L’ accessorio che ci piace

Grandi, vistosi, preferibilmente indossati su tutte le dita della mano: gli anelli che Alessandro Michele ha introdotto nelle collezioni Gucci sono già diventati un suo trademark. In effetti, si sposano benissimo con l’ estetica onirico-fiabesca e geek-bohemienne che contraddistingue il “nuovo corso” del brand. Sono anelli che catturano immediatamente l’ occhio, lo intrigano, lo sorprendono con una preziosità che sembra svelata da uno scrigno incantato. L’ effetto anticato si esalta nel connubio con gli Swarovski, il design evidenzia una minuziosità elaborata e quasi rétro nel delineare teste di leone, tigri che avvolgono il dito, strutture Déco all’ insegna di un mood eccentrico. Gli anelli Gucci definiscono un look, sono accenti di stile che donano una allure del tutto speciale a chi li indossa. Privilegiano l’ extrasize per affermare, con incisività aggiuntiva, la loro presenza. Come l’ anello floral incastonato in perle: la sua voluminosità sottolinea una lavorazione finissima, che sul metallo anticato oro intaglia una serie di piccole foglie. A simbolizzare i boccioli, un tripudio di perle in vetro color crema alterna varie dimensioni incorniciando un grande cristallo Swarovski: ci piace in nuance ametista, dal sapore moderno e d’antan al tempo stesso, immaginario tributo alla ninfa Ametis della mitologia greca. La ricchezza della composizione dona all’ anello  una suggestività unica, riflette magia nei suoi molteplici bagliori. E delinea i principali atout di un accessorio, ormai, decisamente iconico.

Glitter People

Voglio ottenere tutto quello che ho bisogno di ottenere. Voglio essere in grado di amare quello che sto facendo e di rispettare me stessa mentre lo sto facendo. “

Milla Jovovich

Photo by Georges Biard [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], attraverso Wikimedia Commons

Lo sfizio

Dire “arrivederci” all’ Estate in jeans + jacket: un connubio che Valentino rende chic ed oltremodo unconventional. La collezione Pre-fall 2016 del brand lo propone in un look tempestato di decori stellari e floral, evidenziando una femminilità squisitamente stilosa. Il jeans accorcia l’ orlo ed accarezza il polpaccio con un ampio risvolto; la linea affusolata fascia la gamba morbidamente, evitando gli estremismi stretch. A ravvivare il blu del denim, una miriade di pianeti e di costellazioni declina una galassia onirica in minuziosissimi ricami. Il pull in lana a cui il pantalone si abbina è tinto di un neutro grigio, ma impreziosito di riflessi che sembrano virare al cangiante. Il giacchino dona un tocco girly senza venir meno in sofisticatezza: corto in vita ed in pelliccia burgundy, esibisce bordature e polsini in pelle nello stesso color avio dello stilizzato tripudio floral che lo adorna. Gli accessori – collier e mega anelli in argento, minibag di un rosso vibrante, décolleté a punta tonda con cinturino ed un pattern di stelle che trionfa sul tricolor avio, nero e oro – dotano il look di preziosità ulteriore. E sottolineano uno stile che fa mirabilmente coincidere l’ eleganza con la fantasia.

