Rosso di Natale

Fendi

Oggi prendono il via le tradizionali passerelle che VALIUM dedica ai colori del Natale. E con quale cominciare, se non con il rosso? Caldo, vivace, avvolgente, è la cromia natalizia per eccellenza. I look che vi propongo, tutti tratti dalle collezioni Autunno Inverno 2023/24, sono accomunati dal total red e declinati nei più disparati stili: si spazia dal rosso per la sera a quello pensato per la quotidianità, non trascurando le “tappe intermedie”; quei modelli, cioè, indossabili – con qualche piccolo accorgimento – sia di giorno che di sera. La nuance che ho privilegiato è lo scarlatto, il rosso più vibrante e festivo. Una gradazione meravigliosamente evocativa della gioia che il Natale porta con sé.

 

Compte

Philosophy di Lorenzo Serafini

Dundas

Prada

Carolina Herrera

Habey Club

Victor von Schwarz

Ferragamo

Blumarine

Stella McCartney

Ganni

Y/Project

Proenza Schouler

Simkhai

Vivetta

 

 

Tendenze AI 2023/24 – I mille volti del denim

Elisabetta Franchi

Il denim, come sappiamo, è stato uno dei materiali top dell’estate 2023. Ma in vista dell’ autunno non ha nessuna intenzione di eclissarsi: anzi, renderà la sua presenza ancora più massiccia. Accanto ai jeans di tendenza (vedi foto sopra), quindi, prolifererà un denim declinato in total look e nelle versioni più incredibili. E’ da notare che, di frequente, si tratta di un tessuto che del “Blue de Gênes” ha solo l’apparenza. E proprio questo gli consente di assumere volti molteplici, super variegati: date un’occhiata alla gallery e fatemi sapere cosa ne pensate.

 

Y/Project

Philipp Plein

Diesel

Annakiki

Federico Cina

Rokh

 

L’abito bianco dell’Estate: 5 proposte firmate Zara

 

E’ fresco, pratico, luminoso. E soprattutto disinvolto, semplice solo in apparenza, versatile: basta combinarlo con accessori ad hoc e riesce a interpretare i più svariati stili. L’abito bianco è un must dell’Estate, vi accompagna ovunque. Prendo spunto dall’ ultima photostory di VALIUM (riguardala qui) per presentarvene cinque, rigorosamente low cost. Sono tutti firmati Zara, un marchio che vanta un sistema di produzione a zero impatto ambientale e nel pieno rispetto degli standard della sostenibilità.

 

 

 

Tendenze PE 2023 – I pantaloni cargo, un ritorno in grande stile

The Attico

Sono i pantaloni di tendenza della Primavera Estate 2023: il modello cargo, dopo aver furoreggiato nei primi anni del terzo millennio, fa il suo grande ritorno. Creati nel 1938 per l’esercito del Regno Unito, i cargo pants sfoggiano capienti tasche lungo la gamba e un gran numero di fibbie e cinture. Il loro punto di forza è il comfort, o meglio la funzionalità. E se queste caratteristiche permangono, le rivisitazioni guardano alla contemporaneità: si coniugano con materiali inediti (Fendi punta sul raso, mentre Act N.1 opta per il tulle) e abbracciano molteplici lunghezze, ampiezze, stili. I cargo diventano di volta in volta glamour, chic, eterei, grunge…Givenchy, che li assurge a filo conduttore della propria collezione, propone un modello a vita bassa e corto al ginocchio  che rievoca i bermuda, una lunghezza adottata anche da Tom Ford.

 

Fendi

LaQuan Smith

Versace

Tom Ford

Gestuz

Tibi

Act N.1

Brandon Maxwell

Isabel Marant

Givenchy

 

 

Rosso di sera

Markarian

 

“Il rosso è un grande chiarificatore – luminoso e rivelatore. Non riesco a immaginare di annoiarmi con il rosso – sarebbe come annoiarmi con la persona che amo.”
(Diana Vreeland)

 

Rosso di sera, fastoso e impattante, per sorprendere ai party di Natale. E’ un rosso che di volta in volta avvolge, scintilla, mozza il fiato. Declinato nei più disparati stili e sfumature. Perchè oltre ad essere il colore natalizio per antonomasia, quest’anno svetta al top nella classifica delle nuance di tendenza. Ognuno scelga il suo: c’è un rosso (o un Christmas red, se preferite) per tutti i gusti.

