Grandi, vistosi, preferibilmente indossati su tutte le dita della mano: gli anelli che Alessandro Michele ha introdotto nelle collezioni Gucci sono già diventati un suo trademark. In effetti, si sposano benissimo con l’ estetica onirico-fiabesca e geek-bohemienne che contraddistingue il “nuovo corso” del brand. Sono anelli che catturano immediatamente l’ occhio, lo intrigano, lo sorprendono con una preziosità che sembra svelata da uno scrigno incantato. L’ effetto anticato si esalta nel connubio con gli Swarovski, il design evidenzia una minuziosità elaborata e quasi rétro nel delineare teste di leone, tigri che avvolgono il dito, strutture Déco all’ insegna di un mood eccentrico. Gli anelli Gucci definiscono un look, sono accenti di stile che donano una allure del tutto speciale a chi li indossa. Privilegiano l’ extrasize per affermare, con incisività aggiuntiva, la loro presenza. Come l’ anello floral incastonato in perle: la sua voluminosità sottolinea una lavorazione finissima, che sul metallo anticato oro intaglia una serie di piccole foglie. A simbolizzare i boccioli, un tripudio di perle in vetro color crema alterna varie dimensioni incorniciando un grande cristallo Swarovski: ci piace in nuance ametista, dal sapore moderno e d’antan al tempo stesso, immaginario tributo alla ninfa Ametis della mitologia greca. La ricchezza della composizione dona all’ anello una suggestività unica, riflette magia nei suoi molteplici bagliori. E delinea i principali atout di un accessorio, ormai, decisamente iconico.