I look fiabeschi di Linennaive, brand di punta dello stile Cottagecore

Outlander 2020  100% wool cloak coat

 

Inverno = fiaba è uno dei leitmotiv di VALIUM, e il post di oggi si basa proprio su questo assioma. A fare da protagonista è uno dei brand di punta dello stile “Cottagecore”, Linennaive. Ma che cos’è, innanzitutto, il Cottagecore? Viene definita Cottagecore un’ estetica bucolica, sognante e fiabesca che ha come icona di riferimento Holly Hobbie, il celebre personaggio che la scrittrice e illustratrice americana Denise Holly Hobbie creò negli anni ’60. Vi ricordate di lei? Ispirandosi al tradizionale stile rustico del New England, Denise raffigurò una bambina che indossava un grembiule in patchwork sovrapposto ad un romantico abito. Il suo enorme cappello a cuffia in fantasia floreale divenne famosissimo; caratterizzando ulteriormente il look che esibiva, Holly Hobbie teneva in mano un bouquet di fiori di campo. Ideata per illustrare un biglietto di auguri, il personaggio si tramutò ben presto in un’ icona globale: l’ immagine di Holly Hobbie cominciò ad apparire ovunque, venne lanciata una bambola con le sue fattezze e nel 2018 le fu dedicata persino una serie TV. Tornando al Cottagecore, è da notare che porta un nome significativo. Unisce infatti i termini “cottage”, la tipica casa di campagna britannica, e “core”, ovvero “nucleo”. Lo stile Cottagecore, in sintesi, rimanda ad un abbigliamento d’antan che inneggia alla country life e a suggestioni pastorali. Ma va ben oltre la moda, coinvolgendo il lifestyle in toto:  può essere Cottagecore un determinato arredamento così come lo sono i dolci fatti in casa, i fiori selvatici, un bosco innevato, un maglione ai ferri, un’ antica lampada ad olio che sostituisce la luce elettrica e così via.

 

 

Pensando al Cottagecore, insomma, viene spontaneo immaginare ambientazioni che sembrano uscite da un libro di fiabe dei fratelli Grimm (Cottagecore è anche, a proposito, leggere libri rigorosamente cartacei – magari vintage – e bandire gli e-book). Linennaive è un fashion brand completamente imperniato sull’estetica Cottagecore. I suoi cardini sono il comfort e la qualità, mentre tra i materiali che propone predomina il lino: lino italiano proveniente da Venezia, Napoli e Torino, lino della Normandia, lino cinese soffice come seta. Il design dei capi è romantico e confortevole, dal forte impatto visivo. “Fiabesche” è l’aggettivo perfetto per definire le creazioni di Linnenaive. Cappotti, mantelle, gonne, abiti e bluse hanno un sapore d’altri tempi e si contraddistinguono per i volumi ampi, le svolazzanti svasature, la morbidezza delle stoffe. Altri materiali cult del brand, non a caso, sono il cashmere e la pura lana.

 

 

Molto importante è anche la cultura aziendale: Linnenaive valorizza il lavoro delle fabbriche di lino e dei pastori nomadi che realizzano i suoi tessuti, ricompensandoli con una più che adeguata retribuzione. Inoltre, utilizza materie prime che garantiscano il benessere degli animali, seguendo scrupolosamente le direttive stabilite dall’ OIE (World Organisation for Animal Health). L’ispirazione stilistica attinge soprattutto all’ era vittoriana e al tardo Medioevo. Prevalgono lunghe mantelle con cappuccio, bluse-corsetto con maniche balloon e lacci intrecciati a posto dei bottoni. Le gonne sono a ruota, “danzanti”, i colletti merlettati di vaporose camicie spuntano da abiti apron in puro “Piccole donne” style. Il connubio tra antico e moderno è costante, sia per quanto i riguarda i riferimenti che la vestibilità. In queste foto, una selezione di look firmati Linennaive. Per saperne di più sul top brand dello stile Cottagecore, vi invito ad esplorare il suo sito (linennaive.com) e il suo profilo Instagram (@linennaive).  E adesso, addentriamoci insieme nella fiaba…

 

