L’accessorio che ci piace

 

Estate uguale voglia di libertà, che è anche riscoprire il gusto di essere chic e ultrafemminili. Ma in modo mai scontato, of course. Puntare su un’ eleganza cool implica un’ accurata scelta degli accessori, da sempre elementi di spicco nella creazione del look: sperimentare, osare, conquistare, sono gli imperativi che accompagnano questa entusiasmante operazione. Un consiglio? Optate per il rétro, sprigiona un fascino immortale. Area NYC, il brand fondato nella Grande Mela sei anni fa da Beckett Fogg e Piotrek Pansczczyk, in tal senso si rivela il top. E non perchè sia una griffe specificamente incentrata sul vintage: il glam è il suo marchio di fabbrica, mixato con l’ irriverenza, con una decadenza avantgarde e una spumeggiante vena pop. Non è un caso che il nome del marchio riprenda quello dell’ omonimo, famosissimo club newyorkese operativo negli anni ’80. Per l’estate 2020, Area NYC viaggia a ritroso nel tempo e si ispira ad un cult dal deciso sapore Fifties, la scarpa con tacco gattino, ma la rivisita secondo i propri stilemi.

Il modello è a punta stretta, con un ” kitten heel” alto 6, 5 cm. Riguardo al colore, Area  sceglie una nuance iridescente virata al lilla ravvivandola con una fantasia di fiori viola. E poi ci sono le frange, una cascata di cristalli che rimanda a quelle, numerosissime, che fanno da leitmotiv alla collezione Primavera Estate 2020 del brand: partono dallo scollo della mule e la adornano come una preziosa collana. L’effetto è strepitoso, la quintessenza del glam; oltrepassa l’ ispirazione rétro per emanare una allure squisitamente contemporanea. Le Floral Crystal Fringe Kitten Heel coniugano un’ impeccabile manifattura Made in Italy con un design raffinato e scenografico, l’ideale per una magica serata estiva. Ci piacciono perchè sono favolosamente chic, sfavillanti, da vera diva, pur senza sconfinare in un mood ladylike in eccesso o pedissequamente calcato sulle reminiscenze Fifties.

 

 

 

La nuova era di Gucci Beauty

Uno scatto tratto dalla adv campaign della collezione (foto di Martin Parr)

Proprio ieri sera Gucci ha presentato la collezione Cruise con una iper suggestiva sfilata nei Musei Capitolini, a Roma (VALIUM ne parlerà nei prossimi giorni), ma il focus che dedico oggi allo storico brand fiorentino sarà incentrato sulla nuova era di Gucci Beauty. Fedele alla vena rétro che percorre l’immaginario di Alessandro Michele, quale prodotto più iconico del rossetto avrebbe potuto predominare nella sua prima make up collection? Gucci Beauty ha appena lanciato, infatti, una linea interamente consacrata alle labbra che inneggia al glamour della Old Hollywood: tonalità squillanti e audaci ne catturano il sinuoso fascino, preziosi astucci esaltano l’allure vintage. La ricca varietà delle nuance – 58 in tutto – si coniuga con tre formule diversissime tra loro (Rouge à Lèvres Satin, Rouge à Lèvres Voile e Baume à Lèvres), ma accomunate dalla versatilità. I Rouge à Lèvres Satin sono rossetti contraddistinti da un alto tasso di pigmenti, un finish satinato e un’ idratazione ad hoc (che si avvale di un mix di cere e resina) per una tenuta extra long. Racchiusi in un pack dorato adornato da un’incisione Déco, rievocano un vero e proprio “fetiche d’antan”, dove la soave fragranza di violetta dello stick si fonde con un mix floreal-fruttato e diviene il leitmotiv della collezione. I Rouge à Lèvres Voile puntano su un finish luminoso, idratante, impalpabile: il colore si posa sulle labbra impercettibilmente, ravvivandole con un’ incredibile lucentezza. Anche in questo caso, le proprietà idratanti sono un must che si abbina a una scorrevolezza estrema. Il risultato? Un rossetto dalla texture confortevole e leggera come un velo, prendendo in prestito il suo stesso nome. Per accentuarne il twist squisitamente femminile, il tubetto color oro è rivestito da un tappo con un pattern di rose che rimanda a certe stampe vintage datate Fifties. I Baume à Lèvres, sono, infine, dei balsami ultra idratanti. La collezione ne include uno trasparente e tre in tonalità delicate, tutti all’ insegna delle massime virtù nutrienti. Leggerissimi, i Baume à Lèvres scivolano sulle labbra scongiurando qualsiasi vischiosità; il consueto astuccio dorato, stavolta, vanta un tappo laccato di turchese quasi a ricordare una pregiata porcellana. Spetta invece al vasto range di colorazioni simboleggiare il mood profondamente eclettico, lo spirito unconventional e l’estro senza vincoli che caratterizzano l’ universo Gucci. Di seguito, una gallery di alcune shade: cliccate sulle foto per visionare la formula e la tonalità esatta.

