Il ritorno di Gong Li

 

Gong Li: non solo star, ma vera e propria icona. E’ del settembre scorso la copertina che le ha dedicato L’ Officiel China per celebrare il suo ritorno sul grande schermo con Return, nuovo film di Zhang Yimou tratto dal romanzo di Yan Geling The Criminal Lu Yanshi: si riunirà così, dopo sei anni, un leggendario duo professionale che tanto ha dato al cinema del Paese della Grande Muraglia. Indimenticabile interprete di Lanterne rosse, la talentuosa attrice nata a Shenyang abbandonava il sogno di diventare cantante per intraprendere studi di recitazione alla Central Drama Academy di Pechino, dove si laurea a pieni voti. L’incontro con Yimou, nel 1987, è fondamentale: ancora studentessa, recita nel suo Sorgo rosso e da quel momento allieva e mentore diventano inseparabili, instaurando un connubio sentimental- professionale che vedrà Gong Li protagonista di una lunga serie di film diretti dal giovane regista cinese. Tra questi, spiccano Ju Dou (1991) Lanterne Rosse (1991) e La storia di Qiu Ju (1992), per il quale riceve una Coppa Volpi alla miglior attrice. Il cinema di Yimou, caratterizzato da una forte critica sociale, viene potenziato e reso poeticamente intenso dai ritratti di donna tratteggiati dalla sua compagna. Ritratti quasi sempre fieri, ribelli, coraggiosi, pronti a pagare a caro prezzo il loro scontro contro le convenzioni, i contrasti ed il sessismo profuso dilaganti nell’ antica società  cinese. Sia durante il sodalizio con Yimou che alla sua conclusione, il talento di Gong Li si evidenzia in numerosissime prove d’autore: tra le pellicole distribuite in Italia, la ricordiamo in  Addio mia concubina (1993) e Le tentazioni della luna (1996)  di Chen Kaige, in Chinese Box (1997) di Wayne Wang e in un film cult di  Wong Kar Wai come 2046 (2004), che la vede nei panni di una femme fatale: altro ruolo a lei sommamente congeniale. Con Wong Kar Wai recita anche in Eros, film ad episodi girato nel 2004.   L’ inizio del nuovo millennio segna un periodo d’oro per la volitiva e affascinante attrice cinese, che approda a Hollywood e si tramuta in una star con tutti i crismi grazie al grande successo di tre film che sbancano letteralmente al botteghino: Memorie di una Geisha (2005) di Rob Marshall, Miami Vice (2006) di Michael Mann e Hannibal Lecter-Le origini del male (2007) di Peter Webber. E’ il 2007 quando recita per l’ ultima volta in un film del suo ex compagno, che la dirige in La città proibita. Oggi, insignita di importanti riconoscimenti come il titolo di Officier des Artes et des Lettres conferitole dal Governo Francese e la nomina ad Ambasciatrice di Buona Volontà da parte della FAO, Gong Li accresce il suo ruolo di icona glamour in qualità di testimonial di prestigiosi brand internazionali quali L’Oréal e Piaget, e si accinge a varcare il set di Return dopo una celebrazione di tutto rispetto: quella, patinata, che le dedica L’Officiel in un servizio in cui la sua sensuale e misteriosa allure da dark lady contemporanea viene preziosamente immortalata. Gong Li, indubbiamente la più famosa tra le star cinesi a livello mondiale, al contrario di Hatsumono – il suo personaggio in Memorie di una Geisha – non teme lo scorrere del tempo: per lei è semplicemente garanzia di un iter che va confermando, anno dopo anno, una bravura e una luminosità speciali e ineguagliabili.

 

 

 

 

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