Poesia into the dark: il backstage beauty & hair AI 2019/20 della Haute Couture di Dior

 

Sarà che Halloween è dietro l’angolo, ma l’ atmosfera si fa sempre più oscura. Il nero regna sovrano e coinvolge in toto il look: è un nero raffinatissimo, quasi d’altri tempi, vagamente gotico. Il make up se ne appropria per donare intensi accenti al volto, sfoggiando zone d’ombra ad alto tasso di suggestività e di mistero. In passerella, il beauty look della sfilata AI 2019/20 di Dior Haute Couture ha evidenziato questi input attraverso un maquillage che difficilmente si farà dimenticare. L’autore è Peter Phillips, il Creative and Image Director di Dior Make Up: ispirato dalla tenebrosa palette della collezione, Phillips ha optato per un focus dark sugli occhi, uno smoky eye talmente scuro e denso da risaltare persino dietro le fitte trame a rete delle velette indossate dalle modelle. Per realizzarlo ha utilizzato il profondo nero della Diorshow Tri(o)blique 035 Smoky Canvas Palette sulla palpebra superiore e su tutto il contorno dell’ occhio, ma ha evitato il mascara per scongiurare un effetto troppo seduttivo a discapito del coté poetico del make up. Allo scopo di intensificare l’ alone scuro dello sguardo, poi, ha steso una riga di khol e ha rimarcato le sopracciglia con Diorshow Brow Styler e Diorshow Pump’n’Brow. La pelle del viso è rimasta quasi al naturale. Phillips ha voluto uniformarla e illuminarla, rendola traslucida: i prodotti di cui si è servito sono il Dior Backstage Face & Body Primer e il Dior Backstage Face & Body Foundation, che ha applicato in un velo sottile prima di fissare con la cipria in polvere Dior Forever & Ever Control Invisible Loose Powder. Nessun contouring nè punto di luce, solo una pelle puramente luminosa. Anche le labbra hanno esibito un look nude, sottolineate da pochi tocchi di Dior Addict Lip Maximizer Plumping Gloss.

 

 

A curare l’ hairstyle è stato un altro guru del settore: Guido Palau, Global Creative Director di Redken, che ha pensato ad una crocchia circondata da miriadi di treccine. Per donare un aspetto “satinato” allo chignon si è avvalso della lozione Satinwear 04 Heat Protectant Blow Dry di Redken, mentre le trecce sono state create con l’ausilio della Redken Rough Paste 12, una pasta ad hoc per plasmare e definire  qualsiasi tipo di acconciatura. In questo caso, il prodotto ha garantito la texture ruvida ideale su cui imbastire l’ intreccio. Il look, nel suo complesso, è apparso stupefacente: valorizzato da grandi mono orecchini pendenti, choker raffinatissimi e collier con preziosi ciondoli (tutti con perle opalescenti a fare da leitmotiv), hanno arricchito di iconicità pura le riflessioni sulla funzione degli abiti che Maria Grazia Chiuri ha elaborato ispirandosi all’ architetto Bernard Rudofsky.