Happy Holidays di Dolce & Gabbana, una make up collection regale

 

Tra due giorni, con l’ Epifania, si concluderà il periodo delle feste natalizie. Dobbiamo ammetterlo: in quanto a magia, nonostante la nostra buona volontà, il Natale ha lasciato un po’ a desiderare causa emergenza sanitaria. Rimane comunque la ricorrenza della Befana per invitarci a sognare e a rivivere l’ entusiasmo di una giornata legata a svariate leggende, alle divinità della mitologia norrena (rileggi qui l’articolo che VALIUM ha dedicato a Frau Holle, Berchta e Frigg) e soprattutto ai Re Magi, che nel Vangelo secondo Matteo arrivarono a Betlemme seguendo la scia della stella cometa e portarono oro, incenso e mirra per onorare la nascita del Messia. In mancanza di ulteriori precisazioni su questi tre visitatori, la tradizione popolare cristiana ne ha dato definizioni discordanti: i Re Magi, di volta in volta, vengono descritti come degli astrologi, dei saggi oppure dei Re. Pare che i loro nomi fossero Melchiorre, Baldassarre e Gaspare e che provenissero dall’ Asia, dall’ Africa e dall’ Europa (gli unici continenti scoperti all’ epoca), che appartenessero a differenti gruppi etnici e che, di sicuro, non fossero coetanei. Anzi, si dice che ognuno simboleggiasse una data fascia di età: la giovinezza, la mezza età e la vecchiaia. Dopo la lunga premessa, vengo all’ argomento di questo post. Parlando dei Re Magi, è affiorata alla mia mente la regale collezione Happy Holidays di Dolce & Gabbana:un regalo perfetto da fare a se stesse o agli altri proprio in occasione dell’ Epifania. La compongono tre prodotti basilari che spaziano dall’ illuminante al lipgloss, passando per un kajal di un nero intenso, e il packaging è uno di quelli che seduce a prima vista. A sormontare i tappi delle confezioni sono, infatti, delle corone dorate che donano uno spiccato tocco luxury alla linea e la rendono uno spettacolo per gli occhi. Non è un caso, poi, che il nome di ogni prodotto venga preceduto dall’ aggettivo “Royal”: la corona, uno dei trademark del brand, fa il suo ritorno in grande stile e funge da solenne leitmotiv. Ma andiamo subito a esplorare la preziosissima Happy Holidays.

 

ROYAL KAJAL EYE POWER LINER (foto sopra, Midnight Black)

Un eyeliner nerissimo (la sua tonalità, Midnight Black, è una garanzia) grazie alla texture in polvere, che assicura un tratto ben definito e a lunga durata. Può essere applicato anche nella rima palpebrale, per uno sguardo ultra intenso, o sulla palpebra stessa per dar vita a uno smokey eyes da autentica diva del muto.

ROYAL LIGHT LIQUID HIGHLIGHTER (foto sopra, Divine Gold)

Un meraviglioso illuminante liquido che si fonde alla perfezione con la pelle. La texture, estremamente fluida, favorisce una stesura calibrata e modulabile in quanto a intensità. L’ applicatore in spugna permette di concentrarsi su aree del volto ben precise, sfumando il prodotto a proprio piacimento. Il risultato? Una luminosità naturale e radiosa. Ma Royal Light è utilizzabile anche sul corpo, magari per evidenziare il décolleté nel caso si indossino abiti dalla scollatura profonda. Le tonalità in cui è disponibile sono Divine Gold, un sofisticato oro, e Diamond Pink, un magnetico oro rosa.

Diamond Pink

ROYAL GLOSS SHINE LIP PLUMPER (foto sopra, Precious Dahlia)

Il make up delle feste di Dolce & Gabbana si arricchisce di puro splendore con Royal Gloss Shine Lip Plumper, un lipgloss che rimpolpa le labbra, le ammorbidisce e le riveste di un’ incredibile lucentezza. La formula del prodotto garantisce una levigatezza unica e rifugge dall’ effetto appiccicoso. Il finish shimmer, dal canto suo, dona a Royal Gloss una potente allure natalizia esaltata dalle nuance, tre, in cui viene declinato: Precious Dahlia è un bordeaux profondo, Secret Gold un oro sublimato dai glitter, Jewel Red un rosso vivace e incredibilmente festoso.

