Il close-up della settimana

 

Tian Yi, un nome quasi metafisico –Tian, in cinese, significa ‘cielo’, ma anche ‘Dio’, Yi significa ‘ala’ – è una giovane modella nata nel Paese della Grande Muraglia e già affermata top model. Scoperta nel 2011 da Fusion Models, un’agenzia newyorchese, tramite il sito Models.com, ha calcato la passerella per la prima volta in occasione della presentazione delle collezioni Primavera/Estate 2012 alla New York Fashion Week e da allora ha sfilato per i nomi più altisonanti del Fashion world internazionale. Alcuni nomi? Vera Wang, Philip Lim, Marc Jacobs, Tibi, Rachel Zoe, Helmut Lang, Jen Kao tra molti altri. La sua carriera folgorante l’ha vista splendida protagonista di una advertising campaign per Vera Wang e di svariati editorials in riviste quali i-D, Vogue China, Vestal, 1-Magazine, Metal e Elle Vietnam. E proprio nel n. di Maggio di Elle Vietnam, dove Tian Yi appare anche in copertina, è incluso un servizio fotografico le cui immagini sono già diventate un cult in quanto a glamour e iconicità. Le foto, scattate da Oliver Stalmans, ritraggono Tian Yi nelle vesti di moderna Geisha urbana che imbastisce su un passato secolare le coordinate di una rinnovata contemporaneità: ispirandosi alle collezioni Primavera /Estate più fortemente caratterizzate, la stylist Anna Katsanis ha ricreato un look di volta in volta sensuale, etereo, molto femminile e costantemente elegante che Tian Yi interpreta indossando abiti e accessori di Prada, Dior, Dolce & Gabbana, Dries van Noten, Emilio Pucci e Thakoon. Le immagini, di forte impatto, giocano volutamente sul contrasto tra il contesto urbano -le strade cittadine nei loro aspetti più comuni e non particolarmente eclatanti – e la bellezza, nella fattispecie del glamour incarnato da una Tian Yi intensa e affascinante. Una allure sofisticatamente disinvolta, la sua, che mescola elementi della più profonda tradizione orientale allo stile superbamente ricercato di alcuni tra i designer più geniali e immaginativi di questo inizio secolo.

Buon martedì.

Flash su una collezione: le suggestioni boho-chic della P/E Ermanno Scervino

 

E’ una collezione dai toni boho-chic, quella che Ermanno Scervino presenta per la Primavera/Estate 2013. La sua donna è una viaggiatrice globale che esprime, nei dettagli vagamente etnici dei suoi outfit, un’eleganza legata a un lifestyle ben delineato che riprende, accentuandone la sofisticatezza, un mood al  suo apogeo negli anni ’70. Tema base è l’abito: da portare di giorno in versione mini e con la schiena nuda, ricercatamente ornato di ruches, ricami o frange, e preferibilmente lungo la sera, fasciatissimo e monospalla oppure sempre attillato ma ricco di intarsi in pizzo, trasparenze, macramè e piume o, ancora, decorato di grafismi in bianco e nero che richiamano a stampe africane. A definire e dar forma a tutto questo, una sapiente scelta dei materiali e dei colori: il jersey e l’organza ma anche la pelle – che rivela una ricercatezza suprema nella lavorazione al laser effetto ricamo – la nappa e i tessuti sintetici. La palette cromatica è accattivante e spazia dai toni pastello e vitaminici al più rigoroso black and white: lilla, arancione, giallo oro, corallo e fucsia lasciano posto anche al marrone prima di virare al total black, al bianco e nero e al total white. Un range di tonalità che mixa reminescenze anni ’70 e contemporaneità, di cui possono essere rinvenute tracce anche negli accessori: come i sandali in legno o pelle dal plateau vertiginoso, ma privi di tacco, aderenti ad un trend tutto  nuovo. L’alta sartorialità è, come sempre, una delle colonne portanti delle creazioni di Ermanno Scervino, e in questa collezione è messa al servizio di una sensualità pura e spiccata ma mai ammiccante, che delinea con disinvoltura la figura di una moderna globetrotter rendendola mai scontata. Gli accessori, dal canto loro, come le piccole borse in pelle o rafia dorata , gli sfiziosi portamonete portati a tracolla, gli elaborati pendenti dal sapore etnico, esaltano ulteriormente una femminilità al tempo stesso glamour e bohemienne. Il nostro flash scatta stavolta su un abito molto particolare, un minidress in jersey color corallo rivestito da un abitino a maniche lunghe in rete, semitrasparente e completamente bordato di giallo, con gli orli decorati di  abbondanti frange. Originale, stiloso, esprime un mood boho chic estremamente marcato e ‘carico’ di colori energizzanti. Non trovate che, come alternativa ai suoi caftani, sarebbe piaciuto anche a Talitha Getty?

