L’ accessorio che ci piace

 

Moda e musica: un binomio imprescindibile, da sempre modellato su un mutuo scambio di emozioni e iconicità. Dolce & Gabbana celebrano oggi questa accoppiata vincente lanciando un accessorio che all’ amore per la musica coniuga tutta la ricercatezza di uno stile prezioso ed altamente originale. Le cuffie gioiello esibite dalle modelle durante il Fashion Show Autunno/Inverno 2015/16 del brand sono già un must: realizzate in nappa e riccamente decorate con perle, cristalli Swarovski e applicazioni oro, uniscono all’ alta qualità tecnologica degli auricolari un’ estetica sofisticata che nei dettagli in pelliccia di volpe e nel look sfavillante esprime la sua essenza iconica più squisita. La palette cromatica in cui si declinano include nuance quali il rosso, il verde smeraldo, il bianco, il nero e l’ immancabile gold tanto caro al duo creativo, che non manca di proporre un modello con la sua tiara-trademark “brillantemente” (è il caso di dirlo!) incorporata. A noi piace, soprattutto, la versione color scarlatto: gli auricolari simili a paraorecchie adornati di pelliccia, impreziosita da un tripudio di perle, è l’ ideale complemento di un look luxury ma mirabilmente estroso. Accento di stile che dona all’ oufit un raffinato valore aggiunto, la cuffia jewel di Domenico Dolce e Stefano Gabbana ne valorizza le caratteristiche aggiungendo un tocco di sfolgorante unicità. La decretiamo must have supremo dell’ attuale stagione fredda: l’ irrinunciabile accessorio da includere nella nostra Christmas wishlist.

Lo sfizio

 

Il denim dell’ inverno 2015/16: baggy jeans a vita alta e con banda decor sul fondo. E’ il modello di punta della collezione proposta da Dsquared2 per la stagione fredda, un inno ad un incrocio di culture che  include accenti tribali e pellerossa sapientemente amalgamati ai più squisiti dettami di stile della vecchia Europa. In un estroso mix di grafismi che rimandano alle antiche tribù canadesi, bustier e drappeggi vittoriani, decori in oro ispirati alle uniformi militari ed un tripudio di pelliccia, Dan e Dean Caten rievocano con ricercatezza un mood tra l’ aristocratico e il folk. Questo look ne riassume, sottolineandole, le coordinate base: i jeans, a gamba larga e con effetto délavè, si accorciano a metà polpaccio e vengono abbinati al giacchino “da ufficiale” adornato di mostrine e maxibottoni con intarsi dorati.  A impreziosire la mise, una stola in pelliccia che ricade sul petto con sofisticata disinvoltura. Gli accessori giocano un ruolo di primo piano: lunghi pendenti, bracciali sfavillanti di pietre e cristalli, sandali “Eskimo chic” decorati con nappe e tempestati di perline conferiscono un twist sontuoso al look, evidenziando uno stile che dona al denim una incantevole, inedita allure.

Il close-up della settimana

 

Métiers d’Art, la collezione-emblema della preziosa perizia artigianale degli atelier Chanel, fa tappa a Roma. Una Roma riproposta nei leggendari fasti di “Capitale del Cinema”, nelle vesti di quella “Hollywood sul Tevere” che fece da sfondo a La dolce vita. Dopo centri come Salisburgo, Dallas, Londra, Shangai, Parigi e Tokyo Karl Lagerfeld ha infatti optato per la Città Eterna, e precisamente per i teatri di posa di Cinecittà, come location nella quale sfilerà la collezione Métiers d’Art 2015/16. Paris-Rome, in programma il 1 Dicembre prossimo, avrà infatti la prestigiosa cornice del Teatro N. 5 tanto caro a Federico Fellini:  un dettaglio che, oltre a rappresentare un tributo nei confronti del cinema italiano e del Maestro che raccontò al mondo una “nuova” Roma, non può che richiamare alla mente il profumo – Chanel N.5, appunto – forse più iconico della Maison. Per l’ occasione, sempre negli Studios romani verrà proiettato Once and Forever, il nuovo cortometraggio dedicato da Karl Lagerfeld a M.lle Coco. Sarà Kristen Stewart ad interpretare una giovane attrice in procinto di impersonare Gabrielle Chanel: un debutto in grande stile per la musa del designer tedesco (nota al pubblico per il ruolo della fascinosa Bella Swan di Twilight), mentre Géraldine Chaplin vestirà per la quarta volta i panni di Mademoiselle in età avanzata. Già testimonial della collezione Métiers d’Arts Paris-Dallas 2013/14 e dell’ advertising campaign borse del Marzo scorso Kristen Stewart ha incarnato, inoltre, l’ “esprit Chanel” in occasione del défilè Haute Couture Autunno Inverno 2015/16 e si accinge a diventare il volto dell’ imminente campagna pubblicitaria Paris-Rome. Lo short movie diretto da Karl Lagerfeld annovera nel cast anche i nomi di Amanda Harlech, Baptiste Giabiconi, Jake Davies, Laura Brown, Jamie Bochert e François Marthouret: non ci resta che attendere la fatidica data del 1 dicembre per scoprire le meraviglie che ci riserveranno le nuove, splendide creazioni di Métiers d’Art e il prossimo corto incentrato sulla mitica figura di Coco Chanel.

