Grace Kelly: 30 anni dopo

 

Sono passati esattamente 30 anni. 30 anni senza Sua Altezza Serenissima la principessa Grace di Monaco, scomparsa nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1982 in seguito a un incidente d’auto. In una mattinata come questa, stessa data, tre decenni fa, venne diffuso ufficialmente il comunicato stampa del suo decesso: la triste fine di una favola, di una vita attraversata con la grazia elegante e discreta di una donna che, a tutt’ oggi, rimane unanimamente considerata  icona di classe e sofisticatezza senza pari.

Grace Patricia Kelly era nata a Philadelphia da una famiglia nota e benestante: figlia di un business man e di un’ insegnante di educazione fisica e cover girl di origine tedesca, viene dirottata al sacro fuoco dell’ arte dallo zio, George Kelly, commediografo e vincitore di un premio Pulitzer. La sua bellezza sofisticata le apre un varco in passerella, dove inizierà a sfilare come indossatrice;  a 22 anni, poi, nonostante le reticenze della famiglia, viene reclutata nel cast di La quattordicesima ora (1951),a cui fa seguito il celeberrimo Mezzogiorno di fuoco (1952) con Gary Cooper. Nel 1953, la sua interpretazione in Mogambo le fa guadagnare una nomination all’ Oscar come migliore attrice non protagonista: non vincerà, ma conoscerà poco dopo Alfred Hitchcock che la vuole in  tre suoi storici thriller: Il delitto perfetto (1954), La finestra sul cortile (1954) e Caccia al ladro. Hitchcock conia per lei il soprannome ‘ghiaccio bollente’, sottolineandone l’appeal algido che cela una profonda passionalità e delineando il ritratto di bionda che predilige e che propone, frequentemente, sul grande schermo. E’ proprio in occasione di Caccia al ladro, girato nel Principato di Monaco, che Grace conosce il Principe Ranieri. Il 1955, per lei è un anno fortunato: vince l’ Oscar come migliore attrice protagonista per La ragazza di campagna (1955) e inizia la sua relazione con il Principe.  L’ anno successivo gira due soli film di cui il secondo, Alta società, segna il suo ritiro dalle scene: dopo il matrimonio con Ranieri, infatti, la sua carriera di attrice non è più ritenuta compatibile con il nuovo status di principessa e Grace rispedisce al mittente qualsiasi copione le venga proposto.  Il matrimonio tra Ranieri e Grace è un evento fastoso, in cui bellezza e potere si intrecciano mirabilmente creando arabeschi di infinita raffinatezza: Grace non smentisce l’eleganza esibita in tutti i suoi film, e in occasione delle nozze sceglie di farsi confezionare uno splendido e ricercatissimo abito dalla costumista hollywoodiana Helen Rose. L’abito, meravigiosamente elaborato, viene creato utilizzando venticinque metri di seta e taffetà, novantotto di tulle, quasi trecento di pizzo: la gonna a campana, lineare, in seta avorio, risalta un corpetto completamente in pizzo dalle cuciture finemente ricamate e decorate con perline. Le scarpe sono, a loro volta, rivestite di pizzo. Il velo, doppio, anch’esso bordato di pizzo, copre il viso della principessa e forma, sul retro, un favoloso strascico lungo tre metri. Grace tiene i capelli raccolti in una piccola calotta a forma di cuore e regge tra le mani un bouquet di mughetti. Il giorno delle nozze è radiosa, gli occhi di Ranieri brillano in un misto di felicità e commozione. Hollywood piange la perdita della sua ‘principessa’ ma viene catturata dalla favola, mai più ripetuta, della splendida star che l’amore trasporta in un esclusivo Regno europeo, tra le braccia di un Principe fascinoso e dai rigidi princìpi. La coppia ha tre figli, Alberto, Carolina e Stefania: il Principato è salvo. Un trattato, infatti, stabiliva che in assenza di eredi, Monaco sarebbe stato riannesso alla Francia perdendo il suo status autonomo. Grace, inoltre, riesce a risollevare definitivamente l’ immagine del Principato di Monaco, negli ultimi tempi ritenuta offuscata e un po’ fanè. L’abbandono del cinema è un condizione che, in realtà, non ha mai soddisfatto la principessa. Ben due volte è tentata di accettare dei copioni: la prima, per il ruolo da protagonista che Hitchcock le offre in Marnie; la seconda, con Herbert Ross che le offre un ruolo in Due vite, una svolta. Ritorna sui suoi passi nei primissimi anni ’80, quando entra a far parte del cast di Rearranged di Robert Domhelm. Ma il destino è in agguato e un evento orribile le impedirà per sempre di completarne la lavorazione: il 13 settembre 1982, mentre è alla guida della sua Rover lungo i tornanti della Costa Azzurra, Grace ha un incidente stradale che le causa due emorragie cerebrali. Non riprende più conoscenza, e perde la vita la sera stessa. Sgomento, incredulità, commozione: Grace è un’icona per il Principato e per il pubblico, una principessa molto amata; il mondo intero piange la sua perdita. I suoi funerali vengono trasmessi internazionalmente e visti da oltre 100 milioni di telespettatori. E’ la fine di una favola, ma anche di un nuovo modello di principessa, propositivo e abile: proprio grazie a Grace, infatti, Monaco uscì dall’ isolamento imposto da De Gaulle nel 1962, preoccupato per la fuga sempre più frequente  di ingenti capitali dalla Francia verso Montecarlo, e ancora grazie a lei Ranieri riuscì a rendere nulle le mire affaristiche di Onassis sul Principato. Oggi, un film hollywoodiano si prepara a raccontare la storia della bionda principessa: diretto da Olivier Dahan, vedrà Nicole Kidman nei panni dell’ affascinante Grace Kelly. Ma questi film ci lasciano, ‘a pelle’, un misto di dubbio e di perplessità. Perchè al di là del fatto storico, l’allure della splendente ‘principessa di ghiaccio bollente’, il fascino potente dell’ algida bionda hitchcockiana, sono doni difficilmente replicabili, legati a doppio filo all’ unicità di una ex ‘ragazza dei quartieri alti’ sofisticata, ma anche propositiva e ribelle, la cui essenza più profonda resterà – probabilmente – un misto di contraddizioni impenetrabili, ma dense di appeal e fomentatrici di un eterno, ineguagliabile carisma.

Buon venerdì.

 

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