Il focus

 

Su VALIUM, la celebrazione delle meraviglie dell’ Inverno prosegue indefessa. Non è un caso che oggi i riflettori si accendano su un anello che possiede tutta la grazia di un cristallo di ghiaccio. E’ stato battezzato Anello Virna (più avanti scopriremo il perchè)  e appartiene alla collezione Autunno Inverno 2020/21 di uno dei brand di bijoux più interessanti del “made in Italy” attuale: Ecole d’ Anaïs. Monica e Luca hanno aperto il loro laboratorio artigianale a Coriano di Rimini, in Romagna, dove producono una bigiotteria che non ha nulla da invidiare ai gioielli più preziosi. Perchè i monili che creano raccontano storie, descrivono esperienze, connettono mirabilmente il savoir faire manuale con l’ anima. Riguardo ai materiali, Ecole d’Anaïs si avvale della terra e del metallo, che vengono smaltati, fusi e forgiati fino a diventare ottone e ceramica. Dopodichè, la placcatura in oro 24 Kt dona il tocco finale a capolavori che coniugano un fascino d’altri tempi con la più vibrante modernità. Ogni collezione (per l’ Autunno Inverno Monica e Luca ne hanno lanciate quattro) racchiude una magia tutta propria. La lavorazione finissima viene esaltata e valorizzata al massimo dall’ utilizzo delle pietre preziose, il design è ornamentale ma senza eccessi: quel tanto che basta a rendere il gioiello assolutamente speciale. Non stupisce che determinati bijoux si ispirino, e siano dedicati, a dive divenute icone per la loro unicità, per il loro carisma incomparabile: due nomi su tutti? Virna Lisi e la “Divina” Greta Garbo, omaggiate con anelli che raggiungono l’ apice dell’ eccellenza artigianale. Ho scelto di parlarvi dell’ Anello Virna, un tributo alla grande attrice marchigiana che conquistò Hollywood e che rimane un indiscusso esempio di classe, talento e versatilità (recitò nei più svariati ruoli e non ebbe mai paura di imbruttirsi per il grande schermo).

 

 

L’ anello con cui Ecole d’Anaïs la celebra è incluso nella collezione Le temps perdu ed è un’ autentica creazione da sogno. In ottone placcato oro 24Kt, esibisce una stupefacente lavorazione arabescata a traforo e un taglio cabochon realizzato in rilievo. La pietra di cristallo che lo sormonta si declina in tre colori mozzafiato: Lait Menthe (un menta tenue), Blanc (un bianco luminoso) e Nuit (un blu notte-nero iper chic).

 

L’ Anello Virna è di una preziosità incredibile, affascinante e raffinatissimo nella manifattura: sarà che le stesse caratteristiche (fascino, preziosità e raffinatezza) appartenevano anche a Virna Lisi, ma sono sicura che l’ anello creato in suo onore da Ecole d’ Anaïs le sarebbe piaciuto immensamente. Potete acquistarlo nel sito del brand insieme a tutte le altre creazioni di Monica e Luca.

 

 

 

Foto di Virna Lisi (dall’ alto verso il basso): oneredsf1 via Flickr, CC BY-NC-SA 2.0oneredsf1 via Flickr, CC BY-NC-SA 2.0  e oneredsf1 via Flickr, CC BY-NC-SA 2.0

 

Good Vibes Only: arriva Stoned Vibes, la scintillante palette di Urban Decay

 

Lo stratagemma di truccare bene gli occhi è sempre valido, in tempi di mascherina obbligatoria o quasi. Ancora una volta, quindi, VALIUM si focalizza su una palette di ombretti: una palette che permetterà al vostro sguardo di “brillare” letteralmente. Il suo nome è Stoned Vibes e a lanciarla è Urban Decay, brand californiano di cosmetici nato 18 anni orsono. Se fosse associata a uno slogan sarebbe “good vibes only”, le celebri “vibrazioni positive” di cui parlavano i figli dei fiori, e non sorprende che coniughi un tripudio di pietre preziose con valori al 100% cruelty free. I dodici colori che la compongono risplendono grazie a gemme reali e scintillanti. Una su tutte? La tormalina, un minerale policromatico che ha il potere di respingere l’ energia negativa. Gli ingredienti inclusi negli ombretti di Stoned Vibes, inoltre, sono completamente privi di derivati animali: potremmo definirla una palette vegana. Ma la caratteristica principale del nuovo must have di Urban Decay è lo sfavillio che sprigionano le pietre preziose, un concentrato di positività potenziato dalle screziature dei loro colori. Per esaltare ulteriormente la brillantezza dei minerali, Urban Decay ha affiancato otto ombretti dalla texture ultra cremosa e dal finish iridescente a quattro basi matte.