Secret Gold

Jewel Red

 

Uno scatto tratto dalla sfilata (con corona) della collezione AI 2013/14 di Dolce & Gabbana

 

 

 

L’accessorio che ci piace

 

Sono l’assoluto must dei mesi freddi: gli ankle boots, rigorosamente neri, con inserti elasticizzati. I fashion brand e i brand di calzature li propongono all’unanimità, ma in molteplici varianti. A differenziarsi è soprattutto la suola, che può essere a plateau, a carrarmato oppure alta una manciata di millimetri, poco più che rasoterra. L’ altezza del tacco, massiccio nel caso sia contemplato, non oltrepassa mai i 4 cm. Potremmo definire questo tipo di ankle boot un’evoluzione degli anfibi, ma in chiave chic. Li abbiamo visti in passerella abbinati ad ogni tipo di look: è qui che risiede il loro punto di forza, nella versatilità. Si indossano con gli oufit più disparati, dall’ abito in tulle ai capi prettamente urban, perchè donano un tocco cool a qualsiasi mise. In questo post vi propongo un modello di N.21, in pelle nera effetto coccodrillo e impreziosito dall’ iconica catena del brand.

 

 

La catena, argentata, funge da vero e proprio gioiello; è vistosa e oversize. La pelle in simil-coccodrillo riveste la scarpa quasi per intero. Lateralmente, invece, risaltano due inserti elasticizzati che favoriscono una totale aderenza dello stivaletto. La suola, a carrarmato, è al 100% in gomma. Grinta, audacia ed eleganza sono i tre cardini di questo ankle boot, che vanta un ulteriore dettaglio a suo favore: avvolge la caviglia fino all’ inizio del polpaccio, delineando quindi una silhouette estremamente raffinata. La catena che li adorna, inoltre, è un trademark di N.21 e li rende inconfondibili oltre che luxury con disinvoltura. Li eleggiamo must have di stagione per tutti questi motivi e per un’ altra ragione ancora: l’aver saputo fondere l’ impronta rock del modello con il glamour più cool.

 

 

New York Fashion Week: flash dalle sfilate delle collezioni PE 2021

1.TOM FORD

Sono molti, negli Stati Uniti, i brand che hanno rinunciato a proporre una collezione Primavera Estate 2021. La pandemia di Covid infuria, e anche se nella Grande Mela i contagi, al momento, sono più contenuti, alla New York Fashion Week svariate label hanno preferito divulgare le loro creazioni in versione digital  attraverso la piattaforma Runway360 del CFDA (Council of Fashion Designers of America). In tantissimi hanno optato per la modalità “lookbook”, evitando il défilé in passerella via video: tra questi, TOM FORD. Il Presidente del CFDA, che come tutti ha ideato la propria collezione in quarantena, guarda al passato e, al tempo stesso, a un futuro sgargiante e audace, intriso di positività nonostante il duro periodo attuale. Ford si ispira agli anni ’70 di Antonio Lòpez, al glamour delle sue illustrazioni, inneggia ad una donna sfrontatamente sensuale ma sempre sorridente e super grintosa. I look evidenziano stampe sgargianti: floreali, tigrate, zebrate, spesso fuse in un mix & match sorprendente e mai sopra le righe. I minishort troneggiano, abbinati alla giacca e al foulard, le camicie sono sbottonatissime, i pantaloni, lucidi e morbidi, ostentano una cintura con il logo del brand. Il monocolor ricorre in tonalità eleganti quali il viola, il fucsia, l’azzurro polvere, ma fa la sua comparsa anche il tie-dyed. Lo ritroviamo soprattutto sui caftani ampi e spettacolari, con lunghe frange, che rappresentano i pezzi forti – e sicuramente i più iconici – della collezione.

