GUCCI – Cappello a falda larga, glitter, piume: un look flamboyant e audace che omaggia i Dioscuri del teatro off anni ’70 Leo de Berardinis e Perla Peragallo
Parigi è sempre Parigi, parafrasando il titolo di un noto film. E anche stavolta, la Paris Fashion Week non si è smentita: glamour, ricerca, concetti ispirativi forti ma soprattutto la “grandeur” di défilé che sono veri e propri show in cui il glitz si intreccia alla genialità creativa. Moda e spettacolo si esaltano a vicenda, danno vigore ad un “racconto”, ne sottolineano i motivi. Così è avvenuto, ad esempio, per la sfilata-tributo di Dior alla danza ma anche “chez” Saint Laurent, dove le modelle hanno sfilato a pelo d’acqua, costeggiando enormi palme al neon e con la tour Eiffel sullo sfondo in omaggio a Monsieur Yves (le palme, va da sè, erano un chiaro richiamo a Marrakesch). Che dire poi di Chanel, che ha trasformato il Grand Palais in uno dei lidi tanto amati da Mademoiselle? Gucci non è stato meno sorprendente, portando in scena una sfilata sublimata dalla teatralità del club Le Palace: underground italiano e francese a confronto per un evento che la guest star Jane Birkin ha intramezzato intonando una “Baby alone in Babylone” da brividi, forse la sua hit più suggestiva. Mai come a Parigi, insomma, la locuzione inglese “fashion show” ha espresso tutto il suo potenziale. Per quanto riguarda lo stile, svariati brand hanno optato per il consolidamento di un’estetica squisitamente signature. Tra le eccezioni rientra Celine, che con l’ arrivo di Hedi Slimane al timone creativo ha virato al rock inneggiando alle notti più folli della Ville Lumière. Periodo di riferimento? Gli anni ’80 della coldwave francese e dei suoi indimenticati idoli.
DIOR – Tessuti impalpabili e gradazioni di nude per un contemporaneo tutù: la danza come strumento di esplorazione della propria essenza
SAINT LAURENT – Hot pants in pelle, revers da smoking e fascia argento sulla fronte: rivive tutto il glam anni ’70 adorato da Monsieur Yves
VALENTINO – Mega cappello esotico, frange e “flares” con arabeschi di glitter: un Valentino inedito, deliziosamente hippie chic
MAISON MARGIELA – “Create the rules then break them”, recita una voce fuori campo durante il défilé: l’iconoclasta Galliano si fa supremo alfiere dell’ iconicità
CELINE – Anfibi e miniabito in total gold per rievocare i tempi d’oro della nightlife parigina: Slimane rivoluziona Celine con il suo inconfondibile stile rock
CHANEL – Il tailleur si impregna di luminosità e sfoggia i colori di un tenue arcobaleno: sofisticatezza allo stato puro esaltata dalle suggestioni balneari del défilé
GIVENCHY – Come in un gioco di specchi, estetica e genere intrecciano un rapporto di mutuo scambio: plissettato, drappeggiato, sculturale pur nella sua fluidità, l’abito si tramuta in opera d’arte
MIU MIU – Tacchi e calzettoni, chioma da sirena, lo chemisier sfizioso indossato sotto il cappotto: dire “girly”, per Miu Miu, è sinonimo di chic
ROCHAS – Il giallo carico, spettacolare ed energetico regala all’ outfit un’ allure decisamente “eye-catching”: colore e piume stemperano ogni residuo di rigore minimal rintracciabile nelle sue linee