Absolute beginner: il ritorno di Patsy Kensit

 

Chi ha vissuto gli anni ’80 la ricorda, a malapena maggiorenne, già icona: i capelli lisci e biondissimi, la frangettona che evidenziava splendidi occhi di un azzurro puro, gli abitini monospalla o in lamè rigorosamente cortissimi e aderenti. Di Patsy Kensit, dalla mitica epoca che in Italia viene anche ricordata come “della Milano da bere”, si sono poi perse progressivamente le tracce. Almeno, nel nostro Paese: nel Regno Unito, invece, da oltre 20 anni l’ex lead singer degli Eight Wonder ha diversificato la sua carriera tra musica, cinema e TV senza mai intaccare il gradimento dei fan, a cui ora dedica un’autobiografia fresca di stampa: Absolute Beginner: my story, pubblicata ad Ottobre per i tipi di Sidgwick & Jackson. La sua vita narrata in 352 pagine – non ancora tradotte in italiano – in cui il glamour rappresenta solo una parte di un’esistenza a volte tormentata e densa di inquetudini, come la recente lotta contro il cancro che Patsy si è trovata a sostenere. Nata ad Hounslow nel 1968, Patricia Frances Jude Kensit frequenta set televisivi e cinematografici sin dalla più tenera età: esordisce con uno spot pubblicitario nel 1972 per poi entrare a far parte del cast de Il grande Gatsby (1974) e del film Lady Oscar (1979), dove recita nel ruolo della protagonista principale.  Il grande successo però arriva nel 1985: quando, come voce della band Eight Wonders, incide tre singoli, un album e una raccolta di successi. Celebre l’episodio della spallina scesa a scoprirle il seno durante l esibizione sanremese del gruppo nel 1987, che innalza la sua notorietà alle stelle. Con il cinema Patsy riallaccia il legame nell’86, affiancando David Bowie nel musical Absolute Beginners di Julien Temple, per poi interpretare, due anni dopo,  il ruolo di Lina nel film di produzione italiana dedicato a Don Bosco. Nel 1989, co-protagonista insieme a Mel Gibson di Arma letale 2, ottiene un’ immensa fama internazionale. Abbandonata definitivamente la musica incanala la sua carriera nel cinema, dove – tra gli anni ’90 e il 2000 – appare in  film quali Twenty-one (1991), Bella e accessibile (1992), Angeli e insetti (1995), Best (2000), The One and Only (2002), mai distribuito nelle sale. Passata alla TV, dal 2004 in poi la Kensit è protagonista di una lunga serie di soap operas britanniche, da Emmerdale a Holby City, e da quel momento la sua popolarità viene prevalentemente associata ai programmi del piccolo schermo. Più movimentata è la vita privata, dell’ ex ‘Ottava meraviglia’: i suoi quattro matrimoni con altrettanti musicisti hanno contribuito a mantenere saldo il legame con la music scene dalla quale si era allontanata. Nel 1988 Patsy impalma Dan Donovan dei Big Audio Dynamite, nel 1992 Jim Kerr dei Simple Minds dal quale ha un figlio, James, mentre nel 1999, in seguito al suo matrimonio con Liam Gallagher degli Oasis, nasce Lennon Frances. Le ultime nozze di Patsy risalgono al 2009, quando sposa il noto Dj inglese Jeremy Healy: ma la loro unione pare sia sfociata in separazione l’ anno successivo. Oggi, invariabilmente biondissima e very glamourous, la Kensit ripercorre nella sua autobiografia un percorso di vita denso – in parti uguali – di zone d’ombra e di potenti riflettori. La ‘bambolina’ bionda che cantava Stay with me sul palco sanremese con una voce quasi in falsetto è ormai cresciuta. Eppure, in Italia è a quell’ immagine che probabilmente  Patsy Kensit verrà perennemente associata: incantesimo di un decennio, come gli anni ’80, in cui anche l’ impossibile sembrava magicamente a portata di mano.

 

 

 

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