 

2.TOM FORD

3.TOM FORD

1.CAROLINA HERRERA

Wes Gordon, pur rimanendo fedele allo scenografico heritage di CAROLINA HERRERA, impregna questa collezione di freschezza in dosi massicce. Lo chic è al primo posto come sempre, ma privo di indizi “ladylike”: piuttosto, acquista una allure vagamente anni ’60 e si ispira alla Mia Farrow di “Rosemary’s Baby”. Accanto agli splendidi abiti da sera con maniche a sbuffo risalta una serie di minidress dalla linea ad A, essenziali o impreziositi da volants e grandi fiocchi, ma anche stretti in vita e, come nel caso di un abitino in tulle color baby pink, adornati da un vistoso “ventaglio” asimmetrico (sempre in tulle) che dalla spalla scende sul fianco. I pantaloni sono ampi, dritti e a vita alta, le silhouette alternano linee fascianti e minimali ad altre più fluttuanti e svasate nel fondo. Una camicia bianca con maniche a sbuffo abbinata a una miniskirt nera costituisce l’ apice del “dégagé”; agli antipodi, l’ abito a sirena in total black, ornato da una sfilza di fiocchi frontali, che ostenta un’ eleganza da diva. Ogni outfit viene indossato con scarpe rasoterra, siano esse  francesine o Mary Jane, il che contribuisce a donare brio all’ insieme. La palette cromatica abbandona il color block delle scorse stagioni optando per il bianco, il nero, un pallidissimo rosa e un beige altrettanto tenue, mentre le stampe si declinano in minipois e fantasie floreali.

 

2.CAROLINA HERRERA

3.CAROLINA HERRERA

1.KA WA KEY

Il brand del duo formato dai designer Ka Wa Key Chow e Jarno Leppanen ha proposto la sua collezione, “There’ s no place like home”, tramite un corto diretto da Fabrizio Eramo. L’ ispirazione prende vita dai luoghi, o meglio dalle tre città, che per KA WA KEY incarnano il concetto di “casa” – Hong Kong, Londra e la Finlandia – ed elabora l’idea iniziale alla luce dell’ attuale emergenza pandemica. I look si concentrano sulla nozione di comfort utilizzando tessuti morbidi, prevalentemente tinti in degradé di colore, e sovrapponendo i capi di frequente. La gonna svolazzante, anche in versione a salopette, fa da leitmotiv; la affiancano pantaloni comodi in lana a coste o pratici bermuda, mentre tra i top predominano i pull a dolcevita. Nonostante il tema della collezione sia incentrato sulla casa, il video di Fabrizio Eramo presenta le creazioni in un’ ambientazione outdoor: i modelli si muovono in mezzo alla natura, su un prato con una fitta vegetazione a far da sfondo e sotto un cielo striato di nuvole rosa. Il tutto rimanda ai valori eco-sostenibili del brand e crea un voluto contrasto tra l’idea di casa come spazio chiuso e la sua accezione più ampia di “territorio”, località, paesaggio dell’ anima. Non c’è traccia di restrizioni, nello stile di Ka Wa Key: “comodità” fa sempre rima con “libertà”.

 