 

Versace

Carolina Herrera

Sportmax

Philosophy

Andreadamo

Zara

Giambattista Valli

La Quan Smith

Moschino

Elisabetta Franchi

Prabal Gurung

Max Mara

 

 

Tendenze AI 2022/23 – Il balaclava diventa chic

Brunello Cucinelli

Come vi preannunciavo nel post dedicato al mese di Novembre (rileggilo qui), il balaclava sarà uno degli accessori must di stagione. Ma perchè “balaclava” e non “passamontagna”? Il termine rimanda ai “balaclava”, appunto, che i soldati delle truppe britanniche indossavano durante la guerra di Crimea del 1853: erano dei passamontagna in lana che utilizzavano per proteggersi dal freddo. Le collezioni Autunno Inverno 2022/23 li ripropongono in innumerevoli declinazioni, ma con un denominatore comune: il balaclava è un accessorio chic che si adatta a ogni contesto e a ogni stile. Date un’ occhiata alla gallery e scegliete il vostro.

 

Marni

Max Mara

Altuzarra

Coperni

Gucci

Ermanno Scervino

Jei’s di Letizia Denaro

Anrealage

Dolce & Gabbana

Andreadamo

Dion Lee

 

 

Tendenze AI 2022/23 – Paillettes h24

The Attico

In attesa di inaugurare i focus sulle Fashion Week di New York, Londra, Milano e Parigi, voglio dedicarmi al consueto appuntamento con le tendenze stagionali. Le collezioni Pre Fall 2022 lo avevano anticipato, ora è arrivata la conferma: i look dei mesi freddi brillano da mattina a sera. E cosa c’è di meglio delle paillettes e dei lustrini, per ravvivare la moda dell’ Autunno Inverno? I glitter non sono più esclusivo appannaggio dell’ evening wear, si indossano anche di giorno. Magari sotto un capospalla, o profusi sul capospalla stesso. Gli stili che scintillano si moltiplicano, spaziano dall’ athleisure allo chic, dal girly al disco. L’ obiettivo, però, è uno solo: donare un tocco di glam all’ outfit, sempre e comunque. Per accendere il grigiore dell’ Autunno di uno sfavillio costante.

 

Carolina Herrera

Blumarine

Philosophy di Lorenzo Serafini

Zara

LaQuan Smith

Michael Kors

Genny

Paco Rabanne

Christian Cowan

 

 

 

L’ accessorio che ci piace

 

Mai parlare di “corda”, quando ci si riferisce a quella delle imbarcazioni. Chiamatela “cima”, “amantiglio”, “traversino”, “spring”, “drizza”, “scotta”, “codetta”, “gomena”, “matafione” e via dicendo: ogni nome definisce l’esatta funzione del cavo. Nel caso dei sandali di Bohonomad, il modello di tendenza dell’ estate, il termine “corda” va utilizzato eccome, anche se riproduce la corda nautica alla perfezione. Va detto innanzitutto che Bohonomad – il cui nome combina significativamente  “Boho” con “Nomad” – è un marchio focalizzato sui valori eco-friendly e sostenibili. Tutti i suoi sandali sono fatti a mano, realizzati da un gruppo di artigiane turche; il processo di produzione si svolge nell’ assoluto rispetto dell’ ambiente. Sono sandali vegani, composti da materiali ecologici e riciclabili, antibatterici grazie ai filati di polipropilene e comodamente lavabili. Il design che li contraddistingue è brevettato e inconfondibile. La suola in gomma naturale, morbida, confortevole e super resistente, è un punto di forza della calzatura. Non è un caso che con i sandali di Bohonomad possiate camminare persino sulla battigia: affrontano l’ acqua del mare (e l’acqua in generale) senza deformarsi, asciugandosi subito dopo. La loro conformazione si adatta ottimamente alla forma del piede, coadiuvata anche dalle corde leggerissime e del tutto prive di sostanze nocive. Potete sfoggiarli in un’ infinità di occasioni, sia in città che in spiaggia. Risultano perfetti abbinati a svariati stili, ma inseriti in un look boho o neo-hippie sono il top. Date un’ occhiata al sito di Bohonomad per esplorare la smisurata gamma di colori in cui vengono declinati: si spazia dal corda al rosso, dal turchese al burgundy, dal verde oliva al blu e al viola. Io ho scelto il modello Ibiza, deliziosamente policromo (vedi foto di copertina).

