Un ritorno ovviamente rivisitato e corretto, aggiornato in versione 2012, quello del trend afro hairstyle. Era la fine degli anni ’60 e negli USA, sulla scia di una nuova consapevolezza legata alla lotta per i diritti e per riaffermare l’orgoglio e la dignità del popolo afroamericano, lo slogan ‘Black is beautiful’ prevedeva la valorizzazione di tutte le caratteristiche fisiche e caratteriali più tipiche dei neri, tra cui la famosa chioma di ricci fitti, voluminosa, ostentata come un cespuglio ben curato (“bush”), e dal taglio ‘sferico’ che circondava il volto.Il black pride riassumeva in quella capigliatura tutta la sua identità, la sua storia, donandole una valenza socio-culturale che sconfinava nel politico. Lungi dal ricorrere a piastra o a trattamenti chimici del capello per renderlo liscio, o anche dal solo contemplare una diversa tinta dei capelli se non il nero naturale, l’ afro hairstyle trasmetteva orgoglio e fierezza della propria razza. Molti, gli esempi storici e sociali a suo supporto: all’epoca, Angela Davis lo sfoggiava ammantandolo di significati politici, e così Pam Grier, in memorabile afro-look nella sua interpretazione di Foxy Brown, o Tamara Dobson, grintosa Cleopatra Jones in puro afro-american style. L’afro hairstyle divenne simbolo per eccellenza del funk e dei primordi della musica disco: chi non ricorda gruppi come i Boney M, i Jackson Five, gli Earth Wind & Fire, solo per citarne alcuni? Le stesse Queen of disco – Roberta Kelly, Gloria Gaynor, Donna Summer, Diana Ross -ne fecero il proprio segno di riconoscimento. Oggi, l’afro è di nuovo protagonista: ma alle caratteristiche degli esordi sostituisce molto più blande regole di look, puramente estetiche. Importante: è un trend non soltanto riferito all’ ampia fetta di popolazione afro-american, ma si estende anche ai bianchi tramutandosi in una delle tendenze più seguite, e innovative, dell’estate. L’afro look si coniuga con qualsiasi colore e tipo di capelli,e viene persino striato di méchès in technicolor come vuole la moda odierna. Il trend aveva conosciuto una cospicua ripresa nel 2010, quando Louis Vuitton fece sfilare in passerella modelle con i capelli acconciati in enormi ‘ vintage afro puff’ in colori che andavano dal castano scuro, al biondo, al rosso. Oggi, pur se ‘ridimensionato’ a livello di forme, l’afro torna in tutto il suo splendore, prendendo la sua rivincita su decenni di capelli stirati con la piastra e di volumi minimal: mitica icona legata ad uno dei periodi più audaci e combattivi di tutta la storia afroamericana.
Buon venerdì.