L’ Hanami, tradizione e filosofia di vita

 

” Ciliegi in fiore sul far della sera
anche quest’oggi
è diventato ieri.

(Kobayashi Issa)

 

Secondo le previsioni, in Giappone le fioriture dei ciliegi sono già iniziate. A dare il via al fenomeno sarebbe stata la città di Fukuoka, nell’ isola di Kyushu (la data fissata dai bollettini è il 17 Marzo), seguita da Tokyo (il 20 Marzo) e da Hiroshima (il 21 Marzo). Oggi dovrebbe essere la volta di Nagoya, domani di Osaka. Naturalmente, si tratta di approssimazioni: nessuno può prevedere con certezza matematica quando un ciliegio è in procinto di fiorire; l’ influenza delle condizioni meteo è decisiva. Ma i giapponesi, di anni in anno, attendono con ansia questi annunci. La Primavera per loro è tempo di Hanami, il rituale più suggestivo del paese del Sol Levante: sono disposti a raggiungere mete incredibilmente distanti e a organizzare interminabili picnic pur di ammirare le fioriture. Sotto le nuvole rosa dei Sakura – così si chiamano i fiori dei ciliegi nipponici – si chiacchiera, si beve, si pasteggia (preferibilmente con alimenti e bevande al gusto di Sakura), ma soprattutto si contempla la bellezza degli alberi in fiore. E’ uno spettacolo che dura all’ incirca due settimane, e viene vissuto ogni volta con rinnovato stupore. L’Hanami (“guardare i fiori”), una tradizione che ebbe inizio nel 700 d.C., riveste un profondo significato simbolico. Quando sboccia, il Sakura è pura meraviglia. Il suo splendore, però, ha breve durata: magnifico quanto delicato, il fiore appassisce dopo pochi giorni. Questa caratteristica lo ha reso l’emblema della caducità della vita e, secondo un concetto che ricorre nel Buddismo Zen, della natura effimera delle cose (persino di quelle durevoli in apparenza). Al tempo stesso, tuttavia, il Sakura simboleggia la rinascita e la maestosità dell’esistenza. Ogni anno continua a fiorire, ad elargire la sua magnificenza; non si cura di essere spazzato via dal vento in una manciata di giorni: una filosofia che nel corso dei secoli ha ispirato le gesta dei Samurai e dei Kamikaze della Seconda Guerra Mondiale. La dedizione profusa nella lotta, cioè, dev’essere totale e mai intaccata dalla paura della morte. Come recita un antico detto del Bushido, l’antico codice dei Samurai, “Tra i fiori, il ciliegio. Tra gli uomini, il guerriero.” E’ un motto troppo toccante per lasciarmi indifferente: non è un caso che io abbia voluto dedicare proprio all’Hanami la nuova photostory di VALIUM.

 

 

Foto via Pexels, Pixabay e Unsplash

 

Sakura: l’ omaggio olfattivo di Dior al ciliegio in fiore

 

Il rito giapponese dell’ Hanami, letteralmente “guardare i fiori”, non cesserà mai di esercitare un potente fascino. E proprio ad Aprile, il mese in cui fioriscono i “Sakura” – ovvero i ciliegi – la contemplazione delle loro immense chiome rosa ha puntualmente inizio: è un cerimoniale  suggestivo, che affonda le sue radici nella notte dei tempi (VALIUM ne ha parlato qui), intriso di leggende antiche e di una filosofia che nella bellezza tanto spettacolare quanto effimera del fiore di ciliegio identifica sia la caducità della vita che lo splendore della rinascita e, quindi, della vita stessa. Neppure il Parfuméur-Créateur Dior François Demachy è rimasto immune all’ incanto sprigionato dal Sakura. Era una tiepida giornata primaverile quando, nel Sol Levante, si è imbattuto nelle sue sorprendenti infiorescenze e ne è stato ammaliato: il profumo intenso e irresistibile del fiore di ciliegio lo avvolgeva per ogni dove, rievocando in lui l’ immagine delle meravigliose “cascate” di rami fioriti celebrate dall’ Hanami. E’ così che ha deciso di catturarne la scia olfattiva per concentrarla in una fragranza.

