “bellezza in bicicletta” esibisce la card che pubblicizza il concerto di Gaynel Hodge. La consueta grafica vintage evidenzia, sullo sfondo, il Palazzo della Filanda, la Cattedrale, l’ Episcopio e la Pinacoteca Diocesana accanto all’ Auditorium di San Rocco, un altro caratteristico edificio del centro storico senigalliese. Da non trascurare la fiammeggiante Mercury d’epoca che spunta a sinistra, chiaro riferimento al car park di piazza Simoncelli e alla American car parade. Il manifesto, creato dallo studio Graffiti di Angelo Di Liberto (il direttore artistico del Festival), è rintracciabile presso il Gadget Store del Summer Jamboree.

Per info e per il programma completo: www.summerjamboree.com

Il Summer Jamboree – che chiuderà i battenti il 7 Agosto 2016 – è organizzato dall’ Associazione Summer Jamboree con il patrocinio del Comune di Senigallia e la partecipazione della Regione Marche e della Camera di Commercio di Ancona.

Nell’ immagine, il poster ufficiale della 17ma edizione del Festival.

Glitter People

” Sul palco, puoi usare le tue emozioni. E’ il luogo in cui è possibile incanalarle. Hanno uno scopo. “

Florence Welch

 

 

Photo by Failipes (Own work) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons

Tendenze SS 2016: il trionfo del “little white dress”

Giambattista Valli

“Il nero contiene tutto. Anche il bianco. Sono d’una bellezza assoluta. È l’accordo perfetto.”: lo affermò Coco Chanel sottolineando la valenza impattante del “colore non colore”. Niente di più corretto, considerando che il total black si è ormai tramutato in un caposaldo del fashion. E il bianco? La tonalità più luminosa dello spettro elettromagnetico conferma la sua fama di intramontabile must have estivo, declinandosi con eclettismo in un’ alta varietà di stili. Gettonatissimo è il bianco puro, all over, senza concessioni ad accostamenti cromatici di sorta: fresco ed estremamente femminile, viene esaltato da modelli minimal così come da trasparenze e ruches. E si fa ancora più stiloso in versione mini, concentrando tutto il suo glamour in candide pennellate. E’ il trionfo del little white dress, cult tassativo e imprescindibile della valigia vacanziera.

Fendi

Chloé

Alexander McQueen

Valentino

Alberta Ferretti

Francesco Scognamiglio

Christian Dior

Balenciaga

Emanuel Ungaro

McQueen Parfum: quando “notte” fa rima con “seduttività”

Una seduttività che si fa intensa al calar del sole, mentre la notte avvolge tutto nelle tenebre e risplende, fioca, la luce lunare. Sentori olfattivi che con il buio sbocciano, si espandono in una persistente scia di mistero. E’ a queste potenti suggestioni che si ispira McQueen Parfum, nuova fragranza del brand capitanato da Sarah Burton;  e alle creazioni di Alexander McQueen è accomunata da un’ aura preziosa che traduce la couture in Haute Parfumerie. L’ essenza creata dalla Burton è unica e si avvale di tre sole note, tre fiori “notturni” che stemperano nell’ alba i loro seducenti aromi: il Gelsomino di Sambac dal romanticismo vigoroso e dolcemente intenso, la provocante Tuberosa, lo Ylang Ylang che al sorgere del sole raggiunge un rarefatto apogeo olfattivo. I suoi petali gialli infatti accompagnano, con accentuato effluvio, la “rinascita” dell’ aurora sottolineando gli istanti trascendentali e magici della metamorfosi quotidiana. A questa scia si aggiungono accordi speziati e legnosi di pepe rosa e nero, vetiver e chiodi di garofano che intensificano l’ alchimia olfattiva del jus: è l’ apoteosi di una fragranza conturbante, impreziosita da un flacone-capolavoro disegnato da Sarah Burton in persona.

Il vetro scuro, spesso e opaco rievoca un enigmatico e sensuale mood notturno, adornandosi di una corona di piume dorate che – appena sotto il tappo – avvolgono il flacone. Opera d’arte di maestria artigianale, la “veste” di McQueen Parfum racchiude la quintessenza dell’ alta sartorialità del brand.

Altrettanto evocativa è la campagna pubblicitaria scattata da Paolo Roversi per il profumo: con Fontainebleau come location, le immagini vedono protagonista una Maartje Verhoef nel cuore della foresta. E’ notte, e l’ abito che indossa riflette la malia floreale della fragranza in un fitto arabesco di fiori neri ricamati.