Gucci Cosmogonie: nel cielo del magico Castel del Monte ha brillato una nuova costellazione

 

Dal glamour sfavillante dell’ Hollywood Boulevard di Los Angeles all’ esoterismo al chiar di luna di Castel del Monte, nel cuore delle Murge baresi: l’ immaginario di Alessandro Michele si nutre di mondi variegati e molteplici, di un caleidoscopio di idee che si riflette immancabilmente nelle location, evocative e meravigliose, delle sfilate Gucci. Il 16 Maggio scorso Cosmogonie, la nuova collezione seasonless e co-ed del brand, è andata in scena di fronte al maestoso maniero di Castel del Monte. Federico II di Svevia lo fece costruire nel 1240, e nel 1996 è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’ Umanità dall’ UNESCO. Considerato una perla dell’ architettura medievale, il castello ha visto accrescere il suo fascino attraverso i secoli: la struttura massicia e perfettamente simmetrica risulta enigmatica, intrisa di suggestioni esoteriche. A partire dal numero otto, una vera e propria costante. Otto sono le torri che lo circondano, ognuna a base ottagonale; otto le sale distribuite su ciascuno dei due piani della fortezza. La stessa pianta dell’ edificio è ottagonale, come quella del suo cortile. Il numero ricorre nei bassorilievi, nei particolari scultorei, nelle decorazioni. Il significato è altamente simbolico, coniuga magia e misticismo: rappresenta l’ infinito, l’armonia cosmica, crea un trait d’union tra cielo e terra. Non è chiaro che funzione ricoprisse Castel del Monte ai tempi della sua edificazione, ma in molti concordano nel ritenerlo un tempio iniziatico, un osservatorio astronomico, un crocevia di saperi.

 

 

Il castello dello “Stupor Mundi” (così venne ribattezzato Federico II per la sua sapienza e per il grande risalto che conferì alle arti, alla scienza e alla cultura) ha rappresentato la location perfetta per lo show Cosmogonie, il cui nome è il plurale di cosmogonia: la dottrina, cioè, che studia l’origine dell’ universo e la formazione dei corpi celesti.  “Costellazioni”, non a caso, è la parola chiave associata all’ ispirazione della collezione. Si tratta di costellazioni metaforiche, aggregazioni di elementi distanti nello spazio e nel tempo che si riuniscono grazie a un’ epifania rivelatrice. Entità o atomi originariamente isolati, sparsi nel cosmo come astri, che le costellazioni connettono e fanno risplendere: è in questo contesto che si inseriscono le figure del filosofo e critico Walter Benjamin, suicidatosi nel 1940 mentre era in fuga dal Nazismo, e della politologa Hanna Arendt, che paragonò la collezione di citazioni di Benjamin a una raccolta di perle rare. Alessandro Michele omaggia il filosofo e la sua capacità di rinvenire legami tra cose e realtà apparentemente scollegate. Il direttore creativo di Gucci, con Cosmogonie, compie lo stesso tipo di percorso: crea costellazioni combinando epoche, stili, dettagli, accessori diversissimi tra loro. E’ un eclettismo denso di riferimenti, il suo, un pot-pourri creativo e filosofico a un tempo. Il red carpet ha inizio al tramonto, quando i flash dei fotografi illuminano un parterre di star internazionali: da Lana Del Rey a Dakota Johnson, da Lou Doillon a Emma Marrone, da Alessandro Borghi ai Maneskin. Nell’ istante in cui cala il crepuscolo, e Castel Del Monte si ammanta di una suggestività straordinaria, comincia la sfilata.

 

 

