Clandestino Susci Bar, un angolo di incanto affacciato sul mare

 

Una baia tra gli scogli, ginestre che tempestano di giallo le pendici del promontorio,  mare turchese senza confini. E al centro di questo paradiso, una palafitta affacciata sull’ orizzonte acquoso di cui riproduce il colore: è il Clandestino Susci Bar, locale-icona della Riviera del Conero e del Parco Naturale che porta lo stesso nome. Arrivate a Portonovo e, mentre percorrete il sentiero per raggiungerlo, vi addentrate in full immersion nella rigogliosa macchia mediterranea. Sentori di ginepro e di corbezzolo, un fico “segnaletico”, il mare che vi si apre di fronte evocando esotici scenari…Tutto contribuisce a regalarvi, strada facendo, un’ inebriante esperienza sensoriale.  Al Clandestino Susci Bar vi attendono menu del tutto inediti e una visuale mozzafiato dell’ Adriatico su cui vi sembrerà di galleggiare: merito delle immense vetrate che valorizzano adeguatamente questo locale “pieds dans l’eau”. Ma a dispetto del nome, non aspettatevi solo susci (con la “sc” al posto dell’ “h” per indicare la sua rivisitazione in chiave creativa). Moreno Cedroni, chef 2 stelle Michelin e un prestigioso CV che annovera premi, pubblicazioni e il ruolo di Ambassador all’ Expo 2015, è pronto a stupirvi con creazioni gourmet ispirate a concept ogni anno diversi. Ma prima di esplorare il menu 2018 e il suo tema, scopriamo qualcosa in più su questo locale che è ormai un must per chi ama evadere in uno scenario incantevole esaltato dai colori del cielo e del mare: è Moreno Cedroni in persona a “raccontarci” il Clandestino e la sua storia.

 

 

Quando è nato il Clandestino, e perchè il suo nome?

Il Clandestino nasce nel luglio del 2000 da un incontro amicale tra me e Maurizio Fiorini, patron dell’Hotel Emilia e appassionato di musica. La canzone di Manu Chao ne ispirò il nome.

Esiste un target di clientela predominante?

Il target di clientela predominante è piuttosto giovane ed informale, il luogo ispira libertà e contatto con una natura incontaminata. Il Clandestino, poi, nel corso degli anni è diventato un locale alla moda e di conseguenza richiama anche curiosi che vengono attirati dalle voci e poi ne rimangono affascinati.

Quali sono le caratteristiche del vostro menu “Primavera/Estate”?

Intanto, una premessa. Ogni anno il Clandestino ha un nuovo menu, una nuova collezione, un nuovo argomento di ispirazione che avvicina il pensiero del sushi – diventato Susci –  ad un pensiero più’ concettuale. Si partì dal Susci a colori, poi ci furono quello figlio dei fiori, quello favoloso, quello letterario e così via fino ai giorni nostri, dove i Vichinghi con i loro ingredienti e le loro tecniche hanno determinato gli ingredienti dei piatti. Questo per quanto riguarda il menu degustazione;  nel menu alla carta, invece, ci sono piatti d’apertura come la polentina con frutti di mare cotti e crudi o la capasanta bruciacchiata, e poi i piatti migliori di ogni stagione.

 

Moreno Cedroni

Qual è, a suo parere, il principale punto di forza del locale, quello che lo rende unico nel suo genere?

Il principale punto di forza è sicuramente la natura incontaminata e protetta del Parco del Conero, i colori che entrano nell’anima, e poi una cucina trasversale alle offerte della baia e comunque nuova, che ogni anno si rimette in discussione con nuovi sapori.

