Il close-up della settimana

La t-shirt con lo storico slogan “We should all be feminists” della collezione Dior PE 2017

La sua commozione era palpabile, e a ragione: Maria Grazia Chiuri, dal 2016 al timone creativo di Dior, il 1 Luglio è stata insignita della massima onorificenza concessa dalla Repubblica Francese, la Légion d’Honneur. Scroscianti applausi hanno accompagnato una premiazione motivata con l’ impegno, con la visione creativa e con la determinazione che Chiuri -prima stilista donna italiana ad ottenere il riconoscimento – rivela anche nel sostenere l’ ideologia femminista, contribuendo a donare prestigio alla Maison Dior sia sul versante della Couture che su quello sociale dell’ empowerment e della sorellanza. Tematiche, queste ultime, che la designer veicola grazie non solo a slogan divenuti celebri (come il memorabile “We should all be feminists” stampato sulla t-shirt di un look della Primavera Estate 2017), bensì attraverso motivi ispiratori che danno vita a delle vere e proprie collezioni-manifesto. La couturière romana ha ricevuto l’ onorificenza dal Segretario di Stato Marlène Schiappa, ministro delle Pari Opportunità, con immensa emozione. Il fatto stesso che il Premio sia stato conferito da una politica che è altresì scrittrice, attivista, da sempre attenta alla condizione femminile, ha avuto una valenza emblematica: valori ed obiettivi tracciano un trait d’union tra il ministro e Maria Grazia Chiuri. Sottolineando lo scopo di creare uno stile “modellato” sulla donna d’oggi, la designer ha ribadito la sua lotta contro gli stereotipi in base al genere e all’ età, ma anche a poli opposti come il sentimento e la ragione, a favore di una complementarietà che va di pari passo con l’ evoluzione. Ad applaudirla, tra gli altri, il marito Paolo, i figli Nicolò e Rachele, un entusiasta Valentino Garavani insieme a Giancarlo Giammetti, innanzi ai quali Marlène Schiappa ha definito il lavoro di Chiuri un affascinante dialogo che connette “moda, arte, cultura, attivismo e femminismo”. La “directrice artistique” di Dior, rivolgendosi alle giovani donne, ha evidenziato invece come credere in se stesse sia la condicio sine qua non per l’ empowerment, e le ha spronate a incentivare la fiducia e il proprio istinto.