Sposarsi d’estate

 

Saremo felici o saremo tristi, che importa? Saremo l’uno accanto all’altra. E questo deve essere, questo è l’essenziale.”
(Gabriele D’Annunzio)

 

Sposarsi d’estate, un ottimo spunto. Approfittare del caldo per godere di splendide location all’ aperto, realizzando allestimenti insoliti – magari fronte mare – e indossando abiti che la magia degli scenari esalta e amplifica meravigliosamente. Sposarsi d’estate significa anche consolidare l’intimità casalinga con il proprio partner nel periodo che più si presta a questa condizione: le serate autunnali, davanti a un piatto di caldarroste e a un calice di vino da gustare con il caminetto acceso. Il matrimonio estivo, innanzitutto, richiede un adeguato abito da sposa. Sceglietelo tra quelli che vi propongo: creazioni vaporose o fascianti, sensuali o eteree, preziosamente perlescenti o discretamente scintillanti. Una serie di modelli da sogno dove a trionfare è il tulle, ornato di pizzi, cristalli, ricami e declinato in svariate versioni, mai scontate nè convenzionali.

 

Luisa Beccaria (foto di Felipe Cordeiro)

Berta

Gali Karten

Monique Lhuillier

Pronovias

Eisen Stein

Agnieszka Swiatly

Giambattista Valli

Blumarine

Jolie Bridal

Ines Di Santo

Gali Karten

Le Frasi

 

” C’era la Luna proprio sopra: e la città mi parve fragile, sospesa come una ragnatela, con tutti i suoi vetrini tintinnanti, i suoi filiformi ricami di luce, sotto quell’escrescenza che gonfiava il cielo. “

(Italo Calvino)

Il Focus

 

Un abito che incarna e sottolinea il mood primaverile? Il Belle Dress di Cecilie Bahnsen. Non è una nuova creazione, appartiene alla pre-collezione Primavera 2019, ma viene riproposto grazie alla Encore Collection (o Encore 13) che la designer danese ha lanciato nel 2020: una linea basata sul riciclo dei tessuti avanzati da precedenti assortimenti. Materiali preziosi, delle vere e proprie stoffe couture, riprendono vita tramite un progetto inneggiante al riutilizzo, uno dei cardini dell’ economia circolare. Divenuto celebre per le raffinatissime lavorazioni, il marchio conserva accuratamente i tessuti che adopera; oggi, mediante la linea Encore 13, li recupera ripresentando le creazioni più iconiche del suo archivio. Abiti, certo, ma anche accessori: nello specifico, borse con manico riccamente decorate come la Fryd Bag e la Louise Bag. Tutti i look della collezione vengono realizzati su ordinazione,  ed è possibile avvalersi di speciali appuntamenti virtuali per definire le misure del capo. Encore 13 è la testimonianza concreta del senso etico e della consapevolezza del brand riguardo ai temi ambientali. Cecilie Bahnsen, non a caso, è una delle label contrassegnate da The Butterfly Mark, una sorta di attestato di benemerenza per gli operatori del lusso. 

 

 

Veniamo ora al Belle Dress: interamente in seta fil coupé, è tinto di rosa pallido e ha un vago aspetto bamboleggiante. La silhouette è ampia, svasata; l’orlo arriva a metà coscia. Le maniche sono a sbuffo da metà braccio in giù e il collo è alto, movimentato da una ruche. Due balze accentuano la linea ad A della gonna conferendole accenti playful. Ma a rendere l’abito ancora più delizioso è un tripudio di minuscoli ricami in 3D, ornamenti a metà tra un cuore e un pois che cospargono in toto il Belle Dress. Il risultato è una creazione fiabesca, ad alto tasso di meraviglia: un vestito che fa sognare chi lo guarda e chi lo indossa.

