Le banane, eclettiche (ed energetiche) protagoniste della colazione di oggi

 

Un frutto per la prima colazione? In attesa delle più ghiotte primizie di stagione e dopo i frutti di bosco, che abbiamo già assaggiato, eccone uno ottimo tutto l’anno e benefico a 360 gradi: la banana. E’ super versatile, perchè può essere mangiata al volo per uno spuntino o inclusa in un ricco breakfast nelle versioni più disparate. Ad esempio, tagliandola a fette si preparano dei deliziosi frullati (mescolate le fette di banana con il latte, lo zucchero e il cacao per ottenere un sapore davvero unico).  Gustata invece con il muesli, i dolci, lo yogurt, le tartine, dota il loro sapore di dolcezza aggiuntiva e di un tocco salutare non trascurabile. Ma quali sono i punti di forza di questo frutto proveniente dai Tropici? Innanzitutto, la ricchezza di potassio: un toccasana per l’ apparato cardiovascolare, ma anche per la tonicità dei muscoli e la salute delle ossa. Il potassio riduce l’ ipertensione, di conseguenza tiene lontani gli ictus e gli attacchi cardiaci, in più protegge i reni e l’ apparato urinario.

 

 

Altri minerali che la banana contiene in quantità significative sono il ferro, che incrementa la produzione di emoglobina, e il magnesio, che insieme alle vitamine del gruppo B è un efficace rinforzante per il sistema nervoso. La presenza di vitamine del gruppo B è copiosa, con tutti i benefici che ciò comporta: la vitamina B2 depura il corpo dalle tossine e mantiene in ottimo stato capelli, pelle e unghie; la vitamina B6 contribuisce all’ equlibrio ormonale. La banana abbonda inoltre di fibre, fondamentali per il benessere dell’ intestino, e di antiossidanti, eccellenti difese contro i radicali liberi (e quindi contro l’ invecchiamento). Il fatto che sia una vera e propria miniera di amido, poi, la rende una fonte di energia potente. Le virtù della banana, insomma, spaziano ad ampio spettro. Sapevate che è il frutto più mangiato al mondo? Il suo nome è probabile che derivi da “banan”, “dito” in arabo, oppure dal termine “banaana” della lingua Wolof, parlata nell’ Africa occidentale subsahariana. In Sudamerica ha una doppia denominazione, viene chiamata sia “platano” che “cambur”. Torniamo adesso alla nostra colazione. E’ importante che le banane ingerite siano mature al punto giusto, saranno più digeribili e manterranno intatte le loro proprietà. Sempre allo scopo di digerirle meglio, è preferibile riservarle alla prima colazione e, soprattutto, non eccedere: basta una sola banana per assumere tutti i nutrienti fondamentali.

 

 

Paris Fashion Week: flash dalle collezioni AI 2021/22

 

Anche a Parigi, dove la Fashion Week si è tenuta dall’ 1 al 9 Marzo, le collezioni Autunno Inverno 2021/22 sono state presentate via web. La Fédération de la Haute Couture et de la Mode ha dedicato una speciale piattaforma agli show in calendario, sostituiti perlopiù da video, lookbook, sfilate a porte chiuse che le griffe hanno diffuso altresì tramite i loro siti e social. 93 i brand partecipanti alla kermesse, inaugurata con un défilé dei giovani talenti diplomati all’ Institut Français de la Mode; a nuove promesse come il marchio eco-friendly Benjamin Benmoyal (per citarne uno) si sono alternati big quali Marine Serre, Mugler, Chloé, Dior, Yohji Yamamoto, Rick Owens, Isabel Marant, Vivienne Westwood, Hermès, Dries Van Noten, Courrèges, Thom Browne, Stella McCartney, Schiaparelli, Lanvin, Chanel, Miu Miu, Giambattista Valli e molte altre label ancora. La collezione di Givenchy ha segnato il debutto, in modalità co-ed, del nuovo direttore creativo Matthew M. Williams, e bisogna dire che si è trattato di un debutto eccellente: la storica Maison parigina ha “svoltato” con uno stile inedito, potentemente avantgarde e audace. Gli habitués delle passerelle della Ville Lumière sono stati affiancati da new entry prestigiose, tra cui Jil Sander e il giapponese Ujoh, ma non sono mancate le defezioni. Molti brand, come si è già verificato a New York, Londra e Milano, hanno optato per le presentazioni al di fuori dal calendario ufficiale. Balenciaga, ad esempio, ha svelato la sua collezione lo scorso Dicembre; anche Vetements e Y/Project hanno giocato in anticipo, quest’ ultimo sfilando in versione co-ed con la Moda Uomo. Brand quali Kenzo, Maison Margiela, Alexander McQueen e Saint Laurent presenteranno invece a breve le proprie creazioni; ma mentre il marchio fondato dal compianto Kenzo Takada ha fissato per il 26 Marzo il lancio del suo fashion film, nulla si sa ancora rispetto alle date scelte dalle altre griffe. Non ci resta che attendere. Nel frattempo, godetevi le sei collezioni che VALIUM ha selezionato per voi dalla Paris Fashion Week!

