L’eclissi solare anulare del 14 Ottobre: un evento imperdibile (anche on line)

 

Tutto esiste grazie a questo paio di camminatori:
il sole e il tempo.
(Raul Aceves)

 

In Italia non sarà visibile direttamente, ma potrete ammirarla grazie al sito della NASA che ha organizzato una live: sto parlando dell’eclissi anulare di sole prevista per oggi, il 14 Ottobre. L’eclissi potrà essere osservata negli Stati Uniti, in Centro America, in Colombia e in Brasile, utilizzando tassativamente delle precauzioni per non incorrere in lesioni irreversibili agli occhi. Ma che cos’è, precisamente, un’eclissi solare anulare? Questo fenomeno si verifica ogni volta che la Luna, nel punto più distante della sua orbita intorno alla Terra, si interpone tra il Sole e il nostro pianeta. La sua posizione fa sì che sembri più minuta rispetto al Sole, perciò non riesce ad oscurarlo completamente. La parte dell’astro solare rimasta visibile ci apparirà simile a un gigantesco anello infuocato, una visione di pura meraviglia. Le eclissi, infatti, sono determinate dall’ allineamento (parziale o totale) tra Sole, Luna e Terra. Prendendo come riferimento l’orario italiano, la Luna comincerà ad oscurare il Sole alle 17.03; l’eclissi evolverà in un’ eclissi anulare alle 18.10 e raggiungerà l’apice alle 19.59: in questo momento sarà possibile ammirare l’anello di fuoco in tutto il suo splendore. Poi, a poco a poco, il Sole ricomincerà ad essere visibile nella sua interezza (almeno in America, perchè a quell’ora in Italia il cielo sarà già buio).

 

 

Erano ben due anni che un’eclissi solare anulare non si verificava: l’ultima ha fatto la sua comparsa il 10 Giugno del 2021. Anche in quel caso, tuttavia, in Italia non abbiamo potuto osservarla; a godersi lo straordinario spettacolo cosmico sono stati i canadesi del Nord, i russi e i groenlandesi. Il fenomeno si ripresenterà tra un anno esatto, il 2 Ottobre 2024, ma sarà visibile soltanto nell’area più a Sud dell’ America meridionale e nel Pacifico. Nel Nord America, inoltre, un’eclissi solare totale potrà essere ammirata l’8 Aprile 2024. Nonostante ciò, ripeto, la tecnologia è in grado di fornirci un aiuto prezioso. Oggi pomeriggio, se vorrete rimanere estasiati davanti all’ anello di fuoco del Sole, non dovete far altro che collegarvi al sito della NASA o a siti come The Virtual Telescope Project per godervi l’eclissi solare anulare on line.

 

 

 

Glitter People

 

” Non c’è mai stata separazione tra “techne” e la Natura. Il fuoco è prodotto insieme dall’uomo e dalla Natura. La rivoluzione industriale è stato il punto di maggiore distacco tra i due elementi, ma ora con una tecnologia tanto sofisticata siamo arrivati a un passo dal totale ricongiungimento, se manteniamo sempre alto il livello di guardia, cioè il senso di colpa, possiamo, dobbiamo, costruire un secolo fantastico. Io stessa mi accorgo che guardo la luna in un modo nuovo, con una grande purezza poetica.”

Björk

 

 

Photo by Laganjart, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

 

 

Merry Vintage Christmas

 

Natale non è Natale, senza un tocco vintage. La stessa iconografia di questa festa rimanda ad un passato divenuto mitico: il focolare acceso, Babbo Natale e la sua slitta di renne, le fiabe lette davanti al camino…quell’ atmosfera magica che tra luci, addobbi e pacchi regalo trasporta in una dimensione dove realtà e fantasia si intrecciano e le tradizioni si fondono con leggende che, in questo periodo, potrebbero persino risultare veritiere. Oggi, tra social e tecnologia padroneggiata a menadito, i bambini subiscono sempre di meno la fascinazione del Natale. Lo spirito a cui si associava un tempo, intriso di meraviglia e di stupore, però non è andato perso: lo testimoniano le cartoline di auguri d’antan ormai tramutatesi in preziosi oggetti da collezione. La prima ad uso commerciale apparve nel 1843, quando il businessman inglese Henry Cole commissionò ad un disegnatore 1000 Christmas Card da far stampare e da inviare ai propri cari.

