E con il Volo dell’Angelo del Carnevale di Venezia, il periodo più riccamente festeggiato nella città della laguna è giunto ad uno dei suoi picchi più importanti. Noi, intanto, al calduccio delle nostre case, reclusi obbligati a causa di una neve infinita, oltremisura, che orla le grondaie di stalattiti di ghiaccio, ci prepariamo ad iniziare la settimana dedicandoci alla degustazione dei dolci, alle leccornie che da sempre rendono il Carnevale una delle tappe più felicemente attese dell’anno: soffici castagnole ricoperte di miele ed impastate nell’ alchermes, ghiotte frittelle rivestite di zucchero dalla classica forma di mascherina, frappe e chacchiere di ogni foggia e, naturalmente, la caratteristica specialità regionale, la famosa cicerchiata: tante piccole palline ottenute da un impasto di farina e uova con l’aggiunta di burro, zucchero e succo di limone, poi fritte con olio d’oliva o strutto e infine, appena scolate, cosparse di miele bollente affinchè, una volta raffreddate, si ‘cementi’ la loro forma. Bando dunque ai vari calcoli delle calorie, con il freddo polare più che mai irrilevanti, e adesione totale all’assaggio indifferenziato delle leccornie che i giorni ‘delle maschere’, dei personaggi adattati e glorificati dalla Commedia dell’Arte, portano con sè.
Per un inizio settimana che sappia di miele, zucchero a velo e di un pizzico di cannella.
Buon lunedì!