My Fair Lady 26 cashmere coat

Mulan 20 black winter coat

My Fair Lady 26 hooded wool coat

Outlander 2020  100% maxi wool cloak

The New Yorker hooded cashmere cape

Perfumer 33 white wool cloak wedding cape

Shakespeare 33  100% wool maxi coat jacket

Perfumer 33 hooded wool cloak

Roman Holiday 2020 red wool coat jacket

La Luna 11 old lace linen dress

Wooden Ark 11 wool pleated skirt

Poppy 23 pink maxi linen skirt

Opera 25 peacock blue linen skirt

Arwen 08 fairy linen skirt in iris

Lost Queen 31 puff sleeve linen dress

Poppy 23 ivory linen fairy skirt

Tea Dance 5 lace-up maxi linen skirt

Rosemary 19 apron linen dress in misty blue

Lilac 37 hooded wool dress coat

Valentino Born in Roma, la fragranza che racchiude l’anima eclettica della Città Eterna

 

Se la Città Eterna avesse un profumo, sarebbe Born in Roma di Valentino: lo vaporizzi e sembrano avvolgerti il voluttuoso spirito e la maestosa bellezza che, sin dalla notte dei tempi, sono un tutt’uno con l’Urbe. E’ la solennità della storia a riaffiorare in ogni angolo di questo museo a cielo aperto; una solennità che ricorda le creazioni Haute Couture di Valentino, la loro sontuosa sartorialità, l’ amore per il bello. E quando si parla di amore, a Roma, non si può fare a meno di parlarne nella sua accezione più ampia: scorci romantici e tramonti spettacolari sono i proverbiali fondali di una città il cui anagramma, non a caso, è “amor” (e vorrà pur dire qualcosa). La sensualità si respira nell’aria, veicolata da un’ esuberanza che nel gioco della seduzione trova una delle sue espressioni massime, i colori sono vividi ma eleganti, in linea con l’antico splendore della Città Eterna, la magnificenza abbraccia la mente e il cuore. Born in Roma Donna, la nuova fragranza femminile di Valentino, traduce tutto questo in un’ affascinante alchimia olfattiva:  gelsomino, vaniglia Bourbon e pepe rosa sono i suoi ingredienti base, coadiuvati da note di testa di bergamotto e ribes Nero e da un fondo che esalta l’ esotismo del cashmeran e del legno di Guaiaco.

 

 

Il flacone è altrettanto intrigante, un omaggio “in rosa” alle borchie della linea Rockstud, e il colore non è scelto a caso. Dell’ identica nuance di rosa, infatti, è lo splendido abito di Haute Couture indossato dalla top Adut Akech nello spot della fragranza. Ecco, lo spot (guardatelo a questo link): proprio nelle scene magistralmente dirette da Harmony Corine emerge la filosofia di Born in Roma. I due protagonisti, Adut Akech e Amwar Hadid (fratello di Bella e Gigi), si incontrano nel cuore della città per poi dirigersi, in moto, a un party nella fiabesca Villa Aldobrandini di Frascati. Notiamo innanzitutto che è Adut a mettersi alla guida, noncurante dell’ evening dress e delle scarpe con tacco alto che indossa. Successivamente, in Villa, la coppia si scatena nelle danze prima di essere coinvolta in una “foto di gruppo” in esterni di tutti gli ospiti della festa: con il sontuoso Teatro delle Acque sullo sfondo, si conclude un corto che incastona la contemporaneità in una scenografia stupendamente antica. E quell’ amore di cui parlavamo prima, l’amore che – nella finzione scenica – lega  la sudanese Adut Akech a Amwar Hadid, è il simbolo stesso dell’ inclusività che Pierpaolo Piccioli annovera tra i suoi valori cardine. La love story del duo si inserisce perfettamente nel nuovo scenario cosmopolita della capitale, che celebra l’ unione delle differenze e di individualità ben definite. E’ così che un mood fresco, moderno e gioiosamente irriverente va a fondersi con la riverenza ispirata dalla Città Eterna e dal suo maestoso patrimonio.

Born in Roma è disponibile in versione eau de parfum nei formati da 30, 50 e 100 ml.

 

Adut Akech e Anwar Hadid nello spot della fragranza