 

DIOR 1

Nella splendida galleria degli specchi di Versailles, Dior manda in scena una collezione da mozzare il fiato. L’ estro creativo di Maria Grazia Chiuri attinge dalle fiabe, reinterpretadole in modo assolutamente inedito: non le identifica con una fuga dal reale, piuttosto ne rimette in discussione gli archetipi per proiettarli nel futuro “rivisiati e corretti”. “Il soldatino di stagno”  ispira cappotti e giacche blu con doppia fila di bottoni, “Cappuccetto Rosso” una serie di mantelle, cappottini, trench e giubbini nei toni del rosso (anche in versione tartan), alcuni dotati di cappuccio, una fantasia di rose tratta dagli archivi Dior rimanda a “La Bella e la Bestia”, mentre gli spettacolari abiti da sera in tulle, con lungo strascico e ruches in cromie degradé o con corpetto a forma di cuore,  rievocano quelli delle Principesse più amate dei contes des fées. Emerge una femminilità potente, eterea e sofisticata al tempo stesso: il lurex e il lamè la impregnano di magia, i piccoli colletti bianchi, il pizzo sangallo e le pettorine con volants la dotano di un appeal romantico intriso di venature bon ton. Le gonne si svasano nel fondo, i foulard coprono il capo e vengono annodati al collo accentuando la raffinatezza dei look. Plissè, trasparenze e applicazioni floreali contribuiscono a enfatizzare il fascino di una collezione che svariate nuance di rosso, di blu e di grigio rendono ancora più intensa.

 

DIOR 2

DIOR 3

 

BALMAIN 1

In una realtà sempre più incerta e drammatica, Olivier Rousteing opta per la fuga. Il video che Balmain propone è stato girato, non a caso, in un hangar dell’ aereoporto Charles de Gaulle, dove i modelli e le modelle sfilano sull’ ala di un Air France 777 e nei suoi dintorni: tutti i look inneggiano alla partenza, al volo, ad una via d’uscita dalla catastrofe, sia nel design che nei tessuti. Gli abiti si drappeggiano su seta da paracadute, le giacche rimandano allo stile aviatore, il PVC protettivo delle tute hazmat caratterizza coat con spalle ampie, pantaloni bouffant sui fianchi e affusolatissimi dal ginocchio in giù, giubbini dagli orli minimi. L’ effetto che un simile materiale sortisce è paragonabile alla vernice o a un tessuto metal che, di volta in volta, forgia miniabiti avveniristici, pantaloni con l’elastico in vita ed ensemble di gonna e top dalle caratteristiche maniche extralong che ricorrono nella collezione. Una serie di mise più prettamente da combattimento ostenta spalline rinforzate e si tinge di verde militare in dosi massicce. Tra gli accessori, risaltano borse indossate dietro il collo a mò di cuscino, enormi bussole utilizzate come ciondoli per collana e valigie di ogni forma e dimensione. Quando il viaggio approda a destinazione (una piattaforma nei pressi della luna), gli oufit si fanno ancora più futuribili. Predominano colori fluo e argentei, giacche con mono-rever e spalle squadratissime: grintose, ma non prive dell’ appeal “sexy and bold” tipico dello stile Balmain.

