FENDI. Come per tutte le collezioni, è stato difficile scegliere un solo outfit che rappresentasse l’ Autunno Inverno 2014/15 di Fendi: vuoi per la prima uscita in cui la musa di Herr Lagerfeld, Cara Delenvigne, indossava un iconico cappotto nero dalla silhouette sinuosa e con cappuccio di pelo che non passava inosservato, vuoi per la straordinaria parata di alta sartorialità che ha esibito, in passerella, l’ intera collezione. Dettagli sporty convivono empaticamente con materiali lussuosi e lavorazioni ultraricercate in cui la pelliccia ha un ruolo da protagonista principale: la ritroviamo sotto forma di opulento capospalla che affianca il pelo pregiato a un ricco patchwork di tessuti, piccole tranche disseminate sugli abiti, bolerini e bomber con collo e polsini in maglia elasticizzata, o sorprendentemente declinata in ampie stole fissate con una cinghia ai jacket e alle mantelle, in top di pelo sfrangiato e bicolore, in mantelline con cappuccio formate da un puzzle di diverso pelame. Al tutto si aggiunge un’ incredibile varietà di tessuti e di stili amalgamati a contrasto. Come nel caso di questo look, che abbina il bomber in panno di lana con scenografico cappuccio di pelliccia ad un corpetto in rete lavorata e ad una fluttuante gonna plissè in chiffon. Come dire: connubi e audaci sperimentazioni si tramutano nella quintessenza dello stile se sostenuti, e avvalorati, dall’ estro e dalla ricercatezza più squisiti.
GABRIELE COLANGELO. Grafico, laminato, quasi una scultura design questo look costruito interamente sui toni del grigio, dell’ antracite e del silver con sporadici tocchi di nero. Gabriele Colangelo ha proposto una collezione ispirata al Quadrato nero su fondo bianco, celebre dipinto di Kazimir Malevich, e alle opere di Joachim Bandau: il grigio, il bianco e il nero vanno a costituirne la palette cromatica frequentemente strutturata in sfumature e dégradè. Gli outfit hanno un quid minimal, forme geometriche, applicazioni “a pannelli” di tessuto cangiante e richiamano l’ effetto “laminato in metallo”utilizzando la maglia nera a dolcevita come capo base per tutta una serie di inedite sperimentazioni su abiti, gonne, tubini e pantaloni che oltrepassano appena il ginocchio. Poi, a sorpresa compaiono capispalla “importanti” in pelle foderata di montone, gilet, giacche e cappotti in morbida pelliccia che aggiungono un tocco luxury a svariati look.
BLUGIRL. Sono gli anni ’60 e ’70 delle muse del rock ad ispirare Anna Molinari: la sua, è una collezione pervasa di minidress che ricordano i classici modelli dalle lunghe maniche svasate o a sbuffo, dal taglio geometrico e dai “danzanti” tessuti impalpabili a cui si affiancano jumpsuit “a palloncino”, pellicce optical e leopardate, tailleur con pantalone leggermente a zampa. A definire questo mood boho chic, accessori come il choker in raso con applicazione floreale, i candidi e spessi collant, le scarpe dall’ alto plateau. Per la sera domina il lurex di completi pantalone, mini e long dress rigorisamente in silver o in rosa antico. Il look che ho scelto è un total white dalle splendide suggestioni boho: un’ ampia e ricca mantella rifinita di frange e di innumerevoli applicazioni a sfere di lana sul bordo, dal quale spunta un abitino in pizzo indossato con gli immancabili collant immacolati e le scarpe con plateau. L’ effetto d’ insieme è prezioso, di forte impatto e richiama vagamente al celebre white look esibito da Anita Pallenberg a Saint-Tropez, nel 1971, in occasione delle nozze tra Mick e Bianca Jagger.
N. 21. Contrasti perfettamente amalgamati di materiali e forme “comodosi” e una miriade di glitter, jais e lamè per la collezione Autunno/Inverno firmata da Alessandro Dell’ Acqua. Trionfano, inoltre, le trasparenze delle gonne interamente in chiffon o in fittissime piume di struzzo. Leit motiv, una silhouette morbida ma confortevole, che opta per la sottile seduttività del monospalla e fa largo uso di cappottini dalle forme squadrate, in panno di lana o in stampati animalier, sui quali risaltano i manici dello zaino in spalla cosparsi di ricami floreali. Anche le lunghezze evidenziano una femminilità soft ma decisa, spaziando dagli orli che sfiorano il ginocchio a quelli midi e longuette. Il contrasto tra linee comode e preziosità prosegue nelle scarpe, che alternano pesanti e borchiati anfibi neri a décolleté dalla punta affusolata e dal potente sapore rétro. L’ outfit che ho selezionato esprime – e sintetizza – il mood dell’ intera collezione: il cappotto, completamente rivestito di paillettes, accentua un quid rétro nella stampa floreale che riproduce grandi rose rosse su uno sfondo turchese. Ampi i revers, che vanno a sfiorare il giromanica, Sotto, un linearissimo abitino beige che non oltrepassa – come il cappotto – il ginocchio. Ai piedi, fiorite décolleté nere a punta stretta con cinturino. L’ eleganza, per N. 21, è un delizioso connubio di semplicità e preziosi scintillii.
To be continued…