“Costellazioni” che agglomerano passato e presente, heritage e futuribili visioni sono il fulcro della collezione. Le silhouette citano gli anni ’30 e ’40, ma un tripudio di accessori, di forme e di dettagli ingloba riferimenti alle epoche e agli stili più disparati. Geometrie nei pattern (prevalgono le righe e i rombi) e nella struttura degli abiti rievocano l’ armonia architettonica del castello e non di rado originano ipnotiche fantasie optical. Cappelli a tesa maxi rimandano agli anni ’60, così come i cut out ricorrenti. Le spalle sono squadrate come nelle pellicole dei telefoni bianchi, paillettes e cristalli si riversano sugli abiti con lo stesso impeto di una cascata stellare. Minigonne e succinti minidress in pelle nera si alternano a look inneggianti allo chiffon e alle sue fluttuanti trasparenze. Il Medioevo di Federico II riemerge in una serie di evening dress in velluto, drappeggiatissimi, con lunghe maniche a sbuffo. La fake fur abbraccia volumi over, declinandosi di volta in volta in motivi optical dai potenti cromatismi o in un simil ermellino che plasma manicotti e mini mantelle rinascimentali. Ma a esaltare i look sono soprattutto i colli, delle autentiche chicche d’epoca: lunghissimi e a punta o gorgiere come ai tempi di Elisabetta I Tudor, rappresentano uno dei clou della collezione. Altri leitmotiv si rinvengono tra gli accessori, come gli opera gloves in lattice e gli altissimi cuissardes stringati. Fasce metalizzate in stile Hippie cingono la fronte, abbinandosi a vistosi orecchini pendenti o a miriadi di gioielli etnici che decorano il viso. Collane di perle si avvolgono attorno al collo ricoprendolo completamente. Occhiali da sole con la montatura in plastica, leggermente allungati verso le tempie, ricordano un modello cool degli anni ’80. Non passa inosservata l’iconica clutch jacquard estrapolata dagli archivi Gucci: appartenuta a Greta Garbo, è riapparsa durante un’ asta qualche tempo fa. Alessandro Michele ne è rimasto folgorato e, pensando al suo ritrovamento come a una “coincidenza cosmica”,  l’ ha annoverata tra i pezzi cult di Cosmogonie. La luna piena, ora, immerge Castel del Monte in un poetico chiarore. Il maniero di Federico II,  accarezzato da quei bagliori argentei, sprigiona pura magia. Per Michele, nella fortezza potrebbe essersi concentrata una sorta di Silicon Valley medievale. E se sul concepimento del misterioso castello si avvicendano teorie a tutt’oggi poco chiare, una cosa è certa: la notte del 16 Maggio, lambiti dai raggi lunari, gli abiti di Gucci hanno brillato più della luminosissima costellazione di Orione

 

Federico II di Svevia, detto lo “Stupor Mundi”

Foto di Castel del Monte, dall’ alto verso il basso: 1) Nessun autore leggibile automaticamente. Idéfix~commonswiki presunto (secondo quanto affermano i diritti d’autore)., CC BY-SA 3.0 <http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/>, attraverso Wikimedia Commons. 2) e 3) Pixabay. 4) 09Alessandra, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, attraverso Wikimedia Commons. 5) Sailko, CC BY 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/3.0>, attraverso Wikimedia Commons. 6) Marcok di it.wikipedia.org, CC BY-SA 2.5 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5>, attraverso Wikimedia Commons. 7) 09Alessandra, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, attraverso Wikimedia Commons. 8) Sailko, CC BY 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/3.0>, attraverso Wikimedia Commons

Tendenze PE 2022 – Un diktat: ombelico in bella vista

Zara

Il top dell’ Estate 2022 ha un solo diktat: ombelico bene in vista. Mai come quest’ anno, le pance sono state messe tanto in mostra. La classica t-shirt è pressochè scomparsa, sostituita da crop top con orli micro. Non sono esattamente inediti, certo; proliferavano anche negli anni ’90 (basti pensare alla celebre ad campaign di Versace in cui “dee” del calibro di Claudia Schiffer, Christy Turlington, Cindy Crawford, Nadja Auermann e Stephanie Seymour indossano maglioni cropped in deliziose tonalità pastello), ma la novità c’è eccome. Riguarda soprattutto il modo di indossarli: se prima si abbinavano a gonne o pantaloni a vita alta e a giacche dalla funzione “mitigatrice”, oggi si portano perlopiù in bella vista, accostati a capi rigorosamente scesi sui fianchi. Il must è svelare l’addome il più possibile, esibire una disinvoltura proporzionale ai centimetri di pelle scoperta. I crop top di stagione hanno maniche sia lunghe che corte e si declinano in un gran numero di stili. Ma se la loro “cortezza” vi sembra eccessiva, dovrete ricredervi. Il vero top dei top (è il caso di dirlo) dell’ Estate, infatti, è la bralette sfoggiata night & day (a cui dedicherò un focus prestissimo). Don’t worry: prendiamolo come un incentivo per fare workout, per mantenere la vita sottile e la pancia piatta! 

 

Missoni

Miu Miu

Max Mara

MSGM

N. 21

Versace

Acne Studios

Dolce & Gabbana

Isabel Marant