 

BALMAIN 2

BALMAIN 3

 

SCHIAPARELLI 1

L’ ispirazione surrealista, cardine dell’ heritage di Elsa Schiaparelli, è un elemento che Daniel Roseberry padroneggia egregiamente. Il designer lo evidenzia soprattutto nei dettagli, nei decori e nei gioielli che adornano look altamente sartoriali: tailleur con pantalone palazzo, giacche squadrate in tweed, cappotti dall’ apparenza “innocua”, bianchi e lineari, vengono impreziositi da sbalorditivi inserti raffiguranti seni o alcune parti del viso. Il seno e il suo capezzolo sono ricorrenti, declinati sia in morbida pelle dorata che in crêpe di lana. Si piazzano proprio sulle mammelle, come stravaganti “toppe”, mentre orecchi, nasi e bocche, rigorosamente in oro, pendono da catene dorate a più giri portate intorno al collo. Oppure impreziosiscono i bottoni, ornamento principale di ogni look, senza disdegnare la punta delle scarpe (dove si alternano a enigmatiche serrature) e le cinture, fasce metalliche con tanto di ombelico scolpito. La colomba, dopo il successo riscosso dall’ abito indossato da Lady Gaga all’ Election Day, entra a far parte di questa surreale girandola: di forte impatto una versione che la riproduce in cima al pistillo lunghissimo di un vistoso fiore-spilla. La palette cromatica punta prevalentemente sul bianco e sul nero, ma il rosa carico di un abito che ricorda quelli sfoggiati da Grace Jones negli anni ’70 non passa inosservato.

 

SCHIAPARELLI 2

SCHIAPARELLI 3

 

GIVENCHY 1

Due colori base: il bianco e il nero. E poi pennellate di panna, grigio e rosso. La palette della collezione-debutto di Matthew M. Williams nel ready to wear di Givenchy esalta alla perfezione i look grafici, ma superbamente audaci, svelati in un video dal sapore avveniristico.  Il womenswear della sfilata co-ed privilegia silhouette fascianti che le sovrapposizioni e i volumi degli abiti, spaziando continuamente dal maxi al mini, non scalfiscono. L’ allure è sporty, iper sensuale e grintosa al tempo stesso, ogni outfit potrebbe essere indossato da una rockstar; forme scultoree e proporzioni strategiche combinate tra loro fanno da fil rouge. Un ruolo preponderante è ricoperto dai capispalla: piumini e pellicce che sfiorano la vita a malapena si alternano a giacche in pelle sagomate, bomber borchiati, gilet in shearling, biker jacket e lunghi parka, spesso abbinati a gonne asimmetriche indossate su pesanti calze nere. Un mood provocante aleggia sulla tuta con bordure che incorniciano il seno lasciandolo scoperto, sui lunghi abiti che fasciano il corpo come una seconda pelle. Parlando di long dress, conquistano i modelli in chiffon trasparente tempestati di paillettes e con orli di piume fluttuanti. L’hardware è un leitmotiv ornamentale, mentre gli accessori definiscono ulteriormente i look: risaltano collane girocollo con grandi “S” concatenate ed ankle boot con zeppe altissime e dalle forme massicce.

 

GIVENCHY 2

GIVENCHY 3

 

MIU MIU 1

Un incontro tra la lingerie – preziose sottovesti, canottiere con dettagli crochet, gonnelline in raso – e il tipico abbigliamento da montagna come i piumini, le pellicce ecologiche e le tute da sci: Miuccia Prada simbolizza così il desiderio di liberarsi dal peso del lockdown e al tempo stesso di proteggersi dai potenziali pericoli che il mondo esterno cela. Il risultato è una collezione molto glamour e ricca di dettagli iconici. In un video girato tra le nevi delle Dolomiti, le modelle sfoggiano sciarpe e passamontagna in knitwear (muniti di copribocca a mò di mascherina) e coprono/scoprono il corpo in un’ alternanza giocosa e molto girly. Giacche e pantaloni trapuntati in colori pastello, abitini tempestati di cristalli, maglioni Fair Isle, giacconi in simil shearling, vestiti sottoveste e cappotti borchiati sono corredati da pesanti calze in lana, doposci in pelliccia ecologica alti come cuissardes e guanti al gomito nello stesso materiale. Quando al calar della notte le modelle si riuniscono attorno a un falò, è tutto uno scintillio: le borchie, i cristalli, i lustrini sfavillano nel buio e ingentiliscono l’ abbigliamento tecnico outdoor. Il falò rappresenta un inno alla natura, fonte di vita e quindi degna del massimo rispetto. Per quanto riguarda la palette, nuance pastello come il lilla, il rosa e il celeste si affiancano al rosso, al blu e al verde mela o a colori neutri quali il grigio e il beige.