 

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Il focus

 

Quale abito migliore di quello che vedete nella foto, per iniziare la settimana di Ferragosto? Tratto dalla collezione Primavera Estate 2021 di Alberta Ferretti, conquista innanzitutto per il colore: un vibrante giallo oro che fa pensare al sole rovente di questi giorni, sprigiona un mood vitaminico e una luminosità radiosa. Poi per il suo stile, tra il romantico e l’hippie: ovvero, un perfetto connubio inneggiante alla poesia e alla libertà caratteristiche delle estati pre-emergenza pandemica. Il modello rimanda all’ abito sottoveste, sfoggia un corpino con scollo a V orlato di ricami in pizzo e due spalline sottili, mentre la gonna, fluttuante e leggera, è a vita alta in linea con il taglio impero del capo. Il materiale scelto da Alberta Ferretti è lo chiffon, il che dà subito l’idea dell’ impalpabile fluidità di questo look: il tessuto danza con la brezza marina, l’ ampia gonna ondeggia vaporosa. Ruches mignon circondano l’ abito come a suddividerlo in tre balze, di cui la prima coincide con il punto vita.

 

 

Il risultato è un long dress prezioso ma disinvolto, sognante, intriso di un’ allure bohémienne che cattura le sgargianti nuance dei raggi di sole.

 

 

 

 

Il focus

 

Bianco, come la rinascita. Come un foglio su cui scrivere un capitolo tutto nuovo. Una silhouette gentile e aggraziata, ma non leziosa: l’abito si restringe in vita grazie a un’ alta fascia, delinea un profondo scollo a V mentre le maniche, a tre quarti, acquistano volume appena sopra la spalla. La gonna si svasa senza eccedere e il suo orlo sfiora le caviglie. Il resto, è un’ esplosione di fiori squisitamente primaverile. Questo tripudio, però, non ha niente a che vedere con le stampe, le fantasie o con sofisticate applicazioni: un pattern floreale intagliato invade completamente l’ abito e lo adorna come un pregiato ricamo; bordure a forgia di petali impreziosiscono le maniche, lo scollo, l’ orlo della gonna. L’ impatto visivo del look è potente. L’ essenzialità delle linee si coniuga con una silhouette elegante e una raffinatezza mozzafiato. Il colore bianco, oltre a sprigionare luminosità, riflette mirabilmente il mood ispiratore della Primavera Estate 2021 di Elie Saab. Non è un caso che a questa collezione il designer libanese abbia dato il titolo di “A new dawn”: una nuova alba che è anche un nuovo inizio.

 

 

 

“Haute Fantaisie”, la Rave Couture di Viktor & Rolf

 

La pandemia di Covid, e tutto quel che ne consegue, è uno dei motivi ispiratori predominanti nelle collezioni Primavera Estate 2021 di Haute Couture. Viktor & Rolf, per esempio, hanno preso spunto dall’ “assembramento” che ci manca di più: buttarci nella mischia e ballare, sfrenatamente, travolti dal ritmo di un sound martellante. “Haute Fantaisie”, la collezione del duo olandese, rievoca il mondo delle feste e in particolare dei Rave party, senza eguali in quanto a euforia collettiva. Il mood underground dei look, però, anzichè coincidere con la trasgressione, incarna una fuga nella fantasia all’ insegna della libertà più totale. La “Rave Couture” di Viktor & Rolf fonde l’audacia, l’ ebbrezza, l’ impetuosità di un Rave con la bellezza e con i fasti della Haute Couture. L’ irriverenza incontra l’ eleganza, la crudezza si combina con la meraviglia pura: viene esaltata l’ importanza della festa, del librarsi collettivamente sulle ali della musica, per dimenticare la cupezza dell’ era del Covid e l’attitudine al “doom scrolling” (l’ addiction alle brutte notizie riportate dallo smartphone). Il fil rouge delle creazioni di “Haute Fantaisie”, non a caso, è un incredibile mix and match di epoche e materiali. Frammenti di capi, tessuti e dettagli attingono all’ archivio di Viktor & Rolf con un duplice intento: omaggiare la filosofia sostenibile abbracciata dal duo e rievocare i “vecchi tempi”, quando scatenarsi sulla pista era un’attività liberatoria, sognando i party del futuro al tempo stesso.