Il close-up della settimana

Addio alla “Regina del Tricot”: Sonia Rykiel è scomparsa a Parigi, il 25 Agosto, all’ età di 86 anni. Lottava da tempo contro il morbo di Parkinson, una condizione che nel 2012 rivelò nel libro-memoir N’oubliez pas que je joue mettendo nero su bianco l’ esperienza devastante della malattia. Il suo incontro con la moda era avvenuto precocemente, a soli 17 anni, quando a Parigi trovò lavoro come vetrinista di un laboratorio tessile, e sfociò in una vera e propria passione durante il periodo della sua gravidanza. Era il 1962 e Sonia pensò bene di iniziare a creare abiti pratici, confortevoli,  fatti su misura per le gestanti. Sei anni dopo apriva la sua prima boutique all’ interno delle Galeries Lafayette: la fondazione di un proprio brand rappresentò uno step del tutto naturale. Sonia Rykiel si è caratterizzata, da subito, per una forte identità stilistica che privilegiava la lana su tutti i materiali, trattandola alla stregua dei tessuti più preziosi e declinandola in stili, tonalità e pattern molteplici (uno su tutti quello, celebre, che alterna righe colorate e nere). Non convenzionale, “pasionaria”, pioniera, Sonia Flis (questo il suo vero nome) si è contraddistinta per un’ estetica all’ insegna di una femminilità briosa, ironica e al tempo stesso sofisticata e seduttiva, lanciando basic come il maglione su cui campeggiano slogan e donando nuova linfa al nero e alle paillettes. E’ stata la passione a guidarla costantemente, una joie de vivre riflessa in ogni sua creazione. Fu la prima, nel 1976, a coniare il termine démodè: un concetto che identificò uno stile e una tipica realtà bohemienne, molto “Rive Gauche”,  dell’ epoca. In poco tempo la griffe della “Regina del tricot” conobbe un’ espansione rilevante spaziando dal menswear agli accessori, dal kidswear ai profumi ed ai cosmetici; insignita della Legion d’ Onore nel 1985,  la designer rivelò la sua vena poliedrica cimentandosi in svariate pubblicazioni (Et je la voudrais nue…e Paris sur le pas de Sonia Rykiel, due volumi dedicati alla moda a cui si è aggiunto Tatiana Acacia, un compendio di favole per bambini), occupandosi del restauro dell’ Hotel Crillon e duettando con Malcolm McLaren in un brano dell’ album Paris, che il “padre del Punk” diede alle stampe nel 1994. Proprio in quegli anni – nel 1996, per l’esattezza – le fu diagnosticato il Parkinson, una notizia shock che mantenne nascosta fino all’ uscita del libro in cui decise di confidarla al pubblico. Nel frattempo, la direzione creativa del suo brand veniva occupata da Nathalie Rykiel – primogenita di Sonia – che ampliò la produzione aggiungendo una linea di gioielli ed una di sex toys. Iconica nella sua inconfondibile massa di capelli rossi con frangetta,  Sonia Rykiel verrà ricordata come una figura chiave del fashion world: carisma, audacia e genialità creativa mixati a doti innate di precorritrice di tendenze rappresentano i suoi immortali atout.

New icons: Marjan Jonkman

Marjan Jonkman per N.21, Fw 2016/17

 

Nome: Marjan Jonkman. Luogo di nascita: Sint Nicolaasga, Olanda. Segni particolari: capelli biondo cenere, occhi azzurro cielo e una bellezza sfolgorante ma inconfondibile, sui generis, di tipo nordico – se dovessimo incasellarla in una definizione standard. E’ la top del momento, richiestissima dai fashion magazine e dai brand più altisonanti. Shooting, advertising campaign, passerelle del Ready to Wear e dell’ Haute Couture: l’ abbiamo vista un po’ ovunque, ultimamente, pur senza mai subire un’ “overdose” della sua presenza. Magnetica, stilosa e oltremodo versatile, Marjon si muove con disinvoltura tra lo streetwear e la sartorialità più ricercata. Non è un caso che tra lei e il fashion world sia scattato un coup de foudre definitivo e totalizzante: Saint Laurent, Dior, Versace, Gucci, Alexander Wang, Philipp Plein, Alexander Wang sono solo alcuni dei prestigiosi nomi che l’ hanno scritturata e voluta come propria “ambasciatrice”, delineando una carriera stellare iniziata con assoluta casualità. Studentessa di Storia all’ Università, Marjon Jonkman ha esordito come modella in modo del tutto fortuito. Oggi, viaggia regolarmente da un continente all’ altro ed oltre a interpretare la moda, la lancia: sarà il taglio che da sempre la caratterizza, infatti, il must have della prossima stagione fredda. Biondissimo, frangia lunga e piena, punte sfilate che accarezzano le spalle, il suo è un hairstyle rock quanto basta per movimentare la chioma e donare luce al viso. Intanto, in attesa di essere incoronata style icon, Marjon ci fa sapere di adorare la sua connazionale Doutzen Kroes,  la cioccolata e scoprire nuove culture. E ci sorprende rivelandoci di voler sostenere l’ UNICEF, un sogno nel cassetto che evidenzia la sua vena filantropica: oltre al glamour, c’è di più.

Marjan per N.21

Marjan per Versace Fw 2016/17

Marjan nella ad campaign SS 2016 MSGM

Marjan per Gucci Uomo FW 2016/17

Marjan per Kenzo Fw 2016/17

Marjan per Blumarine Fw 2016/17

Glitter People

” Non dimenticherò mai la volta che vidi Bette Davis all’Hilton di Madrid. Le andai subito incontro e le dissi: «Miss Davis, sono Ava Gardner e sono una sua grande ammiratrice». Ebbene, sapete, si comportò esattamente come volevo che si comportasse. «Lo credo bene che lo sei – rispose. – Lo credo bene». E se ne andò a passo leggero. Che dire, quella sí che è una stella. “

Ava Gardner

Photo: Pierre Tourigny – Ava Gardner at 19 – 25 Agosto 2009- via Flickr CC BY 2.0

Tendenze SS 2016: Olympic chic

Undercover

 

Canotte, felpe con cappuccio, pantaloni da jogging, bomber: con le Olimpiadi di Rio 2016, la tendenza sporty si fa più che mai intrigante. Eccone un excursus – tutto all’ insegna del comfort-chic – tratto dalle collezioni estive.

Rag & Bone

 

 

Tommy Hilfiger

 

 

Baja East

 

 

Paco Rabanne

 

Alexander Wang

 

Balenciaga

 

Eckhaus Latta

 

Chloé

 

Diesel Black Gold

 

 

 

 

 

 

 

 

L’ accessorio che ci piace

Il fatto che siano dei must dell’ estate non li rende certo scontati: i sandali con i pompon, gioia e delizia delle giornate più torride (almeno, a giudicare dalle ultime previsioni meteo) del 2016, impazzano ovunque. Sono coloratissimi, strizzano l’ occhio all’ ethnic style e risultano bohemien quanto basta per esaltare i look della stagione che, più di ogni altra, vede trionfare le suggestioni esotiche. Sarà che le nuance arcobaleno declinate in versione folk/tribale sono in pieno boom, e che pochi dettagli superano il mood giocoso di un pompon; sarà che il “rasoterra” non perde mai il suo appeal, specie se valorizzato da lacci e cinturini-cavigliera; sarà che il valore iconico del sandalo rimane immutato. Sta di fatto che il modello pompon, perfetto mix tra tradizione e savoir faire artigianale, si guadagna il titolo di “più gettonato del momento”. Nella foto, la proposta di Elina Linardaki: il brand greco di accessori ne lancia una versione completamente handmade, in cuoio morbido, adornata di macramè thailandesi. Si chiama Hula Hoop come a rievocare la spensieratezza dell’ infanzia, ricordi intrisi di colore; ed è un tripudio multicolor a contraddistinguere i pompon ed i motivi ornamentali che impreziosiscono la caviglia e il piede. Sofisticati e boho-chic, questi sandali abbinano alla ricercatezza della lavorazione una potente suggestività: il link d’incanto che unisce il tipico know-how ellenico ad una vera e propria esplosione di cromie tropicali.

Limpet Shell, il colore del mare: sei look a tema

Marques Almeida

 

Tra le nuance che Pantone elegge a must dell’ estate, il Limpet Shell è quella che più ricorda il mare: chiara, cristallina, un delicatissimo incrocio tra il celeste e il verde acqua. Fresco e “fluttuante” come le onde eppure ben definito, il Limpet Shell regna sovrano durante la stagione calda. L’ abbronzatura lo esalta, la femminilità serena e fascinosa che evoca è un suo punto di forza sia di giorno che di sera. Ma soprattutto, persino il nome – che cita un mollusco marino – rimanda ad invitanti distese d’acqua vacanziere: un connubio ideale per questo weekend pre-ferragostano.

Ohne Titel

Fausto Puglisi

Oscar De La Renta

Cushnie Et Ochs

Tracy Reese