Buon lunedì.

La Blaze bag: il nuovo must have by Burberry

 

Con Christopher Bailey, Burberry si è reso protagonista di un’evoluzione che ha donato un nuovo vigore, un nuovo smalto ai connotati stilistici più prettamente classici del brand, ripensati e riattualizzati a un look intriso di contemporaneità ma senza stravolgimenti riguardo ai tratti fortemente identificativi che, da tempo,  includono il marchio tra i più prestigiosi del Regno Unito. La collezione Primavera/Estate 2013 ne è una dimostrazione lampante: intrisa di colore e materiali alternativi, ha sancito una nuova iconicità per il leggendario trench – un trademark a cui Burberry è indissolubilmente legato – e lanciato must have (come la mantellina in PVC) all’ insegna di una femminilità denotata dal glamour e dall’ originalità; concetti che Bailey ha applicato non solo agli outfit, ma esteso a tutti gli accessori.  ‘Colore’ rimane la parola d’ordine assoluta grazie a cui il talento creativo del giovane designer sperimenta, osa e crea.  Un esempio? La Blaze bag, già richiestissimo e ambitissimo must della bella stagione, si declina in una palette cromatica talmente varia e scoppiettante da invogliare immediatamente all’ acquisto. Il ciclamino, lo champagne, il rosso, il turchese, il viola, il giallo, l’arancio, sono solo alcune delle tonalità in cui viene proposta questa doctor bag in PVC trasparente dai profili, dettagli e manici in pelle. Comoda e stilosa, chiusa da uno sfizioso lucchetto, la Blaze si adatta versatilmente sia al giorno che alla sera e non passa certo inosservata, donando una allure disinvoltamente fascinosa che si impone con scenografico impatto. La borsa ideale per la giovane donna che sceglie l’ alta qualità, garantita dalla tradizione Burberry, senza rinunciare a uno stile fortemente innovativo e al passo con i tempi.

Buona domenica.

 

 

 

 

 

‘Il calzolaio prodigioso’: la vita da fiaba di Salvatore Ferragamo

 

