Quando si parla di glamour, invariabilmente, per associazione di idee è lei che viene in mente per prima: Bianca Pérez-Mora Macias, dea nicaraguense dalla bellezza esotica, sposa Mick Jagger (frontman e sex-symbol per eccellenza dei Rolling Stones) il 12 maggio 1971 nella pittoresca cittadina di Saint Tropez, sulla Cote d’ Azur. Alla cerimonia civile segue, in un’ affollamento totale di vie e piazze locali, quella religiosa presso la chiesa di St.Anne: è uno dei pochi pomeriggi in cui la ressa di fotografi, forze dell’ordine e fan scatenati non è causata dalla Bardot. Jagger, pensa addirittura di dare forfait. Intanto, hippy in bicicletta o arrivati in autostop si mescolano, con una naturalezza estrema, agli esponenti del jet-set internazionale intenti a parcheggiare le loro immense Rolls Royce. La chiesa, come ricorda padre Lucien Baud durante la cerimonia, è stata scelta dagli sposi perchè Bianca è nata il giorno di Sant’ Anna; in sottofondo, viene riproposto un medley dalla colonna sonora del film Love Story e, mentre Mick e Bianca scambiano le promesse matrimoniali, è la marcia nuziale di Bach a sottolinearle. Grazie a una fuga da un’ uscita laterale della chiesa, gli sposi riescono nello scopo di seminare i fotografi: prossima tappa, il Café des Arts dove si terrà un ricevimento per 200 invitati, 70 dei quali volati a Saint Tropez direttamente da Londra con un charter esclusivo. Alle prime ore del mattino, a party terminato, i newly-weds salpano sul loro yacht Romeang per una luna di miele di dieci giorni che toccherà le coste della Corsica e della Sardegna. Se Bianca Jagger viene identificata tout-court, e da sempre, come un’ icona del glamour, al suggestivo matrimonio di Saint Tropez spetta un merito non irrilevante. Il suo abito da sposa, sofisticato ma incredibilmente sexy, viene ricordato nell’ immaginario colletivo come uno dei più originali dell’era contemporanea: un tailleur composto da giacca avvitata – portata rigorosamente sulla pelle nuda – e gonna longuette, abbinato ad un cappello a falda larga su cui si innesta un moderno velo corto. L’ intero outfit è disegnato appositamente per lei da Yves Saint-Laurent: da allora, la giacca stretta in vita che accarezza morbidamente la pelle del corpo diverrà uno dei capisaldi del fashion a tutt’ oggi magnificamente in vigore. E Bianca, ora una decisa attivista per i diritti civili, dal suo matrimonio rock passando per gli anni scatenati dello Studio 54 di New York, rimarrà una delle più rappresentative interpreti di uno stile personalissimo e dal fascino sconfinato.
Felice weekend.