Louis Vuitton: primavera in toni bon bon

 

Dopo un inverno a tinte dark, immerso in un enigmatico universo sadomaso denso di mistero e sottolineato da citazioni iconografiche come la Charlotte Rampling de Il portiere di notte,  Marc Jacobs per Louis Vuitton volta pagina conducendoci verso una stagione primaverile agli antipodi assoluti dalle atmosfere della precedente collezione: la campagna pubblicitaria, firmata Steven Meisel, ne è un ‘assaggio’ eloquente. Mood a metà tra il romantico e il naif, pose complici, le modelle sembrano nel mezzo di un appassionante chiacchiericcio; gli outfit ne rispecchiano gli atteggiamenti ‘polite’ e confidenziali esaltando modelli iperfemminili, bon ton con ironia, in cui spiccano deliziosi colori sorbetto. La collezione primavera/estate 2012 del colosso francese del lusso dà vita a un glamour etereo e delicato, che nelle tonalità bon bon trova l’espressione ideale di un nuovo modo di essere donna. Parole d’ordine luminosità, garbo, stile: estremamente luminosa e scenografica anche la location della sfilata dove, in una cornice completamente immacolata, le modelle si avvicendano in passerella  scendendo da un’ antica giostra a cavalli: suggestioni d’infanzia, richiami onirici, un denso profumo di nostalgia verso tempi che furono danno forma a creazioni che delineano i connotati di una donna la cui sofisticatezza ha ‘tracce’ di Audrey Hepburn e della principessina del Lago dei cigni al tempo stesso. Una tiara posta sul capo di ogni modella ne suggella il mood predominante: lo chic e la ricercatezza sono evidenti nella scelta del pizzo sangallo, dei tessuti leggeri, degli intarsi e delle applicazioni che riprendono il motivo di grossi petali…Abitini e tailleur vengono arricchiti di merletti, decorazioni in plexiglas, scenografiche piume e si declinano in colori che esaltano soprattutto il bianco, i toni pastello e bon bon, le sfumature dégradè: il rosa, il celeste, il giallo pallido predominano su tutti, risaltando creazioni vagamente rétro in cui i pantaloni sono banditi a favore di uno stile candy di ispirazione fine anni ’50, quando le pencil skirt lasciarono spazio ad abitini dalla gonna svasata o a trapezio. A rimarcare i diktat della collezione il dettaglio delle piume, che donano un nuovo volume alle gonne e conferiscono il tocco in più che definisce una marcata femminilità: non è un caso se, per sottolineare questo trend, Jacobs ha voluto un’ incantevole Kate Moss in versione ‘cigno bianco’ a chiudere la sfilata.


Buon lunedì.

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