 

 

Il menu degustazione 2018 del Clandestino, “Vichinghi”, è un’ autentica delizia per gli appassionati di mitologia norrena (ma non solo):  le portate hanno nomi come Njord (una rivisitazione alle alghe della bevanda alcolica firmata dallo chef, il Cedronic), Sigurd (Sigfrido, l’ eroe epico a cui è dedicato un piatto a base di carne cruda, susine al Miso fermentate, erba ostrica e polvere di cappero),  Bùri (nonno di Odino e capostipite degli Asi che ha ispirato un goloso mix di sgombro salato, spuma di friggitelli e acqua di cavolo viola),  Thor (la divinità scandinava viene omaggiata con un sontuoso King Crab con pesto di alghe e pastinaca fermentata), Gullveig (alla strega che portò la discordia tra gli Asi è intitolata una frittatina con sarde affumicate, acetosella e olio al dragoncello), Frigg/Freyia (stoccafisso norvegese e baccalà, amatissimi dai Vichinghi, esaltano i propri sapori abbinandosi a una piedina al farro, cipolla agrodolce e acetosella per celebrare la consorte di Odino). Per chiudere in bellezza, un dessert a dir poco iconico: ribattezzato Odhinn (Odino), combina l’ idromele di antica tradizione nordica con gelato al miele e nocciole. Valkyria si avvale, invece, di un ensemble di olivello spinoso, porridge con tapioca e gelato allo skyr inneggiante al folclore e alla simbologia vichinga.

 

Bùri, dal menu 2018 “Vichinghi”

 

Per saperne di più sul Clandestino Susci Bar: 

http://www.morenocedroni.it/clandestino/il-locale/

 

Foto del Clandestino Susci Bar © Francesco Scipioni

 

Tra suggestioni acquatiche e Xavier Cugat: Musicalia, la collezione PE 2018 di Delpozo

 

Immaginate di immergervi nell’ azzurrità di una piscina immortalata dalla fotografa slovacca Maria Svarbova mentre un cha cha cha di Xavier Cugat impazza in sottofondo: affiora subito un mood giocoso, un pot-pourri di nuance pastello e forme morbidamente scolpite che sembrano seguire il flusso delle note. E’ questo mix di suggestioni a dare vita a Musicalia, la collezione che Josep Font, Direttore Creativo di Delpozo, dedica alla Primavera/Estate. Predominano atmosfere rétro, riemerge quel Waldorf Astoria che fu leggendaria cornice di soirée a ritmo di mambo e pomeriggi trascorsi a bordo piscina. Sensazioni di gioiosa leggerezza si diffondono con la brezza estiva, traducendosi in abiti dai volumi impalpalbili che coniugano geometrie minimal, asimmetrie, balze, increspature e ruches con incredibile armonia. Piume e ricami si posano con la stessa soavità sulle creazioni, accentuandone la vis poetica. Nel più puro stile Delpozo,  spetta poi ai colori delineare il mood della collezione: una palette che vibra di rosso, turchese, giallo, rosa e giada si affianca ai toni del bianco e raggiunge il top della briosità in una serie di stampe policrome. L’ acquamarina, il cipria e il giallo fluo catturano i riflessi dell’ acqua alternandoli a una luminosità profusa,  ed è sempre un tripudio di nuance a regnare su un Paisley rivisitato in chiave deliziosamente floral. I fiori esotici riappaiono nei ricami: a fare da leimotiv è la Diphylleia Grayi, i cui petali diventano del tutto trasparenti ogni volta che piove. Non poteva mancare il fiocco-signature del brand, che si declina in copricapo in paglia e tramuta l’ allure playful in potente iconicità.

 

 

 

 

 

 

 

 

Photo: Delpozo

 

Arriva Strange Flowers, la make up collection “fiorita” di Erdem per NARS

 

L’ immaginario di Erdem Moralioglu, com’è noto, è intriso di finissime suggestioni floreali. I fiori sono parte integrante della sua estetica, di volta in volta sotto forma di pattern o di preziosi ricami, e rievocano tutta la suggestività e l’ intrinseco splendore di un giardino inglese. Oggi, l’ universo del designer turco-canadese  “fiorisce” anche nel make up e si declina in una superba collezione, Strange Flowers Collection, ideata in esclusiva per NARS: 13 prodotti in limited edition che si ispirano alla stupefacente bellezza dei fiori rari. Il lancio è previsto proprio questo mese; in Italia potremo trovarla alla Rinascente di Roma, in via del Tritone, e a partire da Giugno anche da Sephora e nel suo website Sephora.it. Il connubio tra Erdem e il make up artist (oltre che fotografo) francese François Nars si preannuncia entusiasmante. I due creativi fondono il loro estro per dar vita a una capsule che spazia tra innumerevoli colori e texture, un tripudio fiorito che conquista a cominciare dal packaging dei prodotti.

