E poi, all’ improvviso, capita che in un freddo giovedì d’ inverno, moderatamente ravvivato dalle luci e dalla frenesia natalizia, arriva una notizia sconvolgente: Franca Sozzani è scomparsa ieri all’ età di 66 anni, dopo una lunga malattia di cui solo gli intimi erano a conoscenza. Non esistono parole per esprimere lo sgomento, lo stupore, il dolore che porta con sè questa breaking news. Se ne andata la “Signora della Moda”, come l’ hanno definita, ma anche un’ icona, una donna impegnata nel sociale, una mentrice. Non lo sapevo, allora, ma è a lei che è associato il mio primo incontro con la fashion press: era il 1980 e io – non ancora neppure una teen – diventai una fan assidua di Lei, che avevo scoperto in un negozio di “moda giovane” (all’ epoca si chiamavano così) della mia città. Proprio in quell’ anno Franca Sozzani fu nominata Direttore del magazine, e non potrò mai più dimenticare l’ entusiasmo che provavo nello sfogliare quelle pagine effervescenti, la sensazione di sentirmi già grande. Dal timone di Lei a quello di Vogue Italia, per il super Direttore, il passo è stato breve. E con Vogue si è imposta per la sua sovversiva impronta estetica, il coinvolgimento di fashion photographers che hanno mirabilmente tradotto la sua filosofia e la sua idea di stile, l’ audacia delle immagini e l’ impegno nei temi. Qualche esempio? Il Black Issue completamente dedicato all’ Afro-American glamour, o il numero in cui celebrava le curvy sfidando gli standard di bellezza. Oppure, ancora, l’edizione Cinematic, che denunciava – ancora una volta attraverso i memorabili scatti di Steven Meisel – la violenza sulle donne prendendo come spunto gli horror movies: dei veri e propri gesti rivoluzionari per chi riduce la moda a un mondo di lustrini. Alle sue battaglie sociali (che nel 2014 le sono valse, tra l’ altro, una nomina ad Ambasciatrice ONU contro la Fame del World Food Program) Franca Sozzani ha affiancato un’ intensa attività di fashion scouting. Intuitiva, propositiva, geniale, il suo ruolo di promotrice di talenti è proverbiale e si è concretizzato nel leggendario “Who’s Next” oltre che in innumerevoli iniziative. Non è un caso che noi aficionados la ricordiamo anche per il dialogo che aveva saputo instaurare con i lettori tramite il suo Blog di Vogue.it. Dal Blog del Direttore sono partiti straordinari progetti come la Vogue Encyclo, un’ enciclopedia ad ampio spettro realizzata con il nostro contributo, e tutta una serie di proposte e di collaborazioni. Un credo, quello di Franca Sozzani, che si fondava sulla libera espressione delle proprie peculiarità, sulla valorizzazione degli atout individuali. “La consapevolezza dell’ unicità è la base per poter lottare per i propri sogni”, scrisse nel suo Blog qualche anno fa: un insegnamento che conservo a tutt’ oggi come un tesoro prezioso. Grazie, Direttore.
Photo by Manfred Werner (Tsui) (Opera propria) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], attraverso Wikimedia Commons