Lo sfizio

Affascinante, eccentrica, incantatrice musa di D’Annunzio e di un incalcolabile numero di artisti: la Marchesa Luisa Casati, iconica dark lady della Belle Epoque, rimane a tutt’ oggi una fonte ispirativa inesauribile. Il suo carisma unico contribuì a tramutarla in un’ “opera d’arte vivente” indimenticata, primadonna assoluta di un’ esistenza vissuta all’ insegna della trasgressione. Non sorprende che una designer attenta alla personalità femminile come Alberta Ferretti le abbia dedicato, in toto, la sua Limited Edition FW 2016: presentata il 3 Luglio scorso a Parigi, la collezione  ha celebrato la Divina Marchesa in un tripudio di pizzi, intarsi finissimi, tessuti preziosi e laminati platino ad alto tasso di ricercatezza sartoriale. Guardando ai suoi vezzi ed alle sue bizzarre ossessioni, Alberta Ferretti ne ha reinterpretato l’ estetica avvolgendola di una raffinata – ma contemporanea – allure.  Risaltano le sovrapposizioni ispirate ai multistrati in pizzo con cui la Coré dannunziana velava il volto, una femminilità “drammatica” tradotta in silhouette a un tempo barocche e lineari, gli abiti-tunica in stile anni ’20 rivisitati con estro squisito. E cattura letteralmente lo sguardo l’ animalier che cita la fauna esotica di cui la Marchesa amava circondarsi: ghepardi al guinzaglio con collari di diamanti, serpenti arrotolati intorno al collo, e poi ancora scimmie, pavoni, corvi albini e pappagalli che strabiliavano gli ospiti dei suoi memorabili party. Un long dress tigrato ne rappresenta il più puro emblema, mixando linee semplici ad un design sontuoso. Il busto che sfocia in un’ ampia gonna dagli orli rasoterra si impreziosisce di un pattern simile a un manto screziato, evidenziando un’ eleganza “graffiante” ed estrosa. Gli orecchini a pendente ne esaltano il mood, snodandosi dai lobi come scintillanti serpenti. Ad accentuare l’ impatto del look, una Malgosia Bela più che mai calata nel personaggio Casati: femme fatale lunare e intensa, la top è anche protagonista del video associato alla collezione. Nella Venezia che fu della Marchesa palcoscenico sfolgorante, i videomakers Luigi & Iango ricreano scenari di alta suggestività che vedono Malgosia muoversi tra uno stuolo di candele accese, pantere e brume lagunari. Un susseguirsi di sequenze in cui, con i suoi “occhi lenti di giaguaro che digerisce al sole la gabbia d’acciaio divorata” (come Filippo Tommaso Marinetti di lei scrisse) Luisa Casati rivive in tutto il suo stravagante splendore.

Flamenco couture

 

Blugirl

Suggestioni “flamencas” giocate nel bicolor a cui la tipica danza andalusa è più caratteristicamente associata: il rosso e il nero della passione, della corrida e del pathos drammatico. I designer le rievocano in un tripudio di balze e arricciature, inediti pattern floral alternati ai pois della tradizione, rivisitando l’ abito della bailaora con scenografico stile. Il risultato è un esplosivo omaggio, in chiave couture,  a una danza che nel battito sfrenato dei tacchi e nei gesti armonici ristabilisce un contatto tra terra ed aria.