 

 

Fiori singolari, del tutto anomali campeggiano sulle confezioni in total white, e pervadono della loro allure anche palette e pigmenti all’ insegna della pura sperimentazione. Il risultato è una collezione ricercatissima, romantica e iper classy che coniuga il Dna di Erdem con l’ audacia avantgarde tipica di NARS. Ecco una veloce – ma esaustiva – panoramica sulle meraviglie che la compongono. Lip Powder Palette è un’ autentica novità, una “tavolozza” di 4 nuance in polvere per labbra con l’ aggiunta di un primer. Le tonalità abbracciano i toni del rosa, del vermiglio, del viola, e il loro finish matte ma vellutato permette di sbizzarrirsi con svariati mix di colore e stratificazioni. Grazie a Mattifying Blotting Paper, uno stock di sottili foglietti anti-lucido, sudorazione e sebo in eccesso non avranno chance: basterà premerne uno sul viso per ripristinare l’ effetto opaco e al tempo stesso fissare il make up.

 

 

Le palette occhi pensate da Erdem sono due, Night Garden e Fleur Fatale: ad alto tasso di pigmenti e quindi cromaticamente intense, sono composte da 6 ombretti dal finish setoso. Sei sono anche i lipstick della collezione, che vantano proprietà idratanti e una tenuta extra. Come la Lip Powder Palette esplorano le gradazioni del rosa, del rosso e del viola, esaltando un lavanda molto “in”: Voodoolay, declinato in una texture sheer, si candida sin d’ora a must di stagione. Moon Orchid (un rosa delicato),  Carnival Carnation (un rosso lampone) e Sheer Orchid (un lilla iper tenue) sfoggiano la stessa consistenza, mentre Wild Flower e Blood Flower sono, rispettivamente, un prugna saturo e un rosso ciliegia dalla luminosità incredibile.

 

 

Il blush è disponibile in versione ultrasatinata e in due differenti shade, Loves Me (un fragola impreziosito da sfumature oro) e Loves Me Not (un rosa tenue che vira al lavanda). Entrambe garantiscono una colorazione intensa ma naturale, punto di forza che abbinano a una lunga tenuta. Multiuse Highlighter Pencil completa la collezione donandole un tocco davvero speciale: declinato in un’ unica nuance (White Phox, un bianco cangiante) è un illuminante che assicura un magnifico effetto glowy sul viso, sulle palpebre e sulle labbra. Avete già iniziato il countdown per l’ uscita dell’ incantevole Strange Flowers Collection?  E se l’ attesa vi logora, per voi c’è una bella sorpresa: i prodotti sono già acquistabili on line nel sito di NARS.

Photo: NARS

 

 

Sunset

Ermanno Scervino

Rosa e rosso che si affiancano, si intrecciano, si amalgamano in una sinfonia suggestiva: i tramonti, a Maggio, abbracciano tutte le gradazioni di questo sorprendente duo cromatico. La moda lo riproduce come un leitmotiv in innumerevoli collezioni, dando vita a un trend che ha sdoganato un connubio impensabile fino all’ altro ieri. Il rosa e il rosso, due evergreen del guardaroba, hanno iniziato una liason ormai interminabile: richiamano un cielo infuocato al calar del sole, cirri irradiati delle loro sfumature che tramutano il tramonto in uno scenario mozzafiato. Non è un caso che questo binomio di nuance si declini in look di forte impatto visivo, che seducono all’ istante e non si fanno dimenticare. Rosa e rosso rappresentano un’alleanza vincente, al di là di ogni tendenza perchè attinge il suo fascino da uno spettacolo intriso di una meraviglia immutabile e perenne.

 

Brandon Maxwell

Oscar de la Renta

Sies Marjan

Isabel Marant