 

MIU MIU 2

MIU MIU 3

 

CHANEL 1

Il contrasto originato dall’ accostamento di texture massicce ed impalpabili è il fulcro della collezione di Chanel. Virginie Viard, che ha scelto Chez Castel (lo storico ed iconico nightclub sulla Rive Gauche) come location del video di presentazione, combina lunghi piumini e ampi cappotti in tweed con miniabiti in ruches danzanti, trasparenti gonne di chiffon e abitini costellati di paillettes iridescenti. Quella tra pesantezza e leggerezza dei tessuti è una dicotomia, anche simbolica, che fa da leitmotiv all’ intera collezione. Viard pensa a una donna che scende le scale del nightclub liberandosi del suo cappotto caldo per svelare la seducente lievità dell’ abito che indossa: un gesto indicativo, al tempo stesso, della volontà di immergersi nella rilassante atmosfera del locale. La femminilità fa comunque da trait d’union: i revers del cappotto sono in velluto trapuntato, la pelliccia ostenta bordure  rosa e persino il beanie in lana si adorna di una romantica rosa rossa in stoffa. Sotto il capospalla la donna Chanel sfoggia, inoltre, pull norvegesi corti in vita, gonne matelassè e preziosi top in pizzo, che di sovente abbina alle lunghe collane di perle adorate da Mademoiselle Gabrielle. Il look che conclude la sfilata, un trench dorato accompagnato ad un fedora nero in feltro, sembra concentrare in un sol colpo l’ irrinunciabile comfort dell’ outerwear e lo chic sfolgorante di un abito da sera.

 

CHANEL 2

CHANEL 3

 

 

 

Miss Dior Rose N’Roses, l’omaggio di Dior alla preziosa rosa di Grasse

 

E’ stata lanciata un anno fa, ma rimane una fragranza must della Primavera: Miss Dior Rose N’ Roses della Maison Dior concentra in sè tutto l’aroma delle rose in boccio, nello specifico le profumatissime rose di Grasse, ed è vivace e inebriante come un tripudio floreale. “Con Miss Dior Rose N’ Roses (…) volevo ritrovare la sensazione di una “natura” potente come quando, durante la mia infanzia a Grasse, nel mese di maggio ho visto i campi in fiore per la prima volta”, spiega il Parfumer-Créateur Dior François Demachy. Le sue parole, altamente evocative, stimolano la nostra immaginazione. Ci sembra di vederla, la distesa fiorita di Grasse: ne distinguiamo i colori e percepiamo i profumi. A catturarci immediatamente è la Rosa  Centifolia, anche detta “rosa di Grasse”, tinta di uno splendido rosa acceso; le sue origini risalgono alla notte dei tempi, basti pensare che Erodoto la inserì tra i fiori del giardino di Re Mida nel V secolo a.C. Composta da miriadi di petali (da qui il suo nome, interpretabile come “dalle cento foglie”) e olfattivamente ricca, la Rosa Centifolia è delicatissima e dev’essere raccolta il giorno stesso in cui il suo bocciolo si schiude. Il fatto che fiorisca nel mese di maggio ha ispirato un’ ulteriore denominazione, ovvero “rosa di maggio”: l’ aroma che la contraddistingue è soave, ma persistente e molto dolce.

 

 

Miss Dior Rose N’ Roses ci trasporta negli sconfinati campi in fiore provenzali, dove i sentori della rosa di Grasse e della rosa damascena la fanno da padroni; costituiscono il cuore della fragranza, impreziosendola di venature pop e dotandola dell’ aroma fresco sprigionato da una profusione di petali. Le note di testa evidenziano un vibrante mix di essenza di geranio, buccia di bergamotto e mandarino italiano, mentre il fondo di muschi bianchi accentua l’ intensità della profumazione.  La rosa di Grasse viene accuratamente coltivata nel sud della Francia dalle aziende partner della Maison Dior. Ogni anno, a maggio, viene raccolta rigorosamente a mano per salvaguardare le virtù dei suoi petali, fragilissimi ma più che mai pregiati. Miss Dior Rose N’Roses esalta il meraviglioso effluvio di questa storica rosa, racchiudendolo in un jus irresistibile e palpitante: il flacone, sormontato da un tappo ornato da un elegante fiocco argenteo, esibisce una tonalità di rosa che rimanda alle affascinanti nuance del fiore. L’ Eau de Toilette che Dior dedica alla preziosa rosa di Grasse seduce all’ istante, tramutandosi in un elisir dagli accenti magici…Un elisir di cui non potremmo mai fare a meno.

 

 

 

 

 

 

Primavera in città

 

” Per quanto gli uomini, riuniti a centinaia di migliaia in un piccolo spazio, cercassero di deturpare la terra su cui si accalcavano, per quanto la soffocassero di pietre, perché nulla vi crescesse, per quanto estirpassero qualsiasi filo d’erba che riusciva a spuntare, per quanto esalassero fiumi di carbon fossile e petrolio, per quanto abbattessero gli alberi e scacciassero tutti gli animali e gli uccelli, – la primavera era primavera anche in città. Il sole scaldava, l’erba, riprendendo vita, cresceva e rinverdiva ovunque non fosse strappata, non solo nelle aiuole dei viali, ma anche fra le lastre di pietra, e betulle, pioppi, ciliegi selvatici schiudevano le loro foglie vischiose e profumate, i tigli gonfiavano i germogli fino a farli scoppiare; le cornacchie, i passeri e i colombi con la festosità della primavera già preparavano nidi, e le mosche ronzavano vicino ai muri, scaldate dal sole. “

 

Lev Nikolàevič Tolstòj, da “Resurrezione”

 

 

 

 

Simone Rocha x H&M: la collezione debutta oggi

Finalmente è arrivata! La collezione di Simone Rocha x H&M è on line e sarà possibile acquistarla da stamattina. Come? Esclusivamente nel sito del colosso svedese del low cost. Quindi, affrettatevi a collegarvi a questo link: allo scopo di evitare un sold out immediato, è stato posto il limite di un pezzo a persona per ogni acquisto (sia che si tratti di abiti che di accessori). Questa nuova co-lab ci offre l’occasione unica e irripetibile di esplorare l’universo di Simone Rocha – una designer che, come sapete, VALIUM adora – a prezzi super abbordabili. E data la crisi economica innescata dal Covid, non è di certo una chance da poco. La collezione approfondisce i motivi cari alla stilista: una femminilità che reinterpreta il romanticismo e i suoi cardini (maniche a sbuffo, abiti bamboleggianti, tulle e ruches a profusione) alla luce della contemporaneità, la cura dei dettagli e delle lavorazioni, l’ attenzione per l’ heritage, l’ ispirazione che attinge al concetto di famiglia e di comunità. Tutto questo, per Simone Rocha,  si traduce in una rivisitazione di capi appartenenti alle sue collezioni cult e nella creazione di outfit dedicati sia alla donna, che all’ uomo e al bambino. Il mood è etereo, in puro stile Rocha, e fa da fil rouge a evanescenti abiti in tulle, capispalla dai volumi bouffant, delicate fantasie floreali, pezzi in tartan e ornamenti a base di fiocchi e di perline che coinvolgono anche i gioielli e gli hair accessories. Regna sovrana una palette che include il rosso, il rosa tenue, il nude, il bianco e il nero. La collezione, composta da circa 50 look, è corposa: per questo motivo, VALIUM ha deciso di proporvi una selezione di 30 capi ed accessori molto cool.

 

 

 

 

Aspettando l’ Equinozio di Primavera

 

Istanti che mi affascinano da sempre. La luna è ancora alta, ma il cielo della notte si accende dei primi chiarori. Il buio sfuma in un azzurro intenso e poi in un caleodiscopio di rosa, lilla, arancio tenue. E’ l’ alba che sorge, un momento di transizione intriso di magia: non è più notte, non è ancora giorno. La luna continua a splendere, a vegliare su di noi, a intrigarci con il suo bagliore argentato…mentre la misteriosa notte si diluisce nell’ atmosfera eterea che precede il nascere del sole. Stay tuned su VALIUM per goderti il percorso verso l’ Equinozio di Primavera: sarà un cammino incantato, un itinerario che ci accompagnerà alla scoperta della nuova stagione e dei suoi sognanti colori.