 

Nella foto: Kristen Stewart nell’ advertising campaign Chanel Métiers d’Art Paris-Dallas 2013/14

Tendenze Fw 2015/16: il Punk versione Nuovo Millennio

Fausto Puglisi

 

L’ immancabile chiodo, zip e borchie, ma non solo: pelle in abbondanza, squarci e strappi, calze a rete, skinny pants, collari, anfibi e capelli a cresta. Il Punk versione 2015 si fa couture senza mai privarsi dei connotati street style, donando al più grintoso guardaroba della stagione fredda un twist del tutto speciale.

Saint Laurent

House of Holland

Vivienne Westwood

Alexander Wang

Haider Ackermann

Marc Jacobs

Sibling

Philipp Plein

Givenchy

Glitter People

 

” Rappresento la storia di una persona comune. Il mio motto è: concentrati su quello che pensi tu di te e non su quello che pensano gli altri di te. “

Winnie Harlow

(Photo: advertising campaign Desigual Fw 2014/15. Frase: da un’ intervista a Corriere.it, 26/02/2015)

L’ accessorio che ci piace

 

Torna la veletta, che riappare in grande stile sulle passerelle del Ready-to-Wear: e se lo stile è quello di Ryan Lo, visionario designer londinese nato a Hong Kong, è più che certo che doti la sua allure di rinnovato incanto. Complemento di stile per antonomasia associato al fascino e al mistero, il velo che ricopre il viso viene annoverato ormai da tempo tra gli emblemi della seduttività femminile. Il gioco di “vedo-non-vedo” che allude anzichè mostrare calamita l’ attrazione rievocando, con sofisticatezza sublime, l’ ammaliante appeal delle dive d’antan: non è un caso che sia la veletta a risaltare con sempre maggior frequenza tra i preziosi accessori dell’ Haute Couture. E la star del Burlesque Dita Von Teese, che ha eletto a proprio emblema un raffinato e curatissimo stile rétro, la esibisce con seducente eleganza. Ryan Lo rompe gli schemi e reinterpreta la veletta in virtù di codici del tutto nuovi: senza intaccarne il mood chic, aggiunge un tocco girly che unisce l’ ironia a un’ alta ricercatezza nei dettagli. Il veil griffato Lo ricopre interamente il viso ed è tempestato di strass, viene sovente declinato in bianco ad esaltare un’ evanescente allure da Ice Queen. E’ la pelliccia il materiale d’ elezione dei copricapo a cui si abbina, concepiti come estrosi accenti al look: utilizzando una palette cromatica che spazia dal nero al lilla passando per il bianco, il rosa antico e il ciclamino, Ryan Lo modella forme simili a grandi fiocchi, ornamenti piumati e cuffiette che donano un tocco vagamente fiabesco a ogni mise. Il nostro preferito vanta un design che ricorda il mix tra un maxifiocco e le soffici orecchie di un teddy bear, è adornato di piume e tinto di un rosa antico intenso. La veletta, bianca, è impreziosita da una miriade di pietre nella stessa nuance. Il bicolor, così come i materiali e le decorazioni jewel, aggiunge sofisticatezza al mood playful che il designer tende a sottolineare: un contrasto eloquente che sintetizza e ingloba l’estetica stilistica dell’ intera collezione.

