Giorgio Armani: omaggio alla Terra

 

E’ passata una manciata di giorni dalla Giornata Mondiale della Terra, ma vale la pena di ritornare sull’ argomento. Giorgio Armani ce ne offre l’occasione grazie alla magnifica collezione che ha dedicato al pianeta – e ha battezzato, appunto, “Terra” – per la Primavera/Estate 2020. Oggi la approfondiremo: il nostro sarà un iter romantico, esplorativo più nel senso emozionale che specificamente sartoriale. Andremo alla scoperta, in una selezione di 15 look tratti dai 77 complessivi, dei due regni della natura (minerale e vegetale, Re Giorgio ha bandito le pellicce da tempo) che Armani reinterpreta con poesia e squisita preziosità. La parola d’ordine di questo viaggio è “fluidità”: fluide sono le forme, arrotondate e ondeggianti. Fluidi sono i tessuti, che spaziano dal satin all’ organza passando per il tulle. Fluidi sono, infine, i colori, diluiti in una palette che ingloba tonalità terracee ed acquatiche in infinite gradazioni. Predominano il marrone freddo, l’azzurro polvere, il rosa quarzo, il lilla, di frequente mixati tra loro o declinati in un affascinante degradé. I pantaloni sono larghi e comodi, le giacche eliminano i rever optando per il girocollo o per profondi scolli a V. Le gonne, fluttuanti, hanno dei lunghi orli, la silhouette è sinuosa e non manca di evidenziare il punto vita. Stampe, ornamenti e applicazioni costituiscono, così come le cromie della collezione, raffinatissimi rimandi al mondo vegetale, acquatico e a quello minerale: collane extralong a molteplici giri ricadono a cascata sugli outfit, pattern di felci e fiori esotici evidenziano dei magnifici chiaroscuri, le increspature delle gonne in tulle fanno pensare a preziosi arabeschi di ghiaccio. Grandi rose in stoffa si affiancano a decori di perle profusi su nuance pastellate, farfalle e deliziosi ricami floreali arricchiscono scenari più che mai impalpabili. Un’ ampia gamma di sfumature di blu si coniuga con materiali di volta in volta trasparenti o satinati per evocare delle “chiare, fresche e dolci acque”, mentre una pioggia di frange, scultoree ruche e boa che sembrano snodarsi lungo una scia di cristalli si riferiscono a un regno minerale sbalorditivo a tal punto da mozzare il fiato: gran parte di questi look viene plasmato su tessuti eterei, iridescenti, accesi da argentati bagliori. Il nostro percorso termina così, tra visioni evanescenti e colori tenui, ma ipnotici. E’ un percorso esaltato da una ricercatezza che raggiunge le più alte vette: l’omaggio alla Terra di Giorgio Armani restituisce al pianeta tutto il suo splendore naturale e lo avvolge nell’ aura rarefatta del sogno.