2.KA WA KEY

3.KA WA KEY

1.ZIMMERMANN

Per Nicky Zimmermann “casa” vuol dire “Australia”, e la sua collezione “Wild Botanica” si ispira proprio alla magnificenza della flora e della fauna del Nuovissimo Continente. Il romanticismo, la femminilità che contraddistinguono le creazioni di ZIMMERMANN si arricchiscono quindi di un nuovo elemento, che tramuta la bellezza naturale in motivo decorativo tramite applicazioni e stampe: un tripudio di petali in 3D adorna colli e polsini, oppure invade gli abiti con un effetto visivo che rende i fiori simili a migliaia di ali di farfalla. Le stampe riproducono tutte le specie floreali, accostandole in una sorta di patchwork acquarellato che esalta la presenza di coloratissimi pappagalli esotici. Le nuance, di conseguenza, si moltiplicano pur rimanendo sempre molto “discrete”, eleganti, appena più vivide delle tonalità pastello. L’ abito lungo, ondeggiante e dotato di maniche a sbuffo (ormai un capo trademark della designer australiana) spadroneggia anche in versione mini, ma si alterna a molti altri modelli: con balze palloncino, scampanato e stretto in vita, dalla linea affusolata e in total crochet. Proliferano poi i look composti da crop top e gonna fluttuante, mentre tra i pantaloni risaltano i flares stampati a fiori e pappagalli proprio come la jumpsuit abbinata a una paglietta in stile anni ’20.

 

2.ZIMMERMANN

3. ZIMMERMANN

 

 

 

 

Giambattista Valli Haute Couture AI 2020/21: suggestioni parigine declinate in un tripudio di tulle

 

Come molti altri designer, Giambattista Valli ha concepito la sua collezione Haute Couture Autunno Inverno 2020/21 durante il lockdown, e delle atmosfere uggiose che hanno segnato quel periodo si rinvengono indizi nel video di presentazione. Valli ha scelto un’unica modella per sfoggiare tutti i look, Joan Smalls, mentre le scene si sdoppiano grazie allo split-screen: nelle sequenze a destra la Smalls indossa abiti regali,  in quelle a sinistra scorrono le immagini di una Parigi in transizione tra l’ inverno e la primavera. La Ville Lumière, riconoscibile dalla Torre Eiffel che si staglia sullo fondo all’ inizio del video, è immersa in un grigiore cupo e a volte greve, ma i mandorli fioriti che la cinepresa inquadra aprono la strada alla speranza. La natura va avanti comunque, segue il suo corso, i fiori sbocciano nonostante il dramma del Coronavirus. E anche la Couture di Giambattista Valli sboccia, splendida e maestosa: lo stilista punta sul suo capo cult, l’abito in tulle, declinandolo in una serie di creazioni spettacolari, voluminose ma impalpabili, impreziosite da balze, strascichi e miriadi di ruches.

 

 

In tempi di Covid-19, il designer non lesina sui metri di tessuto e si mantiene fedele a un’ opulenza raffinata che è ormai il suo trademark. Un modo, forse, per sottolineare che lo stile non si arrende alla pandemia (sfilate a parte), che il gusto per la meraviglia ed il fiabesco “rifioriscono” ogni volta così come rifiorisce la natura. Ecco quindi che al tulle si affiancano materiali quali la seta, il taffetà magistralmente scolpito, tutti iper scenografici e adornati dal fiocco tipico del brand: quest’ ultimo, che sia un motivo ornamentale o parte integrante dell’ outfit, accentua la femminilità di look già di per sè aggraziati. Le lunghezze spaziano da quella maxi – con strascico o senza – a quella mini, non meno ricca: inserti o bordature di ruches, drappeggi, mantelle in chiffon multistrato, mega fiocchi e strascichi fluttuanti tramutano ogni abitino in un capolavoro supremo. Tra gli accessori risalta una gorgiera in tulle, indossata sul volto anzichè sul collo, che lascia scoperti solo gli occhi. Fa pensare a una mascherina protettiva deluxe; quel che è certo, è che corona l’ outfit in modo squisito. La palette cromatica alterna il rosa pastello al bianco, all’ avorio, al nero, al rosso e al fucsia: colori che valorizzano una collezione meravigliosamente in fiore nonostante il “fermo” imposto dalla pandemia globale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come in un musical hollywoodiano: il backstage beauty & hair AI 2019/20 di Rodarte

 

