Ricordando Antonio

 

“Faccio parte della generazione che andava a New York per incontrare i propri idoli. Nel mio caso, erano Andy Warhol e Antonio Lopez.” Anna Sui

The Antonio Lopez Book: negli USA è già uscita da più di un mese questa monografia che, tra le sue pagine patinate, racchiude con dovizia di particolari tutto il mondo di Antonio Lopez, fashion illustator di origini portoricane scomparso nel 1987 a soli 44 anni. Una vita breve, ma intensissima che lo vede leader indiscusso nella sua espressione artistica per ben tre decadi, dagli anni ’60 agli ’80. Studi al Fashion Institute of Technology di New York abbandonati al primo stage (fu immediatamente assunto), una storica partnership creativa con l’ex compagno di corso Juan Ramos, Antonio destinava le sue vibranti illustrazioni a pubblicazioni di prestigio come il Women’s Wear Daily, The New York Times, VOGUE, Interview e ad un incalcolabile numero di Maison di Alta Moda. Il suo stile sbocciava fluttuante su un’epoca segnata dalla gioventù al potere, dalla liberazione sessuale e da un’estrema libertà di costumi, esprimendone artisticamente tutti i crismi in una poliedrica varietà di tecniche. Nei sette anni trascorsi a Parigi (dal 1969 al 1976), Antonio e Ramos, presi indissolubilmente nel vortice glamourous della Ville Lumière, vivono giorni – e soprattutto, notti – di totale euforia creativa, improvvisandosi talent-scout (Antonio scoprì e lanciò  le allora diciassettenni Jerry Hall e Jessica Lange, ma anche Grace Jones, Tina Chow tra le altre), lavorando a stretto giro di gomito con il gotha della moda – come Karl Lagerfeld e Yves Saint-Laurent – e conducendo un’ intensa nightlife nei club parigini più à la page. La donna presente nell’ immaginario di Antonio ( che mai si firmò con altro se non il nome), è sexy, provocante, femminile, sensuale: tornato a New York, riusce a evidenziare un lato seducente persino nello sportswear e nello stile break dance, ispirando il lavoro di designer come Anna Sui che di questo libro firma il prologo. All’ inizio degli anni ’80, Antonio è più prolifico che mai: rende ancor più plastico il suo stile, usando una sfolgorante palette cromatica che evidenzia e rende protagonisti assoluti i suoi personaggi. Si diversifica tra pittura, disegno, illustrazione e fotografia; come Warhol, è un Polaroid-addicted e scatta un’innumerevole serie di foto nei backstage ritraendo le sue giovani modelle-icone; si diverte a improvvisare accessori di design – come scarpe e gioielli – tramutandosi in una delle figure più autorevoli e venerate del fashion business. Risalgono a quegli anni le campagne pubblicitarie per Valentino, Missoni, Versace, Norma Kamali, Yves Saint-Laurent: Antonio è idolatrato da designer e modelle, non ha rivali. La sua ironia e la sua inventiva illimitate rappresentano un basilare valore aggiunto al suo straordinario talento, evidenziato sin da quando, ancora bambino, disegnava fiori per i ricami della madre sarta.  The Antonio Lopez book racconta in toto l’ universo sgargiante, effervescente, disinvolto di un artista simbolo di un’epoca in cui la spensieratezza e la ‘follia’ regnavano tra strobolights e bottiglie di costosissimo champagne, in cui la sessualità e la stravaganza assumevano le luci variabili e cangianti di un caleidoscopio agitato, in cui fantasia e glamour viaggiavano – imprescindibilmente – sullo stesso binario della professionalità. Un’ epoca su cui solo lo spettro dell’ Aids fece calare il sipario, trascinando con sè anche le vite di Antonio e Juan Ramos. Questa splendida monografia di Mauricio e Roger Padilha, con una prefazione di André Leon Talley, intende ricordare ed omaggiare un talento  rimasto immortale.

Buon martedì.

Jerry Hall negli scatti improvvisati da Antonio

 

The Antonio Lopez Bookdi Roger e Mauricio Padilha. Edizioni Rizzoli.

 

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