Lo sfizio

 

Un ice pink che si ammanta di sofisticata luminosità, vita alta e linee Sixties esibite con incedere regale: evidenzia una allure preziosamente originale questo look della collezione Autunno/Inverno firmata Prada. Colori pastello ad accentuare una femminilità girly, lunghi guanti in pelle, scintillanti bijoux dal gusto pop che si alternano a fiocchi piatti nel decor degli outfit rappresentano i leitmotiv di un mood rétro aggiornato ad una “non conforme” contemporaneità. Miuccia Prada prosegue la sua ricerca nella continua sovversione del “classico” dando un nuovo volto, e nuova linfa, ai capisaldi dell’ eleganza tradizionale: pantaloni leggermente svasati in fondo e sleeveless top in stile impero, la sua musa sembra uscita da un cocktail party dei Sixties ad alta densità di glamour. Ma spetta ai dettagli donare spunti che conducono ad un’inedita rilettura della visione d’insieme. Come, ad esempio, la texture rigida e ben sostenuta che “modella” la silhouette, le forme essenziali, due pinces laterali a conferire al top una vaga struttura balloon. Il vistoso motivo di fiori stilizzati e di cristalli, al tempo stesso giocoso e ornamentale. E poi, ancora, le spalline rivestite di due maxifiocchi piatti, in ton sur ton con l’ outfit e – anzichè mero orpello – parte integrante della sua identità strutturale. Anche gli accessori contribuiscono a definire e sottolineare intuizioni geniali: i guanti oltre il gomito “flirtano” con un cotè ladylike che di questa modern princess esalta la raffinatezza estetica, mentre le classiche Mary Jane affilano la punta declinandosi in vernice e in un rosso flamboyant. La ponytail di ispirazione anni 60 viene realizzata altissima e impreziosita da accessori gioiello che la fissano di lato. Non sorprende che sia stata proprio Miuccia Prada ad essere insignita, il 5 novembre scorso, del riconoscimento WSJ. Magazine Fashion Innovator of the Year: il suo contributo nella moda è stato evidenziato in un articolo di Josh Levine e in un servizio realizzato dal fotografo Craig McDean, pubblicati entrambi nel numero di Novembre del magazine.  A consegnarle il premio – assegnato ai talenti visionari nei settori Arte, Brand, Design, Entertainment, Moda, Letteratura e Tecnologia – l’ artista Francesco Vezzoli. Per la designer milanese, un’ ennesima onorificenza che va a sancire un percorso di elevata e ininterrotta sperimentazione creativa.

Il gold è rock

Prada

 

 Ora che la sua autobiografia – dall’ evocativo titolo di Reckless – è finalmente in libreria (anche se non ancora tradotta nell’ idioma del Bel Paese), Miss Chrissie Hynde non cessa di calamitare la nostra attenzione in quella foto di copertina dove, in un ritratto molto rock grintosamente in black and white, fa sfoggio di un paio di ankle boots il cui color oro risalta fulgido e intatto. Possiede uno straordinario impatto, quell’ immagine con ogni probabilità simbolica: il dettaglio dorato evidenziato come fosse un emblema, lo sfavillio di un’ esistenza che si è lasciata i toni neutri irrevocabilmente alle spalle. La continua ricerca dell’ unicità attraverso l’ audacia, il distacco dagli schemi della convenzionalità, le emozioni a briglia sciolta a scongiurare il banale. Non ci è dato sapere a quale griffe appartengano gli stivaletti della leader dei Pretenders, ma quel che è certo è che ha risvegliato in noi suggestioni strettamente associate all’ appeal del gold: un mix potente di fiabesco e glamour, femminilità a 24 carati dotata di sfumature bold che mai passa inosservata. Curiosare tra le proposte a tema golden shoes della stagione fredda è risultato pressochè automatico, foriero di “splendenti” scoperte contraddistinte dalla cura nei dettagli e dall’ estrosità creativa: eccone una breve ma significativa rassegna.