Il Calzolaio prodigioso – Fiabe e leggende di scarpe e calzolai. E’ così intitolata la mostra inaugurata a Firenze, lo scorso 18 Aprile, presso il Museo Ferragamo di Palazzo Spini Ferroni. Il leit motiv dell’ esposizione rende omaggio alla figura di Salvatore Ferragamo attraverso una traiettoria che inserisce le sue creazioni in un contesto di fiabe, miti e leggende. E’ infatti nei mondi del sogno e della fantasia che si snodano l’allestimento e la ‘filosofia’ di questa rassegna, curata da Stefania Ricci, Stefano Risaliti, Luca Scarlini e visitabile fino al 21 marzo 2014: un’esposizione interdisciplinare, multimediale, esaustiva e complessa.  Sono molteplici gli autori e gli artisti – nomi di prestigio nei campi delle più svariate discipline – che apportano un contributo, tramite le proprie opere e  interventi, ad un’ alta ‘disquisizione’ universale sul tema della scarpa e del mondo che la circonda coniugandola ad ogni ‘sapere’: la mostra si apre con una ouverture di Bacalov introduttiva a un magico percorso in cui il punto di partenza è rappresentato dal nome di Federico Garcia Lorca che, con il manoscritto della sua Zapatera prodigiosa, ha ispirato il titolo dell’ esposizione. Le storiche creazioni di Salvatore Ferragamo, affiancate all’ autobiografia Shoemaker of dreams che il ‘calzolaio delle stelle’ scrisse nel 1957, vengono intervallate ad esemplari antichi e antichissimi (alcuni, risalenti anche al periodo ante christum) di calzature. Gli accostamenti procedono creando una singolare sinergia tra le opere d’arte di Annette Lemieux, Carol Rama, Daniel Spoerri, Jan Svankmaier e fiabe e miti incentrate sulla scarpa e sul piede, tra i quali vengono citati Pollicino, Le scarpette rosse, Cenerentola, Pelle d’asino, il mito di Mercurio. Ma anche la scultura, la narrativa, la poesia, la novellistica, il cinema, le illustrazioni entrano a far parte della ‘fiabesca’ esposizione di Palazzo Spini grazie agli elaborati inediti di affermati autori, per giungere infine a quella che è la fiaba più ‘vera’: a conclusione della mostra, un cortometraggio di 22 minuti dal titolo White shoes – curato da Marco Borrelli e dal Premio Oscar Rick Heinrichs – racconta un cruciale episodio biografico del Salvatore Ferragamo bambino. Allievo del ciabattino del paese Luigi Festa, Salvatore decide di realizzare personalmente le scarpette bianche per la Prima Comunione della sorella, che la sua famiglia non poteva permettersi di acquistare. Dalla notte alla mattina, con un paio di forme e della tela bianca, cartone, chiodi, colla e alcuni attrezzi, lavorando nella sua stanzetta semibuia, le scarpette vengono magicamente alla luce pur nelle ristrettezze, nella difficoltà, tra quelle quattro mura. E’ la prima dimostrazione del talento creativo di Salvatore: una fiaba destinata, inesorabilmente, a tracciare la realtà del suo straordinario destino.

 

Il calzolaio prodigioso – Fiabe e leggende di scarpe e calzolai

Firenze, Museo Ferragamo

Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19,30 fino al 14 marzo 2014

Glitter People

 

 

” Hai una vita più interessante, se indossi abiti sbalorditivi. “

 

Vivienne Westwood

 

 

Buon venerdì.

L’ accessorio che ci piace

 

La sfilata Primavera/Estate 2013 di Dolce & Gabbana: un tripudio di colori, stampe, materiali messi al servizio della più alta ricercatezza stilistica e veicolati da un leit motiv che è un’ incessante dichiarazione d’amore alla Sicilia, alle sue tradizioni, alla sua cultura. L’iconografia che Dolce & Gabbana riprendono nella loro collezione abbraccia ampiamente tutti gli elementi della più tipica tradizione siciliana e li profonde a piene mani negli outfit, negli accessori, nei bijoux citando un panorama culturale tra i più ricchi d’ Italia: i carretti, gli ombrelloni a strisce della spiaggia di Taormina, i pizzi a tombolo, le marionette del teatro di strada, le ceramiche di Caltagirone e i cesti di vimini, tutto viene amalgamato e adattato alla creazione di splendidi abiti che attingono ampiamente ai materiali pertinenti all’artigianalità dell’ isola come la rafia, il broccato, l’ uncinetto, il lino, la rafia stampata e la paglia, in una sperimentazione artistica che raggiunge livelli eccelsi – basti pensare agli abiti in paglia ricamati in corallo e alle sbalorditive zeppe-scultura, capolavori di estrosa genialità.  Gli accessori, come sempre, per Dolce & Gabbana rivestono un’importanza  fondamentale: per l’attuale stagione, oltre a una vastissima scelta di borse, sandali e bijoux, i due designer hanno puntato su un originale foulard in seta, decorato con motivi floreali o della tradizionale iconografia siciliana, da portare legato a fascia intorno al capo lasciando i lembi a sfiorare spalle e scapole.