Dopo aver ufficialmente inaugurato il periodo pre-natalizio, VALIUM non poteva lasciarsi sfuggire un backstage beauty & hair all’ insegna del trademark di questi giorni magici, ovvero i glitter. E tra i make up a tema delle sfilate Autunno/Inverno 2019/20, quello proposto da Rodarte è stato uno dei più applauditi: l’ ispirazione attinge al musical, un genere che viene  raccontato nella sua evoluzione dagli anni ’30 al decennio dei ’70, e come potrete immaginare lo scintillio, l’allure da star e un’ opulenza sofisticata si sono fusi in una triade mozzafiato. A risaltare è una spettacolarità ben calibrata e fascinosissima, che per l’hairstyle prende a modello le lunghe onde vaporose di Jerry Hall e con il make up sfoggia un tripudio di glitter. Il risultato? Un beauty & hair look da palcoscenico, pervaso di suggestioni riferite agli anni ’70, ma anche ai ’40, ai ’30 ed alle loro supreme icone: rievoca dive quali Veronica Lake, Lana Turner e soprattutto Ginger Rogers, che con il film “Carioca”, nel 1933, debuttò sul grande schermo in coppia con Fred Astaire. In stile musical sono anche gli straordinari copricapi e gli ornamenti floreali che esaltano le acconciature, tutti coordinati all’ abito a cui si abbinano. L’hairstylist Odile Gilbert ha dichiarato di essersi ispirata al glamour delle chiome hollywoodiane, ondulate e fluenti, preziosamente adornate: ha utilizzato prodotti Sultra come Bombshell 3/4 Clipless Curling Rod e Dry Texture Spray per ottenerle, agghindando poi il capo con orchidee, fiori di anturio, fermagli di strass, perle e miriadi di farfalle pronte a spiccare il volo.

 

 

Il make up, realizzato da James Kaliardos per NARS, ha accentuato lo sfarzo dell’ hairstyle: basandosi su tre colori guida, il rosso, il prugna e il rosa bubblegum, Kaliardos ha illuminato le labbra e lo sguardo con dosi massicce di glitter. Per dare vita ad un effetto il più possibile scenografico, il make up artist si è servito di due bestseller NARS come NARS Audacious Lipstick e Powermatte Lip Pigment, applicandoli sia sulla bocca che sulle palpebre. Ogni colore è stato declinato in total look, optando per una monocromia molto d’impatto. Alcune modelle, invece, hanno esibito un make up naturale, quasi invisibile. In questo caso, Kaliardos ha utilizzato le tonalità ultra tenui di NARS Orgasm Afterglow Lip Balm e Fireclay Mosaic Blush: perfetti per far da contraltare, con le loro nuance  nature, a un luccichio profuso e potentemente teatrale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“We are in love with Salvatore Piccione”, la nuova capsule AI 2019/20 nata dalla collaborazione tra Blumarine e Piccione

 

Blumarine, ovvero la femminilità: un tripudio di fantasie floreali, sfavillii argentei, maculati audaci e tenui nuance, spesso giocate sui toni del rosa. Salvatore Piccione, ovvero l’ essenzialità grafica: linee nette, colori vibranti, arte come ispirazione suprema. Dal 2018, tra questi due brand è scoccato un “coup de foudre” che li vede collaborare, stagione dopo stagione, nella creazione di capsule strepitose. Blumarine, la label fondata nel 1977 a Carpi da Anna Molinari insieme al marito Gianpaolo Tarabini, ha deciso di celebrare il suo ingresso negli “anta” lavorando a quattro mani con Salvatore Piccione, giovane talento del fashion design che ha conquistato il pubblico con il marchio Piccione.Piccione. Classe 1986, siciliano, Piccione vanta studi allo IED di Roma e la sua estetica si intreccia mirabilmente con quella di Blumarine. Il loro è un connubio di mutuo scambio: l’allure eterea, ormai un trademark della griffe di Anna Molinari, acquista accenti smaglianti grazie alla fusione con i grafismi di Piccione, dando vita ad uno stile che coniuga il romanticismo con una frizzante seduttività. “We are in love with Salvatore Piccione”, questo il nome-tributo delle collezioni realizzate in collaborazione, per l’Autunno/Inverno 2019/20 punta su un fascinoso mix tra minimali armonie geometriche ispirate all’ opera di Piet Mondrian e femminilissimi motivi floreal-maculati. Il tutto, tinto delle avvolgenti cromie che contraddistinguono il calar del sole: e come il tramonto può essere struggente ed infuocato al tempo stesso, la capsule ostenta un mood poetico ma deliziosamente esuberante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dolce Peony: l’incanto floreale della nuova fragranza di Dolce & Gabbana

