Venerdì 13

 

Argomento superpertinente a questa mattina: venerdì 13. Una data mai come un’altra, per superstiziosi e non: leggende, tradizioni, rituali e richiami troppo pregnanti accompagnano questa combinazione numerico-temporale, tanto da non lasciarla passare inosservata neppure tra i più ‘illuministi’, tra i più ‘cartesiani’ di noi. Il 13, innanzitutto: erano 13 gli apostoli dell’ultima cena, di cui il tredicesimo (Giuda) tradì Gesù. In un sistema che contempla il 12 come numero perfetto – 12 i mesi dell’anno, 12 i segni zodiacali – il 13 è elemento perturbante di questo equilibrio, minaccia e trasgressione. Nella società matriarcale, erano 13 i mesi dell’anno basato sul ciclo lunare, con mesi di 28 giorni, contrapponendosi all’anno solare di 12 mesi  della civiltà maschile. I Greci definirono il 13 come ‘numero imperfetto’ per antonomasia, e anche nella civiltà Induista un raduno di 13 convitati veniva bollato come nefasto. La mitologia norrena narra che il perfido Loki, dio del male, si unì come tredicesimo invitato a un banchetto riservato a Balder, figlio di Odino e Frigg, e successivamente lo uccise. In quanto al venerdì, non godeva storicamente gli stessi favori il giorno più amato dai dipendenti pubblici e privati: di venerdì Adamo ed Eva si fecero tentare dal Serpente, fu crocifisso Cristo, iniziò il diluvio universale e fu distrutto il Tempio di Salomone. La Roma del paganesimo giustiziava i condannati di venerdì e il venerdì era, in Inghilterra, giorno delle impiccagioni. La mitologia norrena dedicava il terzultimo giorno della settimana a Freya, dea protettrice delle arti magiche e divinatorie, di conseguenza delle streghe. L’alone sulfureo e negromantico che circonda il numero 13 lo ha reso obbligatoriamente out per le cene conviviali, lo ha escluso dalla numerazione di stanze di hotel, di piani di edifici, di tavoli nei ristoranti; il venerdì, dal canto suo, è entrato a far parte di un antico detto popolare che recita ‘Nè di venere nè di marte ci si sposa nè si parte.’ Oggi, un film contemporaneo ha rincarato la dose legando il ‘Venerdì 13′ all’ orrorifica maschera di Jason Vorhees: diventati una ‘saga’, gli horror sul ‘Venerdì 13’ hanno confermato ampiamente la cattiva reputazione di quella fatidica combinazione di giorno + data, smentendo d’altro canto, grazie a incassi vertiginosi e miliardari, il pregiudizio legato alla sua ‘iattura’.

E voi, siete superstiziose?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *