Meravigliosamente Patty

 

Nasce a Venezia nel 1948, registrata all’ anagrafe come Nicoletta Strambelli. Della Laguna, dove vive con la nonna, sin dai primissimi anni di vita ha modo di interiorizzare ritmi, fascino decadente, sapori e di cogliere con naturalezza le preziose opportunità che offre, come quella – ad esempio – di  conoscere Ezra Pound. L’arte è già nel suo DNA: talento precoce, da bambina studia danza, pianoforte, frequenta persino un corso per diventare direttore d’orchestra, ma la sua avventura inizia qualche anno dopo, quando – appena adolescente – decide di fare le valigie e andare a Londra per perfezionare il suo inglese. Non passano che pochi giorni e se ne torna in Italia, diretta a Roma, dove gira voce che un locale nuovo di zecca – il Piper Club – stia suscitando una nightlife da far invidia alla capitale del Regno Unito. E’ al Piper Club che avviene la svolta: bionda, bellissima, esile ma con una personalità da vendere, colei che viene indicata come ‘la ragazza del Piper’ per rimarcarne l’ assiduità viene notata dall’ agente Alberigo Crocetta, e da Nicoletta Strambelli diventa, da quel momento, Patty Pravo – Pravo, come le ‘anime prave’ dantesche citate nell’ Inferno della Divina Commedia. Patty Pravo sancisce, a tutto tondo, il ‘personaggio’ già insito in Nicoletta Strambelli: lo porta sotto i riflettori, lo sottopone alle luci della ribalta. Sforna una serie di dischi in stile beat/melodico di cui alcuni, come Ragazzo Triste (1967), sono versioni italiane di successi di Oltreoceano, ma che cantate da lei diverranno, in Italia, dei classici indimenticabili. Qui e là (1967), Se perdo te (1967) seguono a ruota il grande successo di Ragazzo triste prima che La bambola diventi, l’anno successivo, un hit planetario con cui Patty verrà identificata vitanaturaldurante. Indipendente, volitiva, disinvolta, ‘la Pravo‘ si fa paladina del nuovo modello di giovane donna che, dal ’68 in poi, si impone: non ha tabù, sa il fatto suo e si dice che fu lei, con la sua Cinquecento decappottabile, a far scoprire Roma a un Jimi Hendrix fan ‘a sorpresa’  del Piper. Negli anni della Ribellione, una Patty ribelle per natura sguazza come un pesce nell’acqua, è nel suo ambiente naturale. E questo spirito indomito l’ha accompagnata fino ad oggi, intatto, senza defaillances, incarnando il suo elisir di eterna giovinezza. Con il tempo, la carriera di Patty Pravo conosce un crescendo fenomenale rendendola la grande diva della canzone che è: per lei scrivono canzoni autori prestigiosi (due nomi su tutti, Lucio Battisti e Ivano Fossati), duetta con i grandi della musica internazionale (come Vinicius de Moraes, con cui incide  Samba-Preludio nel 1971), passa dal beat al pop e alla melodia mentre i suoi successi si snocciolano con un ritmo costante – ricordiamo, tra tutti, Pazza idea (1973) e Pensiero Stupendo (1977)- spingendola a sperimentare nuove sonorità ed a cantare anche in inglese, come avviene nel Munich Album realizzato a Monaco di Baviera nel 1979. Negli anni ’80 lascia l’ Italia e trascorre un lungo periodo negli USA da cui scaturisce l’album Cerchi (1982), e al suo ritorno si ripresenta, splendente più che mai, sul palco del Festival di Sanremo dove incanta tutti cantando Per una bambola (1984) ed esibendo un look ispirato al Sol Levante che include uno scintillante abito di Gianni Versace, ma le permanenze all’estero sono ormai entrate a far parte della sua vita e della sua carriera a titolo continuativo.Il 1994 la vede in Cina, dove canta in pechinese e trova ispirazione per l’album Ideogrammi. Negli anni più recenti, si susseguono le sue partecipazioni a varie edizioni del Festival di Sanremo così come le collaborazioni con i più rinomati autori della musica italiana, che firmano e producono le sue canzoni: tra questi,  Lucio Dalla, Franco Battiato, Enrico Ruggeri, Vasco Rossi, Mario Lavezzi e Roberto Vecchioni. La sua carriera viene sancita da riconoscimenti  come il Premio Ciampi alla carriera (2009), il Globo d’Oro alla Miglior Musica (2012) e il Premio Lunezia (2012). Oggi, in occasione del suo 65mo compleanno, il lancio di Meravigliosamente Patty – un confanetto che raccoglie, in un triplo CD,  le canzoni più belle del suo repertorio- rappresenta un evento decisamente da annotare per tutti i suoi fan: ancor più perchè coincide con l’ anniversario dei 40 anni della storica Pazza idea, un brano a cui Patty è particolarmente legata. Non è da trascurare, poi, la news relativa al book pieno di curiosità ed immagini inedite che verrà allegato al cofanetto. Il tutto verrà presentato oggi stesso, alle ore 18, a Roma, presso la Feltrinelli di via Appia Nuova. Gioia e giubilo anche per chi credeva che, dopo i recenti intoppi, fosse un’ incognita rivedere Patty live: dal 9 giugno, infatti, partirà da Milano il tour che riporterà la grande cantante veneziana in giro per il mondo. Un compleanno con i fiocchi, insomma, che costringerà anche una Pravo refrattaria ai festeggiamenti a rivedere, ‘meravigliosamente’, le sue posizioni!

Buon martedì.

Una risposta a “Meravigliosamente Patty”

  1. Io adoro Patty! Ha sempre scelto le canzoni che la raccontavano meglio… Mi ricordo l’ultimo Sanremo – mi sembra, comunque uno degli ultimi- c’era lei su quel palco: una donna da sognare!
    Sentirle cantare “Sopra una rosa si posa la nostra passione…” e’ come assistere alla metamofosi de La bambola.

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