“Anna Molinari, Blumarine”: la Regina delle Rose raccontata in un libro

 

Blumarine compie 40 anni e li festeggia con una perla di raffinatezza. Anna Molinari, Blumarine (Rizzoli), un volume a cura di Maria Luisa Frisa, attraverso le sue  416  pagine ci trasporta nell’ universo creativo del brand e della sua fondatrice in un prezioso connubio di testo e immagini. A risaltare in copertina è una rosa: non poteva esistere emblema più pregnante per descrivere vita, ispirazione e carriera di colei che della rosa ha fatto il proprio leimotiv stilistico. La “Regina delle Rose”, come Beppe Modenese ribattezzò Anna Molinari, per questo fiore e per tutto ciò che rappresenta ha sempre nutrito un amore tale da tradurlo in una femminilità seducente e venata di incanto, un mix potente di glamour e romanticismo a tinte tenui. Dolce, volitiva, vibrante, la designer nata a Carpi ha saputo imporre uno stile inconfondibile a cui ha mantenuto fede anche negli anni del trionfo del minimal: persino allora, la rosa si tramutava nell’ immancabile trademark che campeggiava sul total black. Una continuità a cui Anna Molinari non è mai venuta meno da quel lontano 1977, anno in cui fonda Blumarine  abbandonando l’ azienda di famiglia. Ad affiancarla, il marito Gianpaolo Tarabini (che perderà nel 2006 in seguito ad un tragico incidente) e  l’ ausilio creativo di Walter Albini e Franco Moschino, maestri dal talento leggendario.

Il successo arriva con la maglieria ma si consolida nel tempo in collezioni ricche di capi iconici: la t-shirt con la scritta Blumarine tempestata di Svarowski e il cardigan in cachemire Blu V, con il collo bordato in visone, sono dei cult che impreziosiscono  il repertorio di trasparenze, animalier print e cristalli profusi tipico del brand. Il libro racconta tutto questo avvalendosi di straordinarie testimonianze visive, dove agli scatti di fotografi dei calibro di Helmut Newton, Tim Walker, Albert Watson, Ellen Von Unwerth e Craig McDean si alternano quelli associati a grandi fashion editor come Manuela Pavesi, Grace Coddington e Joe McKenna o ai celebri art director MM Paris. Nelle foto che il volume include, non potevano mancare le splendide top model che hanno fatto la storia del marchio: tra le altre appaiono Monica Bellucci, Carla Bruni, Eva Herzigova, Helena Christensen, Naomi Campbell e una Carré Otis all’ epoca “Mrs. Rourke” e all’ apice della sua carriera di attrice. Ma a donare un tocco di magia ulteriore è una favola, La Regina delle Rose. Tra le sue pagine, Elena Loewenthal tratteggia la vita e la figura di Anna Molinari: amica di lungo corso della designer, la Loewenthal dà vita ad un racconto che la ritrae nella pura quintessenza. Un vero e proprio fairy tale nei toni del rosa, dove per “rosa” si intendono le più incantevoli nuance del fiore  che si identifica, da sempre, con l’ universo Blumarine.

Photo Anna Molinari by Blufin S.p.A. (Own work) [CC BY-SA 4.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], via Wikimedia Commons

Suggestioni dalle Fashion Weeks: Versus Versace FW 2017/18

 

Decisamente urban. Ma anche sporty, punk, un’ ode a tutto tondo allo street glam: sono gli aggettivi che, per primi, questa collezione ispira. Il FW 2017/18 Versus Versace è firmato Donatella, e del suo stile graffiante e iconico è completamente intriso. Choker che citano Versus come supremo statement, volumi over che evidenziano un coté sexy assottigliandosi nel fondo, massicci colli in pelle e una miriade di zip sono solo alcuni atout di una collezione che coniuga la grinta ad una femminilità potente. Di forte impatto sin dalla palette proposta: nero, burgundy, fucsia e azzurro. Tutti colori intensi, saturi, senza mezzi toni che ben si adattano a silhouette decise e dalle geometrie nette. E se i dettagli sporty giocano sull’ allure easy del neoprene, la pelle si declina in una serie di mini audaci da portare con il micropull. La pancia scoperta si fa immancabile leitmotiv di mise che alla midi skirt a vita bassa abbinano sensuali crop top in pelliccia  e delinea una seduttività che si dirama, inoltre, nei top see-through dal gusto punk, nei profondi spacchi e negli asimmetrici drappeggi sui minidress.

Linee ad anfora e spalle importanti sono, insieme ai colli alti, gli ulteriori basic di look che nelle bande e nelle rifiniture tipiche del gymwear oltre che in una profusione di parka, suit in denim e piumini accentuano l’ ispirazione casual-sporty. Ma i pants sono affusolati, gli orli cortissimi, le gonne in lamè silver e l’ alto tasso di glamour non viene mai meno, virando all’ incanto in impalpabili minidress iridescenti o enfatizzando la vena bold grazie ad un costante connubio di nero e tonalità accese.