 

 

Fu proprio durante l’età vittoriana che le cartoline natalizie conobbero un vero e proprio boom, propagatosi ulteriormente con lo sviluppo dell’ industrializzazione. All’ epoca soggetti come Babbo Natale, gli angeli, l’albero di Natale, i paesaggi innevati e soprattutto un’ infanzia felice, unita nell’ incantata attesa della vigilia, predominano, ma le illustrazioni variano anche a seconda delle tradizioni locali. Nel mondo anglossasone, dove i cardini delle festività natalizie si intersecano più marcatamente con la leggenda, prevalgono immagini e personaggi fantasiosi, come usciti da una fiaba. Ma in generale la gioia, la sorpresa e un pizzico di enigmaticità, probabilmente scaturita dal mistero che aleggia sul Natale, la fanno da padrone. Nella seconda metà dell’ Ottocento, la voga delle Christmas Card approda oltreoceano e spedire i propri auguri diventa un must al punto tale che i postini faticano a recapitare la copiosa corrispondenza. La Germania detiene allora la supremazia nella produzione di cartoline natalizie, che esporta negli States in quantità industriali. Solo nel 1915, con l’avvento sul mercato della Hallmark, le Christmas Card diventano una realtà in tutto e per tutto Made in USA.

 

 

Oltre un secolo dopo, il panorama degli auguri natalizi è completamente cambiato. L’ era di Internet e delle comunicazioni via e-mail o messaggistica, tuttavia, non ha relegato nel dimenticatoio le cartoline: saranno antichi reperti, testimonianze di un’ epoca ormai lontana, però non cesseranno mai di affascinare. Perchè possiedono lo straordinario atout di rappresentare la quintessenza del Natale, ovvero quel mood, quello stato d’animo che poco ha a che fare con la tecnologia ma molto, moltissimo, con la fiaba.

 

 

 

Cartoline, dall’ alto verso il basso: eccetto le nn. 3, 7, 8, 9, 11, 14, 16, 18, 22, tutte via Dave from Flickr, CC BY-ND 2.0

Cartolina n. 17 via Rawpixel from Flickr, CC BY 2.0

 

Il close-up della settimana

Zendaya al MET Gala 2015

 

Il conto alla rovescia è terminato: New York si prepara ad ospitare l’ evento più glamour dell’ anno. E’ fissato per il 2 Maggio l’ appuntamento con il MET Gala 2016, l’ opening della mostra allestita presso l’ Anna Wintour Costume Center  del Metropolitan Museum. Il consueto red carpet “stellare” darà il via a un’ esposizione incentrata sulla contrapposizione tra il savoir faire artigianale dell’ Haute Couture e gli strumenti tecnologici che, indissolubilmente associati al Prèt-à-Porter, hanno favorito l’ odierna produzione di massa. Manus x Machina: Fashion in an Age of Technology, questo il titolo della mostra curata da Andrew Bolton, si snoderà in un percorso mirato a evidenziare la progressiva e costante influenza della tecnologia nella manifattura del fashion. “Manus x Machina” o, forse, “Manus versus Machina”, in un continuo confronto che rivela la dicotomia tra due realtà opposte e annesse al tempo stesso, capisaldi ex aequo della moda targata Terzo Millennio. Un parallelismo che affonda le radici nella rivoluzione introdotta dalla macchina da cucire due secoli orsono: quando la “macchina” sostituisce l’ago e il filo ha inizio un vero e proprio mutamento socio-culturale. All’ abito su misura, il pezzo unico creato in esclusiva, succede una produzione massiccia che estende il gusto di essere à la page a un sempre maggior numero di donne. Strumento emblematico che segna il passaggio dall’ artigianalità alla confezione, la macchina da cucire permette alla moda di entrare nel quotidiano. Il che non pregiudica le sorti dell’ handmade, gradualmente associato a un nuovo prestigio: da un lato, dunque, la sopraffina manualità, dall’ altro l’evoluzione di tecnologie sempre più sofisticate – come i contemporanei tool digitali – che donano un indiscusso valore innovativo all’ outfit. La mostra del MET, aperta al pubblico dal 5 Maggio al 14 Agosto, illustrerà questo significativo rapporto attraverso 150 capi che alternano l’ Haute Couture al Prèt-à-Porter: Yves Saint-Laurent, Christian Dior, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli per Valentino, John Galliano, Yohji Yamamoto, Sarah Burton per Alexander McQueen, Chanel Haute Couture, Iris Van Herpen, Prada, Issey Miyake, Balenciaga, Raf Simons, Karl Lagerfeld e molti altri ancora saranno i designer che parteciperanno all’ evento con le loro creazioni. Preziosi abiti che hanno preso forma grazie ad ore e ore di lavorazione artigianale si affiancheranno a capi in stampa 3D, tagliati al laser, modellati tra computer e ultrasuoni, descrivendo la nuova frontiera del fashion in live workshop che ne mostreranno le procedure. Non è un caso che sia Apple a sponsorizzare la manifestazione. D’altronde, che si tratti di manualità o tecnologia,  un leitmotiv accomuna da sempre qualsiasi creazione di moda: la sua sublime, intrinseca magia.

Per saperne di più: http://www.metmuseum.org/press/news/2015/ci-spring-2016-exhibition

Photo by Mrhughessdemk (Own work) [CC BY-SA 4.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], via Wikimedia Commons