 

 

Il foulard ottiene la massima visibilità grazie ai colori sgargianti e alle stampe insolite, e viene portato con capelli rigorosamente raccolti a chignon in modo da enfatizzarne la tipicità. Un richiamo al passato e agli anni ’60, che delle fasce hanno visto il trionfo tra i figli dei fiori del flower power come tra le dive: pensiamo solo a  Brigitte Bardot e Claudia Cardinale, loro fan indefesse. Ma  il foulard di Dolce & Gabbana possiede un elevato valore aggiunto: sofisticatezza, preziosità dei materiali, stampe e colori sapientemente mixati lo rendono un must have imprescindibile per chi vuole trascorrere la bella stagione all’ insegna di un Made in Italy nella sua quintessenza, che funge al tempo stesso da profondo omaggio alla ‘sicilianità’ e, indirettamente, alle straordinarie doti creative di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, attenti valorizzatori del patrimonio culturale, artistico e tradizionale della terra a cui sono indissolubilmente legati.

Buon giovedì.

 

Azzurro

 

 

Le passerelle della Primavera/Estate 2013 hanno quasi unanimamente decretato l’ input che renderà più à la page il nostro make up occhi durante la bella stagione. Una parola d’ordine su tutte: azzurro.   Un azzurro di forte impatto, vivido, intenso, che si fa notare. Un turchese che possiede tutte le sfumature dei colori del mare d’estate, quando riflette la tonalità del cielo. Svariate, sono state le proposte dei make up artist relativamente alla sua applicazione: sono state utilizzate tecniche e strumenti differenti come l’ombretto puro, l’eyeliner, la matita per occhi e persino il mascara in tinta, ognuno a creare un look, a definire uno stile. Vivienne Westwood ha fatto sfilare modelle con le palpebre tinte abbondantemente di azzurro, senza limitarsi a circoscriverne i contorni bensì stendendo volutamente quantità notevoli di colore. L’abbinamento con rossetto fucsia e volto tinto nelle tonalità più svariate ha reso il make up da passerella di Dame Vivienne il più cromaticamente strong. Altri “azzurri da sfilata” sono stati quello Dior, in cui l’ombretto è stato steso in grandi dosi verso la tempia ed impreziosito da miriadi di cristalli sia in ton sur ton, che in colori a contrasto, o ancora l’azzurro di Moncler Gamme Rouge, che ha circondato e sottolineato completamente l’occhio con matita, eyeliner e mascara nella stessa nuance di turchese in quantità industriali. La matita per occhi azzurra è stato lo strumento di prima scelta anche per il make up di Moschino Cheap and Chic, che ha optato per una vistosa sottolineatura della palpebra inferiore, sia interna che esterna, conseguendo un’ intensità dello sguardo davvero ad hoc. In tema anche Jean-Paul Gaultier, che nel suo particolare tributo alle music star dei ’70 e ’80 ha presentato un make up in stile Boy George e Ziggy Stardust decisamente ‘color mare’, mentre Michael Kors ha preferito tratteggiare un’onda azzurra, direttamente con l’eyeliner, appena sopra la palpebra mobile. Ohne Titel, dal canto suo, ha proposto la forma grafica di un triangolo che l’eyeliner ha perfettamente tracciato con la punta rivolta all’ insù, Da Versus, invece, la palpebra si è tinta molto discretamente di azzurro grazie ad un ombretto che non sconfina di troppo oltre l’angolo esterno dell’occhio. Qualunque sia stata la sua versione, ad ogni modo, quel che è certo è che il nuovo make up trend dello sguardo è rigorosamente orientato ad una “rhapsody in blue” che ci accompagnerà tutta l’ estate.

Buon mercoledì.