Michael Kors

Proenza Schouler

Oscar De La Renta

Balmain

Proenza Schouler

Il close-up della settimana

“Stessa spiaggia stesso mare”: il titolo di una celeberrima hit vintage ma anche lo slogan adottato dagli organizzatori di quel che è ormai un appuntamento fisso che mixa arte, design, architettura e food proponendo modelli alternativi di cultura e impresa. Demanio Marittimo Km-278, alla sua sesta edizione, conferma anche quest’ anno la location che si è tramutata nella sua caratteristica distintiva. Il litorale di Marzocca, nelle Marche, a due passi da Senigallia e dalla sua Rotonda a Mare, farà da sfondo ad una maratona di dodici ore che attraversa una notte intera: dal tramonto all’ alba senza interruzioni, l’ azzurro orizzonte del mare Adriatico come cornice. Il save the date è fissato per le ore 18 di venerdì 22 Luglio; è allora che l’ evento a cura di Cristiana Colli e Pippo Ciorra, promosso dal magazine MAPPE con l’ Associazione Demanio Marittimo km-278 ed in collaborazione con il museo MAXXI, il Comune di Senigallia e la Regione Marche prenderà ufficialmente il via. Meeting point la spiaggia, significativo spazio di socialità e di transizione tra terraferma e mare: il luogo ideale per raccontare le “#migrazioni della modernità” trattate dall’ edizione 2016 della manifestazione, che proprio nell’ Adriatico rinviene l’ hub di contaminazioni socio-culturali – basti pensare all’ emblematico episodio della Nave Vlora che nel 1991 sbarcò in Puglia carica di cittadini albanesi – che vanno a formare una mappa di territori, comunità ed individui costantemente interconnessa. Così come interagiscono, in Demanio Marittimo Km-278, esperienze creative all’ insegna dell’ eclettismo e della pluralità. In dodici ore si alterneranno mostre, reading, performance, installazioni, dibattiti, presentazioni di libri e di pellicole, degustazioni di street food, con particolare accento sull’ innovazione e sulla progettualità come leit-motiv. In riva al mare interverranno nomi di spicco dell’ architettura (Daniel Libeskind, Mario Cucinella), della fotografia (Olivo Barbieri, Petra Noordkamp), della sociologia (Aldo Bonomi), del giornalismo (Aldo Calabrò) della genetica (Edoardo Boncinelli) e della narrativa (Graziano Graziani), ma ampio spazio verrà concesso anche all’ arte contemporanea: i giovani talenti invitati da Andrea Bruciati si affiancheranno ad artisti e performer come Adina Mocanu & Alexandra Sand, Nadia Hironaka e Matthew Suib – che evidenzieranno il link tra arte e architettura – e Alfredo Jaar. In occasione del 60mo anniversario della nascita di Andrea Pazienza, inoltre, è previsto un omaggio al grande fumettista. Nato a San Benedetto del Tronto – e quindi in riva all’ Adriatico“Paz” verrà ricordato in un incontro a cui prenderanno parte il pittore e scenografo Albano Paolinelli, il giornalista Luca Raffaelli e Leandro Palestini nelle vesti di conduttore: si prospettano momenti di alta suggestività, giusto tributo a colui che rivoluzionò il mondo del fumetto con dosi massicce di irriverenza e trasgressione.

 

Per info: http://www.mappelab.it/demanio-marittimo-km-278/

Tendenze SS 2016: spalle scoperte per una nuova seduttività

Salvatore Ferragamo

Spalle nude: un trend che abbina sensualità e freschezza con disinvoltura, l’ opzione ideale per affrontare con stile i bollori di piena estate. Lo scollo à la Bardot si declina in versione gipsy, si adorna di ruches e decori, ma è lanciatissimo anche nei tagli netti che delineano outfit lineari, minimal, geometrici. Le spalle si scoprono in toto o si rivelano in strutture “strategiche”: denominatore comune, una femminilità all’ insegna di una seduttività raffinata. La quintessenza di un sex appeal discreto che si svela in sempre nuove angolature.

Edun

Proenza Schouler

Prabal Gurung

Chloé

Boss

Roberto Cavalli

Mara Hoffman

Sonia Rykiel

MSGM

Stella McCartney

Schield Jewels: a tu per tu con Roberto Ferlito

In questi giorni la stampa internazionale, sempre molto attenta ai look di Letizia Ortiz,  è rimasta letteralmente conquistata dagli orecchini che la Regina di Spagna ha sfoggiato durante la cerimonia di premiazione della Fondacion Consejo Espana-India: un grappolo di fiori smaltati di bianco e cosparsi di Swarovski che pende dal lobo sfiorando delicatamente il collo. Gli orecchini in questione sono firmati Schield, un brand che i lettori di VALIUM conoscono ormai bene. Direttore creativo del marchio fondato a Firenze nel 2012 è Roberto Ferlito, classe 1981, nato in Sicilia ma fiorentino d’adozione. Dopo il diploma al liceo artistico, Roberto prosegue gli studi a Milano prima di stabilirsi definitivamente nel capoluogo toscano,  dove esordisce come designer di accessori per brand del calibro di Vivienne Westwood e Roberto Cavalli. E’ durante il periodo trascorso alla corte del “Re dell’ Animalier” che ha il suo primo approccio con il gioiello: un coup de foudre sfociato, in breve tempo, nella creazione di una griffe che ingloba la luxury jewellery in un vero e proprio progetto con focus sul design, sulla fotografia e sul lifestyle. L’ incontro e il connubio con il fotografo Diego Diaz Marin sono stati, in questo senso, fondamentali. Insieme, Ferlito e Diaz Marin hanno dotato l’ universo Schield di un’ identità inconfondibile e dal forte impatto visivo: il design avantgarde di Roberto mixa originalità e inventiva con piglio graffiante, a tratti ironico, declinando il proprio estro visionario in creazioni ad alto tasso di savoir faire artigianale. La destinataria è una donna audace, priva di censure, eccentrica e sofisticata al tempo stesso: una donna che le advertising campaign di Diego Diaz Marin per Schield “raccontano” in immagini d’effetto.

