E’ un uovo di Pasqua speciale, quello ritratto in foto: primo, perchè chi l’ha concepito e creato è uno dei nomi più quotati e rappresentativi dell’arte contemporanea. Secondo, perchè non è il classico uovo di cioccolata ma appartiene a una serie di opere, denominata Celebrations, che l’artista in questione – Jeff Koons – lanciò negli anni ’90. Celebrations come denominazione/concetto strettamente legato a quei modelli, oggetti, status symbol che, inglobati nella società consumista, si riflettono sulla cultura di massa distruggendo il senso più profondamente intrinseco alle relazioni umane. Baroque egg with bow, questo il nome dell’ “uovo” di Koons, è completamente realizzato in acciaio inossidabile rivestito di vernice turchese, e verrà battuto all’ asta a Londra, da Christie’s, il prossimo 27 giugno. Una ghiotta occasione, per chi ama Jeff Koons e l’arte contemporanea : si tratta di un’opera di assoluto rilievo, stimata tra i 2,5 e i 3, 5 milioni di dollari.
Ma perchè, nel corso dei secoli, l’ uovo è entrato a far parte della simbologia più strettamente pertinente al periodo pasquale? Innanzitutto, da secoli remoti, l’uovo è supremo emblema di vita e di rinascita. La sua forma ovale si accosta al numero zero, il nulla da cui tutto nasce; inoltre, la forma suddetta è composta da due geometrie perfette: il triangolo in cima, simbolo del divino e di vita, e la sfera che lo sorregge. L’ uovo, di per sè, cela una nuova vita e la protegge all’ interno del suo involucro. Non per niente, le uova venivano scambiate come doni reciproci nell’ antica Grecia, Egitto, Persia e Cina in concomitanza con l’ equinozio dei primavera, stagione legata tradizionalmente al rinnovamento. Quando il Cristianesimo riprese le antiche usanze pagane adattandole ai suoi crismi, adattò la simbologia di rinascita dell’ uovo alla risurrezione di Cristo, inserendolo a pieno titolo nell’ iconografia pasquale più consolidata e diffusa.
Auguri a tutti i lettori e alle lettrici di VALIUM!