 

 

La campagna pubblicitaria della collezione – scattata da Martin Parr e con le modelle Achok Majak, Ellia Sophia Coggins, Mae Lapres e la cantante della punk band dei Surfbort Dani Miller come testimonial – ha già fatto molto parlare di sè. In realtà, è in piena sintonia con i valori del brand: la rimessa in discussione dei clichè di bellezza, di ogni standard di perfezione. Nelle foto appaiono dei close-up di sorrisi sui generis, “corredati” di dentature irregolari e smorfie. Un’estetica “del brutto”? Piuttosto, dell’ imperfetto. Ovvero, del reale. Un inno alla “libertà” e alle “differenze” che soppiantano l'”ideale”, come da sempre proclama la filosofia di Alessandro Michele. Gucci Beauty non fa eccezione, riecheggiando i principi che hanno già coinvolto le collezioni di abiti e accessori firmate dal designer romano: il “nerd” che si contrappone al “cool”, il “no gender” in antitesi al “maschile” e al “femminile” tout court, il glam rock “à la Elton John“, eccentricamente ricco di glitter e piume, versus il glam patinato. La moda come “sogno” inteso nell’accezione di escursione onirica, più che di astrazione dal quotidiano. “Non è bello ciò che è bello”, insomma, potremmo dire parafrasando un vecchio proverbio: la bellezza ha connotati duttili, multiformi, sfaccettati. Che di certo si distanziano da una fissità stereotipata.

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo sfizio

 

Osare le onde: dopo un pluriennale predominio del liscio a oltranza, la new wave del capello ondulato dona all’ hairstyle di stagione una marcia in più. A metà tra la Venere botticelliana e reminescenze della giovanissima Maria Schneider dell’ Ultimo tango a Parigi di Bertolucci, i lunghi boccoli sfoggiati dalle modelle del fashion show Blugirl hanno immediatamente riscosso applausi e innumerevoli fan. Ideati dall’ hairstylist Holli Smith e realizzati dal team Oribe, hanno sancito il rinnovato trionfo del ferro arricciacapelli: strumento quanto mai rivalutato nell’ era in cui permanente e forcine sono scivolate in un progressivo declino. Holli Smith ha pensato ad un’ ondulatura morbida ma corposa, accarezzata con la spazzola dopo l’ arricciatura per ricreare un voluminoso ed etereo “effetto nuvola”. A completare l’ opera, ha vaporizzato Maximista spray inspessente by Oribe sull’ intera chioma delle mannequin allo scopo di fissare l’ hairstyle e rimarcare le onde ottenute. Il risultato? Profondamente femminile e deliziosamente rétro. Il make up di Val Garland per MAC Cosmetics ha contribuito a evidenziare il mood d’antan in un mix di suggestioni Fifties e Sixties di sicuro effetto: ciglia inferiori sottolineate in stile Twiggy sono state accompagnate da labbra rosse, piene, da Old Hollywood star, e da bagliori shimmer sotto l’ arcata sopraccigliare. E a proposito di sopracciglia, una decisa linea ad ala di gabbiano ha conferito allo sguardo audacia e volitività. Accentuando la allure di un beauty look che attinge ai dettami dal passato rielaborandoli alla luce di un raffinato, seducente incanto.