Flash su una collezione: la Spring/Summer aristo-glamour di Gucci

 

Una collezione che guarda ai primissimi anni ’70, quella che Frida Giannini ha proposto per la Spring/Summer di Gucci. Nostalgica, di un’eleganza ‘netta’ ma densa di glamour. Non poteva d’altronde essere diversamente, viste le sue fonti di ispirazione e di riferimento: “Sono ritratti di donne aristocratiche che sprigionano allure con un’ estetica pulita, precisa, definita. L’ ispirazione è partita guardando i ritratti di Richard Avedon e di Gian Paolo Barbieri.Con le loro donne icona”, ha spiegato Giannini. E sfila quindi in passerella tutta una serie di abiti dalle linee grafiche ma arricchiti da dettagli come una profusione di rouches, la manica svasata o a palloncino, la mezzaspalla, la cintura che stringe in vita un tailleur ‘minimal’ ma squisitamente sofisticato. Punto forte della collezione è il monocolore in tinte vivide e forti- come l’azzurro, il fucsia, il verde, il giallo affiancate al bianco, al nero e a stampe esotiche che si rifanno al décor giapponese, oppure pitonate su cotone e su un tessuto in simil-lino, sempre proveniente dal Sol Levante. Frida Giannini declina il tutto in  abiti ‘a colonna’ di varie lunghezze, rielabora il modello del ‘pigiama palazzo’ in contemporanei tailleur pantalone che prevedono la giacca al posto della tunica e pantaloni lineari, appena svasati nel fondo, aggiungendo jewels in resina, corallo, pietre e fiori di grandi e medie dimensioni. Iconici anche gli accessori, come la clutch dal celebre motivo ‘a morsetto’ e gli occhiali da sole dalle lenti ‘importanti’, tonde, che richiamano a un noto modello sfoggiato da Elizabeth Taylor. Sandali e stivaletti in vernice, dal canto loro, forniscono agli oufit un tocco sexy e grintoso in più dirottando la ‘nostalgia’ verso la modernità. Una nostalgia ‘positiva’, quella di Frida Giannini: riferita a quel particolare periodo in cui l’Haute Couture andava lentamente virando al prèt-à-porter apportando un purismo tutto nuovo alle sue forme prima di adottare definitivamente le concretezze della ‘confezione’. Un periodo di transizione e innovazione che per Gucci, in particolare, è coinciso con l’apogeo della notorietà internazionale. All’ insegna del glamour anche il make up e l’hairstyle delle modelle in passerella: capelli lisci rigorosamente raccolti in un ‘grafico’ chignon e grande risalto agli occhi, sottolineati da abbondante mascara e da tonalità molto sfumate di nero. La donna Gucci è pronta dunque a calarsi, per la prossima stagione, in un mood aristocratico dalla raffinata femminilità, che nei colori di forte impatto acquista estro e luminosità. Il focus di questa collezione? Le rouches, naturalmente: in grado di dare movimento, creare deliziosi giochi di volume e sofisticatezza adornando abiti e casacche ‘essenziali’, da design.

Buon mercoledì.

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