These Broken Dreams: Vittoria Ceretti in un editoriale by Luigi & Iango per VOGUE Japan

” Infine, pensavo, la vita ha pur sempre ragione, e quando la vita derideva i miei bei sogni, pensavo che i sogni erano stati sciocchi e avevano torto. Ma era inutile. E siccome avevo gli occhi acuti e le orecchie buone ed ero anche un po’ curiosa, osservai attentamente la vita, i vicini, i conoscenti, una cinquantina e più di destini umani, e vidi, Harry, che i miei sogni avevano avuto ragione, mille volte ragione, come i tuoi. La vita invece, la realtà aveva torto.“

Herman Hesse, da “Il lupo della steppa” (1927)

Il numero di Aprile di VOGUE Japan inneggia, in un prezioso editoriale, alla sostanza eterea che forgia le divagazioni oniriche. “These Broken Dreams”  – questo il titolo – ha come protagonista Vittoria Ceretti, immortalata da Luigi & Iango in tutta la sua fascinosa evanescenza: sofisticata creatura senza tempo, di volta in volta ladylike o simil punk, Vittoria posa su uno sfondo en plein air immerso nella natura. Lo styling di Anna Dello Russo alterna, con ricercatezza squisita, un tripudio apparentemente monocolor di outfit a tinte tenui . Prada, Chanel, Dolce & Gabbana, Valentino, Fendi e Rick Owens sono solo alcune delle griffe che appaiono in scatti dove il cipria predomina, affiancato alle più delicate nuance di rosa. Le pennellate di beige sembrano fare da trait-d’union con lo sfondo, ricreano una sorta di metamorfosi cromatica: unico stacco, quasi a contrasto, le seduttive labbra rosse sfoggiate da Vittoria. Ma a permeare il mood di tutti gli scatti è il rosa. Incantevole tonalità dei ciliegi in fiore, aleggia nell’ aria incorporeo e anastetizza, soave,  una realtà disillusa: quella dei sogni infranti.

 

CREDITS

“These Broken Dreams”, VOGUE Japan April 2017

Photographers: Luigi Murenu & Iango Henzi

Fashion Editor: Anna Dello Russo

Hair: Luigi Murenu

Makeup: Georgi Sandev at Streeters using Diorskin Nude

Manicurist: Elena Stepaniouk at Face to Face Agency

Casting: Piergiorgio Del Moro for DM Casting at Exposure NY 

Model: Vittoria Ceretti

Lighting Director: Dean Dodos

Styling Assistants: Carlotta Oddi, Chiara Totire, Virginia Cuscito, Carlotta Taba, Ginevra Lavinia Giusti and Savina Di Donna

 

The Flapper’s Penthouse

I “ruggenti anni ’20”, “The Roaring Twenties”: una decade in piena fioritura, il boom associato a una nuova vitalità post-guerra. L’era che coincide con i primi sentori di emancipazione femminile, con il superamento di obsoleti modelli comportamental-stilistici di derivazione vittoriana, incarna nella flapper la propria inconfondibile icona: ruota attorno al glamour dirompente del suo personaggio il concept dello shooting realizzato dalla stylist Valentina Guidi Ottobri e scattato da Ruggero Mengoni per LuisaViaRoma Home. Sicura di sè, fiera, indipendente, i capelli tagliati alla garçonne, la flapper accorcia gli orli delle gonne e, sfoggiando un make up pesante, la sera ingrana la marcia per lanciarsi nella mischia dei fumosi speakeasy,  che labirinti di vicoli e quartieri poco battuti proteggono dal rigore dell’ ondata proibizionista. La sigaretta stretta tra le dita, il drink in mano, la nostra eroina si lancia in balli travolgenti come il foxtrot e  prova una passione smisurata per il jazz. Al momento di tornare a casa, non può essere che una location splendidamente su misura ad accoglierla: scatenata, nei party che organizza la flapper si dimena a suon di musica sopra un tavolo o su un’ ottomana Visionnaire, ma quando le luci si spengono la sua dimora si tramuta in un nido accogliente di puro design. Lo specchio Poltronova e il tappetino stampato Boralevi rappresentano piccoli gioielli d’arredamento dal mood modernista che le fanno ritrovare il piacere di rincasare ogni notte, mentre un superbo tappeto di Designers Guild definisce e struttura lo spazio di un ampio salone che accoglie elementi “a sorpresa”, come la Maschera accent chair griffata Moschino Altreforme. Quando riceve, la flapper è consapevole di introdurre i suoi ospiti nelle particolarissime atmosfere di un vero e proprio santuario intimo dagli anbienti iper-personalizzati: una lampada Flos dal design astratto e un servizo di piatti illustrati da Rory Dobner risaltano con straordinario appeal, sottolineando il prezioso contrasto tra arredi d’avanguardia ed interni più tradizionali. Un dettaglio tutto da imitare: dopotutto, non è forse l’ eclettico mix di classico, contemporaneo e di iconico design a donare un’ irrestitibile, fascinosa allure al rifugio della flapper nella sua quintessenza?

 

 

 

THE FLAPPER’S PENTHOUSE

Photography: Ruggero Mengoni

Styling: Valentina Guidi Ottobri

Hair: Rosanna Campisi @RockandRose

Make-up: Angelo Nenna Pintor

Model: Ronnia @2morrowmodel

Location designed by: Anna Conti

Special thanks to: Sotheby’s Firenze