Il beauty look e l’ hairstyle si tramutano in parte integrante del mood dell’ intera collezione: con pennellate di indaco o di arancio intenso, la make up artist Lucia Pieroni crea un focus sugli occhi suggestivo e penetrante. La macchia di colore massicia, dai contorni geometrici, fonde reminescenze punk ed un sex appeal in decisa versione avantgarde. A metà tra Siouxsie Sioux e una Brigitte Bardot avveniristica, la donna Versus  conquista con lo sguardo ma mantiene rigorosamente pelle del viso e labbra nei toni del nude, rivestendole di una texture mat.

Per valorizzare un simile make up, l’ hairstyle pensato da Paul Hanlon è l’ideale: un bead head sfilatissimo e con riga laterale che cela metà volto dietro una cascata di ciocche donando pieno risalto ad un solo occhio.  L’ allure è ribelle, indolente, marcatamente unconventional. Un trait d’union con quella vena punk che il look Versus esprime, un elemento fortemente evocativo: spunta l’ alba, dopo una notte trascorsa tra luci al neon e melodie sfrenate. Ma per la nostra eroina è solo l’ inizio di una nuova avventura.

Il close-up della settimana

 

174 collezioni suddivise tra 70 défilé, 88 presentazioni e 37 eventi: questi i numeri dell’ edizione di Milano Moda Donna che domani si accinge ad aprire i battenti. Dal 22 al 27 Febbraio Milano si tramuterà, ancora una volta, nel rutilante scenario di un fashion world in tutte le sue declinazioni. Ad inaugurare la kermesse, non più il consueto pranzo bensì una conferenza stampa in cui verranno introdotte importanti novità relative alla prossima stagione, tra cui un calendario unico per tutte le manifestazioni dedicate alla moda. Le sfilate delle collezioni Autunno/Inverno 2017/18 si preannunciano non prive di aspettative e di momenti clou: sono già attesissimi i debutti dei doppi défilé Uomo/Donna di Gucci e di Bottega Veneta, mentre tra gli eventi spiccano il 40° anniversario  di Blumarine e la presentazione del libro che ripercorre la vita e la carriera di Anna Molinari. Il save the date include, inoltre, il prestigioso cocktail inaugurale allestito da Valentino a Palazzo Clerici ed una serie illimitata di opening e mostre, come l’ esposizione fotografica e installazione artistica Portraits by Maurizio Galimberti nella location dell’ Unicredit Pavillion.  E sarà sempre l’ Unicredit Pavillion ad ospitare la quarta edizione del Fashion Hub Market, progetto a favore dei new talents internazionali che proporrà, per l’occasione, 15 collezioni di brand emergenti. Altri luoghi chiave saranno l’ ormai tradizionale Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale e i nuovi spazi Le Cavallerizze, recentemente ristrutturati presso il Museo Nazionale di Scienza e Tecnologia.  Ad alto tasso di interesse i protagonisti della sette giorni: da Londra è in arrivo Xu Zhi, giovane designer cinese che sfilerà all’ Armani Teatro, ma sulle passerelle milanesi potremo ammirare per la prima volta anche Vionnet oltre ad Annakiki, ai Situationists, ad Angel Chen. L’ attenzione della Camera Nazionale della Moda Italiana nei confronti degli young talents è sempre massiccia, e questa edizione la vedrà supportare i fashion show degli emergenti Calcaterra, Lucio Vanotti, Daizy Shely e Ricostru. Non poteva mancare un omaggio a Franca Sozzani: l’ iconica direttrice di Vogue Italia verrà ricordata con una celebrazione in Duomo il 27 Febbraio, a conclusione di una manifestazione della quale è sicuramente la grande, e compianta,  assente.

Per info sul calendario: http://www.cameramoda.it/it/

A touch of rainbow magic

Gucci

“Somewhere over the rainbow skies are blue, and the dreams that you dare to dream really do come true”, cantava nel 1939 Judy Garland/Dorothy ne Il mago di Oz.  E forse è proprio vero che “da qualche parte, oltre l’arcobaleno”, non esiste sogno che non si tramuti in realtà: la magia sprigionata dall’ arc-en-ciel è tale da aver ispirato, sin dalla notte dei tempi, innumerevoli simbologie e leggende. Ponte di connessione tra divino e terreno per la mitologia norrena e per gli antichi greci, l’ arcobaleno occupa un ruolo chiave anche nel foklore irlandese. E’ ad una delle sue basi che viene collocata, infatti, la pentola ricolma d’oro dei folletti: come a dire un luogo utopico, un trait-d’union tra fantasia e realtà che non fa che accrescere l’ appeal fatato dell’ iride.  Senza dubbio, celebrare la fine della tempesta è il suo compito principale. Inaugurare quegli istanti di quiete potente, quasi esoterica, che calano il sipario sul caos assordante di lampi e tuoni: l’ arcobaleno li tinge dei suoi colori cangianti, li avviluppa nelle sue sfumature…E l’ incantesimo si ripete. E’ proprio questo il momento adatto per tornare a parlare di rainbow colors. Quando l’ Inverno, con le sue tempeste, non è ancora finito ma già si preannunciano le variopinte nuance della Primavera: dalla Wunderkammer iridata di Gucci al technicolor giocoso di Agatha Ruiz De La Prada, le collezioni SS 2017 attingono a piene mani all’ eterno fascino dell’ arcobaleno. Quello pensato da Alessandro Michele è un rainbow style anticato, prezioso, quasi déco nel suo connubio con l’ oro, e si estende anche agli accessori. Marc Jacobs coinvolge l’ hairstyle, mandando in passerella modelle che sfoggiano dreadlocks policromi, mentre Manish Arora rafforza il coté magico grazie a dosi massicce di glitter che sfavillano su abiti e jumpsuit.