Bottega Veneta

Dries Van Noten

Miu Miu

Dolce & Gabbana

Michael Kors

Cristiano Burani: il Made in Italy incontra l’ “Electro Ghetto” look

Il Made in Italy adotta e rilancia lo stile Afro: è una miriade di treccine dal contemporaneo retrogusto tribale a definire uno degli hairstyle-leitmotiv della sfilata Primavera/Estate 2016 di Cristiano Burani, ricreando un look wild che apre il varco a un top trend delle prossime stagioni.  E se nei primissimi anni 80 l’ ispirazione si traduceva nell’ indimenticata pettinatura esibita da Bo Derek in 10, oggi sono le African-American girl dei ghetti metropolitani il punto di riferimento supremo. Non è un caso che l’ hairstylist Olivier Henry abbia battezzato Electro Ghetto questo look: tante ciocche “graficamente” suddivise ed intrecciate alla radice fino a prender forma in trecce sottili che ricadono sulle spalle. Per realizzarle, Henry si è avvalso di una dose massiccia di Fudge Matte Head Cream allo scopo di modellare il capello rendendolo “asciutto” e lucente in modo ottimale. Il risultato è uno straordinario mix di suggestioni etnico/urban che definisce una allure grintosa, ad alto tasso di estrosità, perfettamente in accordo con il mood scoppiettante e dégagé dell’ intera collezione.

 

I colori vibranti e le texture techno delle creazioni presentate in passerella sono stati enfatizzati da un beauty look ad hoc, che il make up artist Jabe ha ideato all’ insegna della luminosità: essenziale e nude, il trucco completa con raffinata eleganza ogni mise. Utilizzando prodotti Clinique, Jabe ha ricreato un incarnato etereo stendendo sul viso il fondotinta Even Better e amalgamandolo abilmente con il concealer Air Brush per donare al contorno occhi un delicato splendore. Lo sguardo è stato evidenziato con un impercettibile alone di All About Shadow Quad, eyeshadow dai toni evanescenti sfumato sino a sfiorare sopracciglia concepite come focus del look: folte e dalla linea naturale, sono state ispessite grazie al Just Browing Brush acquistando un tocco di marcata intensità. Sugli zigomi, Jabe ha steso un velo di Chubby Cheek blush in crema per ricreare un istantaneo effetto glowy in ton sur ton con le labbra addolcite dal Chubby Stick. La lucentezza è stata ulteriormente accentuata da “pennellate” di Smart Treatment Oil, olio levigante ed iper-idratante applicato sotto l’arcata sopraccigliare e sulla parte alta degli zigomi. A completare il look, una spolverata di cipria in polvere libera Blended Face Powder and Brush per fissare il make up e definire un prezioso effetto nature.

 

 

 

Il close-up della settimana

 

Non è passato neppure un anno dal debutto in passerella della sua prima collezione per Gucci e Alessandro Michele, direttore creativo della Maison fiorentina, già si accinge a ritirare il prestigioso premio di Miglior designer internazionale del 2015 assegnatogli dal British Fashion Council: un riconoscimento che riceverà a Londra, in occasione della cerimonia di consegna dei British Fashion Awards prevista per il prossimo 23 novembre. Il grande successo riscosso dalla nuova impronta stilistica conferita da Michele alle creazioni del brand verrà dunque sancito da un tributo di straordinaria importanza, che si preannuncia come una vera e propria consacrazione a livello internazionale. In appena nove mesi il designer romano ha saputo eccellentemente “imprimere un cambiamento coraggioso e importante nell’ estetica di Gucci“, ha sottolineato il British Fashion Council in una dichiarazione ufficiale, e le quattro collezioni da lui presentate “hanno attirato le attenzioni dell’ industria e dei consumatori, confermando il ruolo innovativo della casa di moda”. La presidente dell’ associazione della moda britannica ha entusiasticamente commentato la decisione di premiare Alessandro Michele: definendolo ” un fenomeno”, ha aggiunto che “la sua visione realmente contemporanea e molto originale ha avuto un immediato impatto sulle tendenze mondiali della moda. “. Nel frattempo, il giovane stilista si prepara ad affrontare proprio oltremanica la sua prossima sfida. E’ di questi giorni, infatti, l’ annuncio relativo alla presentazione a Londra della prossima collezione Gucci Cruise, che dovrebbe aver luogo nel maggio del 2017. Tra i premiati dai British Fashion Awards 2015 rientrano anche nomi del calibro di Karl Lagerfeld, al quale verrà assegnato l’ Oustanding Achievement Award, e di Nick Knight, che riceverà l’ Isabella Blow Award for Fashion Creator.

(Nella foto, un look dalla collezione Gucci Spring/Summer 2016)