
Un look della collezione SS 2016
L’ 11 Settembre 2015 è destinata a rimanere una data storica per Givenchy: per la prima volta, in 63 anni di vita, la Maison ha abbandonato infatti le passerelle parigine per sfilare a New York, dove ha presentato la collezione Primavera/Estate 2016 in una location open air e aperta al pubblico. Un evento straordinario che il Creative Director Riccardo Tisci caldeggiava da tempo, il coronamento di un sogno strettamente correlato all’ inconfondibile impronta stilistica che ha saputo donare al brand: couture e streetstyle uniti in un connubio prezioso, sancito da mutue contaminazioni e da un’ estetica del tutto inedita. Il desiderio di realizzare una sfilata tra la gente comune è sorto, in Tisci, alimentato da suggestioni e riflessioni profonde. “La vera popolarità si ottiene in strada”, ha dichiarato, ricordando il suo primo viaggio in una New York anni ’90 in pieno fermento hip-hop: appena diciannovenne, visceralmente appassionato di musica e di arte, rimase fortemente attratto dal mood effervescente della Grande Mela e dalle potenzialità espressive che a chiunque offriva. Gli States dello stilista erano – e sono tuttora – quelli dell’ American Dream, delle grandi opportunità, del successo che premia il talento e il duro lavoro. La strada assume, in questo contesto, un valore speciale. Citando “self-made women” quali Madonna e Frida Kahlo, Tisci ha evidenziato la fecondità inventiva di chi rinviene nella strada le radici del proprio scenario vitale: “Ciò che ne esce con più forza è la creatività. Questo perchè si apprezza ogni singolo dettaglio.” L’ 11 settembre scorso, a 41 anni, il designer nato a Taranto ha calato dunque le sue creazioni nello street mood newyorchese grazie a un fashion show allestito da Marina Abramovic. Come location, il molo 26 dell’ Hudson River Park. Sullo sfondo, la New York scintillante di luci delle 18, 30 a donare un ulteriore risalto alla sfilata aperta da Maria Carla Boscono e brulicante di un folto e variegato pubblico: accanto alle celebs ed ai professionisti del fashion-biz hanno infatti preso posto i possessori degli oltre 1200 biglietti messi in palio tramite un’ asta on line e destinati, in parte, agli studenti ed ai docenti delle scuole di moda oltre che ai residenti in zona. Fortemente d’ impatto i look che hanno sfilato in passerella, una rappresentativa summa di outfit in black and white che, con ricercatezza, ha celebrato il decennio di Riccardo Tisci in Givenchy dotando i dettami couture di un iconico urban twist. A sottolineare la “liason” tra la Maison e il Paese a stelle e strisce ha contribuito, inoltre, l’ inaugurazione della boutique Givenchy in Madison Avenue: progettata dallo stesso Tisci, concentra in 400 metri quadri di sofisticatezza minimal la quintessenza dello stile del brand.