 

 

“Con Sakura, ho voluto rendere omaggio a questo fiore interpretando la delicatezza e la tenacia del suo profumo delicato dalle sfumature rosate”, racconta nel sito web di Dior, e in un flacone essenziale e molto “zen” racchiude un jus che a un cuore di puro fiore di ciliegio affianca accordi di rosa, gelsomino e hedione. Il fondo floreal-legnoso esalta note di violetta, mimosa e muschio bianco fuse in un intrigante mix, l’ ideale contrappeso ad un esordio verde e soave. L’ aroma fortemente evocativo di Sakura non poteva che farlo rientrare, di diritto, nella collezione di profumi che la Maison definisce “dai colori delle emozioni”: lo troviamo in compagnia di Jasmin des Anges, Souffle de Soie, Rose Gipsy, Thé Cachemire e Balade Sauvage, solo per citarne alcuni. I loro nomi stessi lasciano affiorare un universo poetico, denso di pathos, dalla suggestività elevata. Fedele allo status di “fragranza unisex” che fa da leitmotiv alla collezione, Sakura si declina in vari formati di cui due in versione spray da 125 e 250 ml, ed uno in flacone da 450 ml.

 

 

 

 

 

Sakura

 

Sakura: in giapponese, “fiore di ciliegio”. Che non è soltanto un fiore bensì un emblema, la quintessenza di tutta una filosofia e una cultura. Incantevole quanto delicato e effimero, il fiore di ciliegio muore, soffiato via dal vento, al massimo del suo fulgore. Una condizione che lo associa al Bushido, il codice etico del Samurai: dell’ antico guerriero il Sakura incarna le doti di purezza, lealtà, audacia, l’ ideale di una morte che va ben oltre il concetto di caducità. Il Sakura si stacca dal ramo all’ apice della fioritura così come il Samurai, fedele ai propri valori, è pronto a immolarsi in battaglia. Ma la simbologia esoterica affida ai suoi cinque petali valenze altrettanto ammalianti. Sono cinque i punti cardinali o “orienti” (Nord, Sud, Est e Ovest più il centro) del Buddismo Giapponese, e ancora cinque gli elementi (terra, acqua, aria, fuoco e vuoto) a cui Miyamoto Musashi dedicò il suo Libro dei cinque anelli. Mentre il nesso tra “Sakura” e “guerriero” riappare con Yukio Mishima (“Il fiore per eccellenza è il ciliegio, l’ uomo per eccellenza è il guerriero”) e nel corso della seconda guerra mondiale come emblema di rinascita.  Non va dimenticato, poi, che il rituale dell’ Hanami vede il Sakura protagonista fin dalla notte dei tempi: ogni Primavera,  ammirare e festeggiare la fioritura dei ciliegi rappresenta una delle tradizioni più consolidate del Paese del Sol Levante. Scenografico e potentemente iconico, il Sakura è oggi un supremo leitmotiv di stile. La moda lo celebra negli abiti e negli accessori, l’ interior design lo esalta, i profumi ne catturano l’ avvolgente scia olfattiva, ed è “Sakura fever” anche per l’ hairstyle (basti pensare alle innumerevoli nuance di rosa in voga) ed il make up. Il fascino orientale del Sakura non conosce cedimenti: coinvolge in una poesia antica, rarefatta, suggestiva…Quasi fosse concentrata nei brevi versi di un Haiku.

Fenty X Puma by Rihanna

 

Stella McCartney

 

Fyodor Golan

 

Rebecca Taylor

 

Marc Cain

 

Ted Baker

 

Reem Acra

 

Gucci

 

Gucci

 

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Michael Kors

 

Elie Saab

 

Alexander McQueen

 

Delpozo

 

Cherry Blossom Make Up Trio by Tatcha

 

Fendi

 

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Coach 1941

 

Coach – Dinkier bag

 

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Fantasy in Bloom Eau de Toilette by Britney Spears

 

Miu Miu

 

Prada

 

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Home stickers in stile Sakura

 

Longchamp

 

Longchamp – Roseau Sakura bag

 

iPhone cover in stile Sakura