Lo sfizio

Lo stile è sofisticatamente dark: una palette di toni scuri spazia dal grigio antracite al nero evidenziando sprazzi di bagliori argentei, viola e burgundy. In primo piano il cappotto, revers che sfiorano le spalle ed una linea ad A che dispiega in pieno il vistoso pattern floral. La gonna, impalpabile nel suo mix see-through di pizzo e rete, ne riprende i motivi adornandosi di ricami floreali minuziosi. Il mood è romantico, con incursioni nel tempo che alle suggestioni d’antan alternano una contemporaneità avantgarde ampiamente sottolineata dai dettagli: il calzino a rete in total black si abbina a scarpe flat grintose, in bicolor nero e argento, dalle reminescenze punk. Ma è la dimensione atemporale dell’ amore ad ispirare Antonio Marras: l’ amore tormentato, ossessivo e caustico di Adele H. – alla quale François Truffaut dedicò un film con Isabelle Adjani come protagonista – per un giovane ufficiale inglese. Una passione tale da condurla alla follia, tradotta dal designer di Alghero in una collezione Autunno/Inverno 2016/17 che ne riflette il burrascoso evolversi. Alla severa sobrietà iniziale, pervasa da un pathos rigorosamente oscuro, succedono forme fluide, colori luminosi, materiali e stili accostati in un contrasto anarchico che “raccontano” l’ inarrestabile precipitare di Adele nell’ alienazione. Ma allo sfondo delle Barbados –  dove la musa di Marras approda per inseguire il suo ufficiale – si sostituiscono le atmosfere mitiche della Sardegna, il carteggio amoroso che traccia un link tra Adele H. e Grazia Deledda, l’ humus a cui da sempre attinge il designer: i look che si avvicendano rielaborano un’ impronta stilistica ormai inconfondibile, una visionarietà che costantemente mixa ispirazione, sogno e poesia. Ad esaltarla, una veletta che di questa collezione si fa leitmotiv oltre che sommo emblema di una femminilità fascinosa e densa di mistero.

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