 

 

La mescolanza di stili e materiali rimanda proprio alla voglia di far festa. Sembra che le modelle abbiano amalgamato più capi alla rinfusa prima di dirigersi, in tutta fretta, a un rave immaginario. Il patchwork della collezione Couture Primavera Estate 2020 del brand riappare sotto un’ altra forma, con un significato differente. “Haute Fantaisie” decreta il predominio del tulle, maestoso e in grandi balze: lo ritroviamo sui bolerini con gorgiera che amplificano le maniche e lasciano la pancia scoperta, sulle vaporose gonne da ballo, sulle maniche a sbuffo adornate di fitte ruches. Per contrasto, viene abbinato a calze che mixano pizzo e rete, top patchwork monospalla o reggiseni composti da un groviglio di fili dorati, perline in vetro e fiori tagliati al laser. Vige una regola su tutte: se un look è voluminoso dalla vita in su, diventa lineare dalla vita in giù e viceversa. Questo diktat riguarda esclusivamente la silhouette, non intacca la preziosità dell’ outfit. Perchè gli abiti sfoggiano una ricercatezza indescrivibile. Fiocchi argentati sulle spalline e sulle cinture, ricami in pizzo a profusione, tessuti floreali matelassè, applicazioni finto-casuali di fiori e ruches costituiscono solo alcuni dei tasselli che Viktor & Rolf includono nel loro puzzle “festaiolo”. Le gonne sono longuette o rasoterra, oppure sfiorano il ginocchio in un tripudio di balze. Non esistono lunghezze mini: vengono sostituite da slip riccamente ornati indossati con calze a rete punkeggianti. Gli stessi slip insieme a un top, una sorta di lingerie versione rave, risaltano in un look che li affianca ad una lunga mantella cosparsa di fiocchi. A rivestire un ruolo chiave sono anche gli accessori, come l’ opera glove spaiato e le fasce in crochet dorato che cingono la fronte, tempestate di fiori metallici o miriadi di perle. Le scarpe meritano una menzione a parte: in plastica riciclata, declinate in golosi colori bonbon, rappresentano un inno all’ eco-friendly e al buonumore al tempo stesso. Perchè le vibrazioni positive sono un indizio di rinascita; rinvigoriscono il nostro presente mentre fantastichiamo sulle feste del futuro.

 

 

Visita il sito di Viktor & Rolf per ammirare la collezione completa

 

 

Bianco come la neve

Volant Flower A-Line

E’ il bianco puro, assoluto, il bianco del ghiaccio e della neve il protagonista principale della collezione Mariage Autunno Inverno 2020/21 di Viktor & Rolf. Un bianco smagliante e netto, che non lascia spazio a contaminazioni cromatiche: nascono così abiti da sposa sontuosi e teatrali ma “grafici”, mai barocchi, come se quel bianco trasmettesse loro l’ essenzialità del suo candore. Eppure, gli ornamenti preziosi e una sartorialità squisita fanno da leitmotiv all’ intera linea. Cascate di fiori in organza, miriadi di ruches e di volants, finissime lavorazioni in pizzo, ricami argentati e gioielli applicati sui corpetti si alternano a uno scultoreo taffetà e a fiocchi “grafici” che adornano sofisticatamente gli abiti. Il tulle fa la sua apparizione forgiando lunghe e voluminose gonne a corolla, i bustini esibiscono scollature a cuore o con un taglio orizzontale. Le gonne sono ampie come quelle dei vestiti da ballo di altri tempi, ma non mancano le linee ad A e le svasature fluttuanti. A proposito di linee ad A: colpisce un abitino a trapezio, senza maniche e con il collo alto, orlato di sfiziosi volants plissettati. E’ una creazione che mixa suggestioni anni ’60 e anni ’20, distanziandosi dal classico wedding dress ed esaltando un mood unconventional che rievoca il profondo fermento delle due epoche a cui si ispira. Neppure questo look, tuttavia, è privo della preziosità che pervade la collezione Mariage: un decoro di perle in varie dimensioni gli conferisce una allure sublimemente regale. (clicca nel sito di Viktor & Rolf per ammirare la collezione completa )

 

Blooming Lace Tiered Gown

Volant Flower High-Low

Plissé Chiffon Dream

Volant Flower Mermaid

Taffeta Volant Dream

Royal Jewel Shift Dress

Draped Bow A-Line

Marguerite Sparkle Tea Length

Graphic Draped Gown

Royal Bow Taffeta Gown

Marguerite Sparkle Sweetheart

Floral Off-Shoulder Gown

Graphic Sash Ballgown

 

 

 

Ermanno Scervino’s Winter Whites

 

Ricami preziosi che evocano arabeschi di ghiaccio, tessuti impalpabili come fiocchi di neve, un fiabesco tripudio di pizzi e intarsi: i Winter Whites di Ermanno Scervino sono una serie di look intrisi del più puro spirito “winter wonderland”. Il bianco regna sovrano. Ammanta di candore cappotti in panno di lana double, camicie in georgette di seta con polsini alti e raffinatissime pettorine, piumini arricchiti di ornamenti in lurex, capi in knitwear esaltati da decori in rilievo e finemente argentati. E’ un biancore che si accentua ulteriormente, se possibile, grazie alle nuance ghiaccio di culottes sartoriali e di abiti con lunghe maniche a sbuffo che ricordano quelli delle protagoniste di un conte de fées. Ecco a voi una selezione di capi che sembrano creati apposta per una regina delle nevi.

 

 

 

 

Tendenze PE 2020 – Fiori e look fioriti

MARC JACOBS

I fiori, protagonisti assoluti della bella stagione: il loro fascino non li rende mai scontati. Nell’era del Coronavirus, poi, diventano i magnifici emblemi della natura e della necessità della sua tutela, una tematica sempre più pressante. Le collezioni Primavera/Estate 2020 pullulano di stampe, applicazioni, ricami e decori a tema floreale, tutti inneggianti a un connubio di romanticismo e suggestioni idilliache. Vengono citati gli anni ’70 (Marc Jacobs), con lunghi abiti che avrebbe potuto indossare Marisa Berenson, l’era elisabettiana (Comme des Garçons), la pittura dei Fauves (Marni), evidenziando un’ ispirazione senza tempo e mai priva di innovativi spunti: perchè se una rondine non fa Primavera, un look fiorito decisamente sì.

 

PAUL & JOE

GIAMBATTISTA VALLI

FENDI

MARNI

MSGM

CAROLINA HERRERA

COMME DES GARçONS

VALENTINO

PHILOSOPHY DI LORENZO SERAFINI

DOLCE & GABBANA

LUISA BECCARIA

 

 

Il focus

 

“Ocean Breeze”, brezza dell’ oceano: il nome di un vero e proprio mood. Ispirandosi alla sua collezione Primavera Estate 2019, Alberta Ferretti lo associa ad abiti impalbabili, fluttuanti, che sono la quintessenza della femminilità. Chiffon, macramè, pizzo e ricami Sangallo predominano, così come un tripudio di trasparenze declinate in lunghezze senza mezze misure: o rasoterra o mini, delineando in entrambi i casi la silhouette di una Nereide che si materializza, all’ improvviso, in riva al mare. Proprio questa immagine mi ha indotto a scegliere l’abito forse più etereo, più deliziosamente onirico incluso in questo mood tematico. E’ un long dress in multicolor pastello che sembra riflettere le nuance di un’alba sull’ oceano: il rosa, il giallo, il verde e il celeste, tutti in gradazioni iper tenui, paiono quasi catturare i bagliori acquatici del sole che sorge. Una tale poesia cromatica non poteva che essere esaltata dallo chiffon, ulteriormente impreziosito da rifiniture in macramé; la silhouette, affusolata sul corpetto con vertiginosa scollatura a V, si svasa in un’ ampia gonna a cannolé che ondeggia accarezzata dalla brezza. Senza maniche, sostenuto unicamente da due bretelle ricamate che si intrecciano sulla schiena nuda, l’ abito di Alberta Ferretti si differenza, per soavità e colore, da un gran numero di look all’ insegna dell’ “Ocean Breeze” tinti di nero come le spiagge vulcaniche: il suo è un fascino sognante, incorporeo, policromo. Un fascino che rievoca quello di una diafana ninfa dei mari.