Gucci, gli orecchini pendenti Loved

Gucci

Gucci, le sneaker con platform vertiginoso

Agatha Ruiz De La Prada

Marc Jacobs

Manish Arora

Il prezioso Teeth Braces bracelet di Schield, rigorosamente multicolor

Anche il make up ama l’ iride: Cover Shot Eye Palette in Bold di Smashbox

Capucci

Capucci fa del long dress plissettato in sgargianti cromie arcobaleno un capo iconico, Missoni opta per una silhouette più minimal mixando dettami ethno a forme che accarezzano morbidamente il corpo. Red Valentino rilancia la linea Palazzo tingendo di nuance rainbow i pantaloni. Ma le rivisitazioni spiccano anche sulla passerella di Philosophy di Lorenzo Serafini, che propone un chiodo in tonalità iridate e tenui.

Red Valentino

Philosophy di Lorenzo Serafini

Design 70s e una miriade di Swarovski multicolor per la collezione eyewear Mambo di Dolce & Gabbana

La clutch di Milly: ode al rainbow in versione grafica 

Olympia Le Tan

L’ arcobaleno di Olympia Le Tan è netto, deciso, ma intriso di un mood brioso che il lamé impreziosisce, ed è ancora una texture scintillante ad esaltare le stripes ondeggianti e multicolor griffate Temperley London.

Temperley London

Grintose, svettanti e sexy le platform Sugarbaby con pon pon arcobaleno

Sweet Vanilla, la capsule Fendi che alla pelle bianca abbina un trionfo di borchie multicolor

Les Petits Joueurs: spilla in strass e perline tinta di nuance iridate

L’ arobaleno spunta anche sulle slippers tempestate di paillettes di Dolce & Gabbana

Un “the end” della gallery in grande stile con il long dress che accosta i toni rainbow al rosso più squisitamente made in Valentino.

Love Yourself: il San Valentino di Schield

“Amare se stessi è l’ inizio di un idillio che dura tutta la vita.”, disse Oscar Wilde. E a ragione: con chi altri, se non con noi stessi, trascorriamo ogni più piccolo istante della nostra vita? Ma poi arriva San Valentino e puntualmente, in un tripudio di cuori e cene a lume di candela, dissolve questa teoria come neve al sole. Il 14 Febbraio ci ricorda che “coppia è bello”, è l’ inno ad un romanticismo da vivere rigorosamente in due. La festa degli innamorati celebra la condivisione, il sentimento corrisposto, il “two is better than one” per eccellenza. Quale prospettiva, per i single, in quella fatidica data? Ci ha pensato il noto brand di luxury jewels Schield a trovare una soluzione: nella advertising campaign a metà tra il glam e l’ ironico, il sempre irriverente Diego Diaz Marin ci invita a vivere San Valentino a prescindere dal nostro essere – o meno – in coppia. Perchè precludersi regali e coccole solo perchè in quel momento non si ha un partner? Soprattutto, se i regali sono rappresentati da una Valentine collection composta da anelli, collier e bracciali che affiancano elementi sailor e scintillìo Swarovski in un  delizioso mix.

E’ infatti un’ ancora incastonata in un cuore il prezioso leitmotiv della collezione creata da Roberto Ferlito: in pendant con un design dalla raffinatezza essenziale, esalta il total gold della lavorazione in un trionfo heart-shaped di Swarovski ricco di bagliori. Il rosso, l’ azzurro e il bianco sono i colori in cui viene declinata ogni parure. Ad esaltare questa triade sono i cuori, sfavillanti protagonisti di una linea che al mood romantico abbina una giocosità calibrata con armonia perfetta.

Grazie a Schield, San Valentino si tramuta da “festa degli innamorati” in “festa dell’ amore”: un concetto che riconduce, dunque, all’ assioma di Wilde. Perchè amare se stesse e fare un regalo a se stesse sono un tutt’uno, oltre che un meraviglioso tributo all’ autostima.

Photo by Diego Diaz Marin – Courtesy of Schield