Il close-up della settimana

 

Chi si rivede…Il dégradè! Un grande ritorno che coincide con il boom del colore delle ultime stagioni, a cui dona volume e una magica allure fiabesca giostrata in una molteplicità di toni, dai più intensi a quelli pastello. Questo abito, incluso nella collezione Primavera Estate 2013 di Blumarine, si inserisce perfettamente nel flusso dei suoi motivi ispiratori riassumendone, deliziosamente, i motivi: la fluidità dei tessuti, per la maggior parte perlacei e sofisticatamente decorati con ricami e pizzi, orli danzanti e asimmetrici o a zig zag, lamè in abbondanza, cristalli, strass e paillettes profusi tra balze e drappeggi. La donna di Anna Molinari è una creatura fatata, una ninfa dei boschi che veste di impalpabile leggerezza. E tra colori che rispecchiano in modo quasi archetipo le tonalità della bella stagione – come le nuance pastello e l’azzurro carico del cielo – si fa strada un rosa declinato in svariate sfumature, che vanno dal ciclamino a tutte le gradazioni di un tramonto d’estate. L’ abito, in jersey di seta, accarezzando morbidamente il corpo ne asseconda i movimenti quasi ondeggiando: una profonda scollatura a V bordata di pizzi, un gioco di spacchi  sulle maniche leggermente a sbuffo sono i suoi atout, insieme alla lavorazione a plissè sul davanti che confluisce in una gonna a balze, asimmetrica, dagli orli a zigzag decorati di perline argentate. Il colore, che nella parte superiore dell’abito è un bel rosa confetto appena sbiadito, va scurendosi progressivamente fino a raggiungere tonalità rosa carico, viranti al magenta, sugli orli. L’effetto dégradè assume una valenza pregnante: la ninfa dei boschi diviene ninfa delle acque e bagna le sue vesti nel ruscello di montagna, dove assumono le sfumature del sole che cala. Una proposta decisamente intrigante, che unisce tutto l’incanto di tecniche di colorazione spiccatamente originali a un mood etereo e affascinante denotato dalla più raffinata e preziosa femminilità.

Buon martedì,

Couture La La: l’anima punk rock di Juicy Couture

 

Una spiaggia rocciosa, la brezza che spira forte, un mare di un azzurro intenso e onde che si infrangono, potenti, sugli scogli. Un paesaggio che lascia presagire la costa di un Paese del Nord.  E in questo paesaggio si inserisce, danzando in riva al mare, una ragazza dall’ allure vagamente gipsy a cui il vento fa danzare, a sua volta, l’ impalpabile abito rosa che indossa. Il girocollo massiccio in argento e cristalli sfoggiato dalla giovane donna è di uno splendore eclatante, ed enfatizza ulteriormente il mood bohemien che esibisce e che esprime. Questo, lo spot che Juicy Couture sta diffondendo attualmente in occasione del lancio della nuova fragranza Couture La La, profumo dallo ‘spirito libero’ e dall’ anima ‘punk rock’ nato come tributo al  Juicy Couture del 2006. Protagonista del filmato pubblicitario, una splendida Karlie Kloss in versione boho girl diretta da Inez & Vinoodh: “Una giovane donna -come spiega LeAnn Nealz, Presidente e Chef Creative officer del brand –  che vive e ‘respira’ la couture, declinandola in ogni sua scelta, soprattutto fashion e beauty. Couture La La evoca il suo spirito libero e la sua capacità di comunicare in modo immediato e naturale.” Indipendenza, spontaneità, spirito di iniziativa e una coinvolgente imprevedibilità rappresentano le sue caratteristiche più spiccate, a cui si aggiunge un pizzico di simpatica insolenza che non la priva mai, comunque, di eleganza. La femminilità e un fascino non scontato ne esprimono la quintessenza, che Couture La La coglie alla perfezione attraverso un mix di note fruttate e floreali, amalgamate a quelle più prettamente sensuali costituite dalle cortecce e dal muschio. La freschezza si sposa al glamour, dunque, per un profumo composto da note di testa che includono la mela verde, il mandarino, il ribes rosso, e note di cuore in cui troviamo il mughetto insieme ai fiori d’arancio, alle foglie di violetta e alla peonia rosa, inglobando il tutto in note di fondo che presentano legni e accordi muschiati. Couture La La, racchiuso in un flacone nei toni del rosa ricco di ornamenti argentati, presenta un fiocco fucsia alla base del tappo ‘gioiello’ ed è denotato da una grande ricercatezza.Il profumo, disponibile nella versione EDP da 50 e 100 ml, è acquistabile in Italia presso le profumerie Douglas, oppure on line ordinandolo direttamente nel sito ufficiale del brand: www.juicycouture.com

Buon lunedì.