 

Questa Primavera, le fragranze Dolce danno il benvenuto a una nuova arrivata: in un tripudio di petali ecco apparire Peony, l’ Eau de Parfum dedicata all’ aroma voluttuoso dell’ omonimo fiore. A rappresentarla, un tappeto di peonie nei toni del rosa e del lilla sul quale si sdraia, giocosa, una giovane donna dal look mediterraneo divenuto un trademark di Dolce & Gabbana: capelli lunghissimi color castano scuro, labbra carnose, occhi neri e profondi, la modella che presta il volto al profumo si addentra in un giardino fiorito dove inscena una danza all’ insegna della gioia più sgargiante. L’ abito impalpabile che indossa, altrettanto floreale, è in perfetta linea con questo mood radioso. Dolce Peony sembra avvolgerci nella sua scia olfattiva, catturandoci con un effluvio frizzante e squisitamente femminile. Un effluvio che elegge la peonia a protagonista assoluta, rendendola l’imprinting della fragranza.

 

 

Il jus di Dolce Peony cattura letteralmente: esordisce con note di pepe rosa piccante che si aggiungono al mix fruttato di bergamotto bianco e pera nashi, del quale esalta la raffinata luminosità. Petali di ciclamino sublimano la sua freschezza prima di lasciar spazio a un cuore intriso di peonia, passionale e intensamente inebriante. La rosa bulgara accresce la sensualità di questo amalgama, la fresia ne sottolinea il fascino, mentre il fondo della fragranza la sigilla con un delicato nettare di prugna gialla abbinato ad ammalianti accordi di legni ambrati e di patchouli. In Dolce Peony si fondono, quindi, accenti floreali, fruttati e legnosi che danno vita a una deliziosa alchimia olfattiva.

 

 

Come tutte le fragranze della collezione Dolce, anche Peony sfoggia un colore che la contraddistingue: la sua nuance è il lilla, rinvigorito da un viola vibrante sul tappo “scolpito” a mò di fiore. A fare da fil rouge tra i quattro profumi della linea (Dolce, Dolce Garden, Rosa Excelsa e Peony) è il nastro nero in grosgrain annodato a fiocco sul collo del flacone; il nome della nuova Eau de Parfum di Dolce & Gabbana Beauty ostenta invece un sensuale rosa lampone, come per rendere omaggio alle molteplici gradazioni dei petali della peonia. Dal lilla passando per il rosa, il bianco e il rosso più acceso, il fiore scelto da Domenico Dolce e Stefano Gabbana si tinge infatti di tonalità che contribuiscono ad accrescerne il sofisticato incanto. Peony è disponibile nei formati da 30, 50 e 75 ml. Volete ammirare il suo spot? Cliccate qui.

 

 

 

Tendenze PE 2019 – Piume, tra teatralità e chic

DAVID LAPORT

Nei giorni in cui tutti i riflettori sono puntati sul Camp, non potevamo tralasciare le piume: tendenza clou della Primavera/Estate 2019, ma anche uno dei capisaldi dello stile celebrato dalla mostra evento del Met. Ornamentali, “ricche”, fluttuanti, spesso eccessive, le piume sono il leitmotiv di più d’una collezione dedicata alla bella stagione. Che impreziosiscano le bordature o siano sparse sugli abiti all over, è il full color a fare da denominatore comune. Perchè, seppure declinate in chiave chic, non mancano di perpetuare l’ imprinting fortemente teatrale al quale da sempre si associano. E’ il loro trademark e – contemporanee rivisitazioni a parte – merita a pieno titolo di essere traghettato nel Terzo Millennio.

