Oggi, in aereoporto, si spostano tra un volo e l’altro trascinando un trolley; ai tempi della gloriosa PAN AM, forse, utilizzavano ancora il bagaglio a mano. La crisi diffusa anche nel settore aereo e la creazione delle compagnie low cost ne hanno ridimensionato abbastanza l’ aria di esclusività e di prestigio, ma la hostess rimane sempre una figura mitica, nell’ immaginario collettivo. Specialmente dopo che serie TV come PAN AM ( in Italia, visibile sul satellitare Fox Life dallo scorso gennaio) ne hanno raccontato i fasti e le esperienze durante il periodo di gloria della celeberrima compagnia aerea made in USA: un periodo particolare, quello degli anni ’60, in cui i cambiamenti socioculturali stavano rivoluzionando il pianeta. Sono gli anni del jet-set, del trasporto aereo usufruisce quasi strettamente una clientela privilegiata, di lusso. Le ragazze iniziano a scalpitare, ad aver voglia di indipendenza, di scoprire il mondo. Diventare hostess significa, sia letteralmente che figurativamente, “prendere il volo”: emanciparsi dalla propria famiglia e dalla schiavitù della ricerca di un marito ad ogni costo, indossare una divisa disegnata dai più grandi sarti, lavorare a stretto contatto con l’ upper class e le celebrities, essere rispettata e riverita e, in più, garantirsi l’ indipendenza morale ed economica grazie a un lauto stipendio e alla possibilità di girare il mondo quotidianamente. Un ruolo certamente rivoluzionario per l’epoca, alla portata di chi ne possedesse i requisiti – è risaputo che la PAN AM, al riguardo, fissasse dei parametri molto rigidi per garantirsi il meglio dalle sue assistenti di volo – non solo fisici, ma caratteriali. Anche la divisa non ha mai smesso di esercitare un suo appeal: in Italia, la Mattel ha addirittura lanciato una serie di Barbie che indossano i modelli legati all’evoluzione della divisa ALITALIA nel tempo. La divisa dona autorevolezza, identifica più strettamente con il ruolo, a volte è cosi stilisticamente ricercata che è un piacere guardarla, oltre che indossarla. L’azzurro della divisa PAN AM pare fosse stato suggerito dal colore del cielo, costante panorama di viaggio e traiettoria di ogni spostamento; ma anche Karl Lagerfeld, presentando la sua collezione CHANEL couture ispirata al mondo dell’aviazione e scegliendo, come location, un finto boeing all’ interno del quale sfilavano le modelle, ha dichiarato di aver definito la palette cromatica degli abiti prendendo spunto da tutte le sfumature possibili del firmamento: dall’azzurro, al blu, fino al nero. Quanto basta per poter aggiungere, sottolineandolo con l’evidenziatore, ‘iconica’ a tutti gli aggettivi che leghiamo generalmente al ruolo della hostess.
Buona domenica!
(Nella foto: Christina Ricci nella serie TV PAN AM)