 

 

La base contribuisce a donare profondità allo sguardo, mentre l’ ombretto lo illumina e lo arricchisce di riflessi; potrete sbizzarrirvi a sovrapporli abbinando differenti cromie o creando un blocco unico di colore. A proposito di colori, Stoned Vibes sfoggia una tavolozza davvero stupenda. Queste le dodici tonalità complessive della palette:

Da sinistra a destra, ecco Good Karma (un avorio matte luminoso), Jade (un verde metal con microglitter), Opal Aura (un incrocio tra il grigio perla e il celeste chiarissimo, shimmer e iridescente), Tiger’s Eye (un rame metal con accenti di rosa), Vibes (un rosa metal con microglitter), Antidote (un pesca matte), Hexed (un marrone matte che vira al rossiccio), Bloodstone (un verde profondo con accenti di rosso metal), Ojo (un Royal Blue metal con microglitter), Raw Energy (un violetto sheer brillante), Meditate (un bronzo metal con microglitter) e Third Eye (un melanzana luminoso). Come vedete, anche i nomi degli ombretti rimandano a una simbologia “mistico-spirituale”: se con il mese di Settembre si volta pagina, è bello farlo all’ insegna dell’ energia positiva.

 

La popstar Normani, Urban Decay Global Citizen

 

 

 

Vivi la Fiaba

 

E’ un cardine dell’ immaginario natalizio e il suo fascino non conosce cedimenti: la fiaba ammalia ad ogni età. Lo dimostra “Pinocchio” di Matteo Garrone, il film campione di incassi al box office di Santo Stefano. E se il potente mix di fantasia, suggestività e “moralités” delle fiabe continua a conquistare il pubblico, fanno altrettanto le Principesse che ne sono protagoniste. Icone di un archetipo femminile etereo e inconsapevolmente seduttivo, il loro appeal sconfigge qualsiasi incantesimo o malvagità. A fine anno, complice l’ invasione dei fairytale TV, cinematografici o – per i più fortunati – narrati davanti al camino, tornano in auge quelle incantevoli eroine: chi non vorrebbe indossare gli abiti da sogno che sfoggiano? La collezione Bridal Fall 2019 di Vera Wang lo permette, anche perchè va al di là del bridal in senso stretto. Ogni creazione potrebbe essere esibita nelle occasioni più speciali, matrimonio a parte. La donna a cui Wang si ispira sembra una Principessa d’altri tempi: ostenta abiti in un tulle sognante, impalpabile, impreziositi da pizzo Chantilly e da lavorazioni in macramé. Predominano lo stile Impero, bustini squisitamente ricamati, ricercatissime gorgiere, e gonne vaporose sfociano in uno strascico teatrale, ma non troppo. Le silhouette privilegiano linee a godet, a sirena oppure maxi ampiezze favorite da molteplici strati di tulle. I dettagli, dal canto loro, rappresentano un valore aggiunto imprescindibile; corpetti gioiello, lunghi nastri vellutati, pizzo declinato in finissime decorazioni floreali si alternano a maestose maniche a sbuffo che sfociano in guanti e a balze lavorate ad archi. E poi c’è la palette cromatica, un tripudio di toni nude affiancati al bianco e ad  un celeste talmente soave da risultare evanescente. Da notare, infine, che il classico velo da sposa si abbina soltanto a due look. Per il resto, è una stupenda corona d’argento a trionfare: adornata di perle e di pietre preziose come quella di una vera Principessa. La Principessa di una fiaba tramutatasi in magica realtà.

 

Athénaïs

Jacqueline

Olympe

Ceres

Virginie

 

Maria Theresa

Henrietta

Marie José

Sandrine

Simone

Marthe

Maria M

Benoîte

Anne A

Sarah