 

ROCHAS

LOEWE

CELIA KRITHARIOTI

TOM FORD

VALENTINO

MARC JACOBS

MSGM

N.21

GUCCI

 

 

 

 

Venezia e le “Regine di Cuori”: la campagna pubblicitaria PE 2018 di Dolce & Gabbana

 

Mancano due weekend esatti all’ inizio del Carnevale di Venezia, il Carnevale più conosciuto al mondo, ma il fascino che pervade calli e campielli è sempre mozzafiato. Non è un caso che sia proprio la città lagunare a fare da sfondo alla campagna pubblicitaria Primavera/Estate 2018 di Dolce & Gabbana: emblema iconico delle meraviglie d’ Italia, Venezia esalta e sintetizza l’ heritage del brand. Luca e Alessandro Morelli (altrimenti detti Morelli Brothers) la immortalano in scatti vibranti, luminosi, intrisi di quel glam italico che è ormai il trademark del duo di designer, e si avvalgono di un cast di modelle Millennials per movimentare i suoi scenari. Laura Murray, Kitty Spencer, Frankie Herbert, Sabrina Percy, Eleonore Von Habsburg, Isabel Getty e Bea Fresson organizzano spaghettate in Piazza San Marco, fanno escursioni in gondola, interagiscono con i locali in uno scoppiettante inno all’ italianità che coniuga folklore e stile. A fare da protagonisti, l’ allegra brigata ed i preziosi abiti che indossa: creazioni dedicate a una “Regina di Cuori” che seduce con un’ esplosione di rose stampate, sete impalpabili e ricami barocchi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Photo by Luca e Alessandro Morelli

 

Lo sfizio

 

I “cropped pants” – o “pants culotte” – fanno il loro ingresso trionfale nelle collezioni Pre-Fall e si tramutano in un basic dello chic. Delpozo li tinge di rosa shocking e li dota di un design geometrico e lineare, aggiungendo maxi risvolti che esaltano le forme squadrate. La silhouette ben strutturata si riconferma uno dei trademark di Josep Font, sempre più ispirato dal suo background architetturale: non è un caso che sia l’ opera dell’ architetto brasiliano Oscar Niemeyer il riferimento dell’ intera collezione. Il promotore della “curva” contrapposta alla linea retta  e la sua estetica rappresentano la matrice a cui Font attinge per i suoi giochi di volume, per uno stile che di continuo evoca i concetti di “spazio” e “movimento”, per l’ uso del colore. Dai toni saturi che Niemeyer era solito accostare al bianco prende vita una palette in cui risaltano il turchese, l’ arancio, il rosso, l’off-white e il fucsia, declinato sia in abbinamenti strong che in total look. I cropped pants Delpozo seguono entrambe le opzioni, accostandosi in questo caso a un top in full red dal quale sgorga una cascata di fiori ricamati in lana che strizza l’occhio ai “paper mosaics” di Mary Delany. Seconda figura chiave della collezione, l’ artista che diventò famosa per il suo “découpage floreale” ha ispirato i ricercati decori profusi nei capi e negli accessori: applicazioni, intarsi e sagome di fiori nei più svariati materiali impreziosiscono i look avvalendosi di una minuziosa lavorazione artigianale. E’ invece un fiocco vistoso e “grafico” a campeggiare sulla mule rasoterra che, insieme alla Gret Tote in vernice nera intramezzata dal fucsia e dall’ arancio di due grandi petali, completa la mise.

Nell’ identica nuance di rosa shocking a far pendant con il pantalone, la Bow Mule Delpozo è completamente realizzata in feltro ed ha la punta affilata: la nuovissima flat del brand, senza dubbio, è candidata già ad accessorio must have di stagione.