Il successo riscosso da questo brand già divenuto iconico era inevitabile, rafforzato dal visual magazine Doubleview che ne diffonde il progetto a livello internazionale.  La nomina tra i finalisti della categoria “Accessori e Gioielli” di Who’s Next, l’ iniziativa di fashion scouting  lanciata da Altaroma e Vogue Italia, ha rappresentato un ulteriore, prestigioso step nella carriera di Roberto Ferlito: l’ ho incontrato per approfondire con lui l’ appassionante avventura di Schield.

Come nasce il tuo percorso di designer di gioielli?

Mi avvicino al mondo del gioiello quasi per caso, quando cominciai a lavorare per Roberto Cavalli 14 anni fa. Da lì una grande sorpresa mi porta ad appassionarmi fino a creare Schield.

A Firenze vivi, ma hai anche fissato il tuo headquarter. Quali sono i pro e i contro dell’ aver privilegiato una location che, pur prestigiosa,  si distanzia dal circuito delle capitali internazionali della moda?

Firenze è da sempre una città che mi ha dato molto, sia nel personale che nel lavoro. La distanza non mi spaventa anche perché è in un punto strategico, che ti permette di arrivare un po’ dappertutto. Il mio studio, creato insieme a Diego, è un luogo dover poter seguire serenamente i nostri progetti e il fatto di essere un po’ distanti dalle capitali della moda ci permette di creare senza nessun tipo di influenze.

Schield è un progetto che incorpora un mix esplosivo di estro e trasgressione. Quali input ha apportato, in questo senso, il tuo connubio creativo con Diego Diaz Marin?

Quando ho conosciuto Diego è scattata, da subito, una sintonia creativa molto simile che ci ha permesso di tracciare senza alcun dubbio la nostra strada creativa. In poco tempo ha permesso sia a Schield, che a Diego come fotografo, un forte impatto nel mondo della moda, dell’arte e delle celebrities.

Quanto è importante l’ aspetto visuale, oggi, al fine di veicolare l’ identità e il mood di un prodotto?

Soprattutto per Schield è importante perché con i nostri scatti, oltre a mostrare i gioielli siamo riusciti a creare un mondo che ha dato una personalità al brand.

Nei tuoi jewels risaltano il design innovativo, scintillanti Swarovski e colori vibranti che si sposano con l’ artigianalità più minuziosa. A quali spunti attinge la tua ispirazione?

E’ tutto casuale, qualunque cosa guardo può diventare un gioiello Schield.

Se dovessi tracciare un ritratto della “donna Schield”, come la descriveresti?

Decisa!

Esistono creazioni a cui sei particolarmente legato o contraddistinte da una speciale traiettoria creativa?

Uno dei pezzi che preferisco è la Fluide Necklace, un choker che viene realizzato come se il metallo stesse per sciogliersi.

Doubleview è il magazine che “racconta” il progetto Schield nella sua interezza. Posso chiederti qualche anticipazione sul prossimo numero della rivista?  

Doubleview è un progetto a sé, anche se viene realizzato nel nostro studio. Ha una propria personalità. L’ unica anticipazione che posso darti è che il prossimo numero uscirà a fine settembre e sarà un numero provocatorio molto più vicino all’ arte visiva che alla moda.

Cos’ ha rappresentato, per te, il traguardo di Who’s Next?

Una grande soddisfazione, sono contento di aver fatto parte di questo progetto!

 

 

Photo courtesy of Schield

Glitter People

 

 

” Il mio motto è essere fedele a me stessa. “

 

Rihanna

 

 

Photo by  EJ Hersom, source: click here [1] (Rihanna) [CC BY 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons