Kiko Glamour Multi Finish Palette: la notte riparte all’ insegna del glam

 

 

Le porte dei club si sono riaperte. Il sabato sera si torna a ballare dopo quasi due anni di chiusura. La notte ricomincia a scintillare, a inebriarci con ritmi esplosivi sparati a tutto volume. A tal proposito, non va tralasciata una news davvero succulenta: è già iniziato il countdown per la ripartenza della Piramide più leggendaria d’Italia, quella del Cocoricò di Riccione. Prevista per il 27 Novembre, l’ultimo sabato del mese, l’ inaugurazione sarà un Evento con la E maiuscola; prova ne è il fatto che i biglietti sono andati immediatamente sold out. Con la riapertura delle discoteche torna anche la voglia di esibire look, make up e hairstyle di grande effetto.

 

 

Curiosando tra le ultime novità a tema make up, ho trovato le sei palette di Kiko Glamour Multi Finish Eyeshadow Palette estremamente interessanti: possono essere utilizzate sia di giorno che di sera, ma è di sera – a mio avviso – che raggiungono i più alti livelli di splendore.  Gli ombretti contenuti in ogni palette sono nove, contraddistinti da svariati finish. Si spazia dal perlescente al mat, dal metallico al marmorizzato passando per lo sparkle, tutti abbinabili tra loro a formare un’ armonia perfetta. I colori variano per ciascuna palette, creando differenti “sintonie cromatiche”; le accomuna la ricca pigmentazione, la texture ultra coprente e la scorrevolezza nell’ applicazione dell’ ombretto, un punto di forza che permette di dar vita a molteplici nuance a seconda dell’ intensità desiderata.

 

 

Ogni combinazione cromatica è studiata ad hoc e risulta del tutto sorprendente. Anche perchè le shade possono mescolarsi le une con le altre originando dei magnifici giochi di colore. Last but not least, il packaging delle Glamour Multi Finish Eyeshadow Palette rappresenta un atout in più del prodotto: quadrato e compatto, declinato in un lucente total black, può essere tenuto agevolmente nella clutch e rivelarsi molto utile per i ritocchi “on the go”. Ammirate le sei palette qui di seguito e scegliete subito la vostra (o le vostre)!

 

01 Earth Tones: armonie nei toni dell’ oro, del bronzo, del rosa oro e del marrone

02 Sunset Vibes: armonie nei toni del marrone, dell’ oro scintillante e del rosa

03 Burgundy Notes: armonie nei toni del burgundy, del marrone, del pistacchio e dell’ oro

04 Mauve Selection: armonie nei toni del malva, del viola, del marrone e dell’ oro rosa

05 Blue Variations: armonie nei toni del blu, del platino e del marrone

06 Green Vibes: armonie nei toni del verde, dell’ argento, dell’ oro e del marrone

 

 

Il close-up della settimana

 

Nel pieno della Fase 2 dell’ emergenza Coronavirus, quando tutti i negozi, comprese le boutique, hanno riaperto o sono in riapertura, si fa impellente interrogarsi sul futuro della moda. Come cambieranno le sfilate, le collezioni, il processo creativo stesso? Quest’era di profonde mutazioni coinvolgerà anche il fashion system? E in che modo? La risposta è sì: decisive evoluzioni sono in vista. Partiamo innanzitutto dalle sfilate Uomo Primavera/Estate 2021 e dalle pre-collezioni Uomo e Donna Primavera/Estate 2021. La loro presentazione è prevista, ma in modalità virtuale: dal 14 al 17 Luglio, infatti, la Camera Nazionale della Moda inaugurerà la prima Digital Fashion Week. Il progetto nasce come un proseguimento dell’ iniziativa “China, We are with You” dello scorso Febbraio, lanciata per permettere ai new talent cinesi di presentare le proprie creazioni nonostante l’ esplosione del Coronavirus nel paese del Dragone, e sarà diffuso attraverso una piattaforma digitale apposita. Oltre alle collezioni, verranno proposti approfondimenti sui brand, video di backstage, interviste, excursus fotografici, focus incentrati su specifici temi, live e lectio magistralis a cui assistere in streaming. Non verranno trascurati i marchi emergenti, e uno spazio ad hoc sarà riservato agli showroom con lo scopo di promuovere e attivare gli acquisti dei buyer. La molteplicità delle iniziative in programma e dei loro potenziali fruitori rende la Digital Fashion Week particolarmente rilevante. Tramite questo progetto, la CNMI si prefigge di favorire la ripartenza di un sistema che rappresenta un fiore all’ occhiello della creatività italiana, e di farlo rivolgendosi a un pubblico vasto e variegato. La Settimana della Moda Digitale sarà visibile nel sito web della Camera della Moda e su tutti i suoi canali social, inclusi YouTube e il cinese Weibo. Ma come affrontano la Fase 2 i designer, e che prevedono per le loro future collezioni? Giorgio Armani ha sintetizzato visivamente il proprio punto di vista in “Angels”, un’ illustrazione creata dall’ artista Franco Rivolli: la dottoressa – con le ali di un angelo – che tiene l’Italia tra le braccia è già diventata un’ immagine iconica, e cattura lo sguardo anche grazie al murale che la riproduce. Armani ha riaperto le sue boutique il 18 Maggio aderendo alle nuove disposizioni relative alla sicurezza, ed ha annunciato che il 10% dei ricavi delle vendite dei capi delle collezioni PE 2020 verrà devoluto in beneficenza. Riguardo alle sfilate, presenterà la nuova collezione Armani Privè sulle passerelle milanesi (nello specifico a Palazzo Orsini), anzichè parigine, nel Gennaio 2021, e nel frattempo i suoi clienti potranno fissare un appuntamento tramite il sito Armani.com per recarsi nelle boutique della Maison. Il tutto, naturalmente, allo scopo di favorire uno shopping senza rischi e il più possibile conforme alle esigenze degli acquirenti. Le linee guida adottate dal mondo della moda evidenziano il valore della durata dei capi, di acquisti oculati  all’insegna della qualità e di una produzione ecosostenibile. L’abito “che dura” si contrappone all’avvicendarsi frenetico del fast fashion, lo chic diventa senza tempo e il concetto di stagionalità viene rivoluzionato in toto.

 

“Angels”, il murale con l’illustrazione che Franco Rivolli ha creato per Giorgio Armani

Anche Alessandro Michele, tra gli altri, aderisce a questa nuova visione. Nel suo diario-manifesto “Appunti dal Silenzio”, che posta periodicamente su Instagram, dichiara che d’ora in poi presenterà le sue collezioni solo due volte l’anno, ma in tutta libertà e facendo a meno di etichette ormai obsolete come “Cruise”, “Primavera/Estate”, “Autunno/Inverno” e così via. Affiderà alla musica classica, espressione di un linguaggio universale e altamente connettivo, la terminologia che contraddistinguerà le sue creazioni: si parlerà quindi di  “rapsodie”, “madrigali”, “notturni”, “minuetti” e “sinfonie” per riferirsi ai frutti dell’ iter creativo.

 

“Appunti dal Silenzio”, il diario-manifesto che Alessandro Michele pubblica sul suo profilo Instagram

La velocità sfrenata che ha regnato finora nel fashion system è destinata a sparire. Niente più collezioni, capsule e limited edition lanciate a un ritmo inarrestabile; al loro posto, Michele privilegierà creazioni scaturite da tempi che assecondano l’ispirazione e svincolati da ogni scadenza. La “narrazione” del fashion design ha bisogno di “indugiare sul sogno”, come scrive lo stilista, di acquistare potenza scongiurando una produzione forsennata. Alla base di questa fase innovativa, per Alessandro Michele, c’è un ritorno all’ essenziale che prende le distanze da tutto il superfluo. Il direttore creativo di Gucci spiega i suoi intenti con parole pregnanti e evocative: ” Avverto la necessità di riaccostarmi, in maniera autentica, al movente di una scelta. A quell’ insieme di motivi che hanno costruito il mio andare. Ho capito, nel tempo, che questi motivi hanno nomi e intensità diverse, ma si addensano tutti fatalmente intorno ad una stessa urgenza: la possibilità di raccontare.” Per la moda, non c’è dubbio, è appena iniziata una nuova era. (nella foto di copertina, uno scatto tratto dalla sfilata PE 2020 di Gucci)