Roger Vivier: l’haute couture della scarpa diventa un libro

 

In Italia è uscito in questi giorni, edito da Rizzoli: si intitola Roger Vivier ed è un libro di 304 pagine – tra le quali sono inclusi sei inserti speciali e ben 300 foto a colori – che, al costo di 85 euro, racconta la storia e l ‘esprit‘ della celebre Maison che nei suoi 60 anni di attività ha calzato i piedi delle donne più celebri del secolo scorso e di quello attuale. I loro nomi? Solo per citarne qualcuno, Elisabetta II,Elizabeth Taylor, Jackie Onassis, Elsa Schiaparelli, Grace Kelly, Sophia Loren e Brigitte Bardot. Una griffe, quella di Roger Vivier, concepita come massimo punto di riferimento delle calzature couture che solo nel 2003, dopo l’acquisto da parte del Gruppo Della Valle, sotto la direzione creativa di Bruno Frisoni e grazie all’ ‘ambasciatrice di stile’ Inès de la Freissange, è evoluta a luxury brand di accessori. Sfogliare questo libro è un po’ come accedere, privilegiatamente, agli archivi della Maison: le immagini permettono infatti di ammirare foto inedite dei modelli ‘storici’ di scarpa creati da Monsieur Vivier tramite un percorso sia fotografico che di schizzi e bozzetti, includendo collages e disegni estremamente particolareggiati ed eseguiti più recentemente. Roger Vivier, nato nel 1907 e scomparso nel 1998, ha da sempre legato il suo nome alla più alta artigianalità e sperimentazione creativa della scarpa, ideando modelli considerati vere e proprie opere d’arte. Non a caso, esemplari delle Virgola, Cancan, Guignol e molte altre sue creazioni, sono esposte nei più importanti Musei mondiali come il Victoria & Albert di Londra, il Met di New York, il Bata Shoe Museum di Toronto e il Museo del Louvre di Parigi. Le sue Miss Viv, le Marlene sono entrate ormai indelebilmente a far parte dell’ immaginario collettivo legandosi ad una dimensione da sogno. L’ “avventura” di Vivier comincia  quando, al termine della Seconda Guerra Mondiale, torna a Parigi da New York e, “arruolato” da Dior, svolge per un decennio le mansioni di shoe designer presso il grande couturier. Sue caratteristiche, la sperimentazione continua e la decorazione delle scarpe con materiali ‘preziosi’ quali la seta, il tulle, nastri e bijoux (tra cui le perle), adattandole a qualciasi momento della giornata grazie a creazioni che ne ‘sfrondavano’ la formalità. Tra i suoi modelli ‘iconici’, le calzature che Catherine Deneuve indossa in ‘Belle de jour’ e i cuissards in pelle nera sfoggiati da Brigitte Bardot nel video di ‘Harley Davidson’. Oggi, con una consolidata produzione di accessori (pensiamo solo alle favolose Prismick Bags) e una più recente linea di haute couture di lavorazione rigorosamente artigianale, Roger Vivier si conferma ancora una volta un prestigioso brand la cui inventiva ed estrosità vengono apprezzate, e scelte, dalle più note celebrities internazionali: tra le sue fan rinveniamo, fra gli altri, i nomi di Nicole Kidman, Sarah Jessica Parker, Carla Bruni, Julia Roberts e Anne Hathaway. Il libro Roger Vivier include i contributi di Virginie Mouzat, Colombe Pringle, Elisabeth Sammelhack, Olivier Saillard, Loic Prigent e due conversazioni esclusive: Inès de la Fressange a colloquio con Catherine Deneuve e Bruno Frisoni con Cate Blanchett. Già iconico must have, il volume è stato presentato a Milano lo scorso 18 aprile, presso i locali di Corso Como 10, tramite un evento-mostra il cui allestimento rimarrà aperto al pubblico fino al 28 aprile. Roger Vivier è acquistabile presso le più rinomate librerie e le boutique del marchio.

Buona domenica.