 

 

 

Il focus

 

Bianco, come la rinascita. Come un foglio su cui scrivere un capitolo tutto nuovo. Una silhouette gentile e aggraziata, ma non leziosa: l’abito si restringe in vita grazie a un’ alta fascia, delinea un profondo scollo a V mentre le maniche, a tre quarti, acquistano volume appena sopra la spalla. La gonna si svasa senza eccedere e il suo orlo sfiora le caviglie. Il resto, è un’ esplosione di fiori squisitamente primaverile. Questo tripudio, però, non ha niente a che vedere con le stampe, le fantasie o con sofisticate applicazioni: un pattern floreale intagliato invade completamente l’ abito e lo adorna come un pregiato ricamo; bordure a forgia di petali impreziosiscono le maniche, lo scollo, l’ orlo della gonna. L’ impatto visivo del look è potente. L’ essenzialità delle linee si coniuga con una silhouette elegante e una raffinatezza mozzafiato. Il colore bianco, oltre a sprigionare luminosità, riflette mirabilmente il mood ispiratore della Primavera Estate 2021 di Elie Saab. Non è un caso che a questa collezione il designer libanese abbia dato il titolo di “A new dawn”: una nuova alba che è anche un nuovo inizio.

 

 

 

La colazione di oggi è…puro fermento!

 

Per una colazione sana, lo yogurt è il top:  cremoso e vellutato, ricco di fermenti lattici, regolarizza l’ intestino ed è un vero toccasana per la digestione. Ma le sue proprietà vanno ben oltre. Comprenderle fino in fondo implica conoscere, innanzitutto, come lo yogurt viene prodotto. Ecco una sintesi: il latte si lascia fermentare per 5-7 ore in un recipiente che raggiunge la temperatura di 45°C. A determinare il processo sono il Lactobacillus Bulgaricus e lo Streptococcus Termophilus, batteri benefici – altrimenti detti fermenti lattici – avvezzi alle scorpacciate di lattosio (il 98% degli zuccheri del latte). A poco a poco, tramite la fermentazione, quest’ ultimo si tramuta in glucosio e galattosio e quindi in acido lattico, la sostanza che dona allo yogurt il suo caratteristico aroma acidulo. Ricco di proteine, calcio, fosforo e vitamine del gruppo A e B2, lo yogurt è estremamente nutriente. La sua acidità stimola la formazione di una flora batterica intestinale che contribuisce al benessere dell’ apparato digerente preservandolo, al tempo stesso, da infezioni e virus. Grazie alla presenza di acido lattico mutuato dal lattosio, inoltre, lo yogurt è un alimento ideale anche per gli intolleranti a questo zucchero.

 

 

Il classico vasetto di yogurt bianco, intero e privo di zuccheri aggiunti, vanta molteplici proprietà: le sue proteine, che abbondano di amminoacidi essenziali, hanno un elevato valore biologico; i grassi, contenuti in quantità minima, non intaccano i valori di colesterolo; le vitamine del gruppo B sono essenziali per il benessere dell’ organismo, mentre la vitamina A svolge una funzione antiossidante e benefica per la vista; minerali come il calcio e il fosforo, infine, si rivelano fondamentali per la salute delle ossa. Veniamo ora all’ aspetto goloso, un elemento da non sottovalutare nelle nostre colazioni. Per assaporare appieno la delizia dello yogurt (e combinarla con l’aspetto healthy), l’ideale è scegliere uno yogurt bianco naturale e aggiungere frutta di stagione o cereali alla sua texture densa. Comprare uno yogurt alla frutta non è la stessa cosa…Ne guadagnerete in gusto, attenuerete il suo sapore acidulo e potrete personalizzare lo yogurt con ingredienti dall’ apporto calorico minimo e più che salutari.

 

 

 

Magic Moments Astrali con la Contessa Pinina Garavaglia

 

A pochi mesi dal lancio di “Iconic”, la Techno hit che ha riportato in auge i travolgenti ritmi anni ’90, la Contessa Pinina Garavaglia è inarrestabile e ci regala una nuova chicca musicale. Stavolta, al calar della notte, sale sul “bianco destriero dondolante” di una magica giostra-carillon e ci trasporta in un viaggio dal sapore onirico: siamo catapultati in un luogo senza tempo, scandito da momenti irripetibili a cui fa da sottofondo una melodia fatata. Insieme alla Contessa approdiamo in un Luna Park surreale, dove i tunnel degli spettri ci danno brividi a fior di pelle e gli specchi distorcono il nostro aspetto, ma mai la nostra essenza…Ci troviamo nel regno siderale dei Forever Young, un immenso parco di divertimenti illuminato da un caleidoscopio di Led super tonici e popolato da altalene su cui volteggiamo immaginando di librarci in volo. Poi c’è la giostra, che come un carillon si ricarica innescando un perenne movimento circolare. I Forever Young non conoscono decadimento, riprendono vigore ad ogni giro, si ravvivano in loop. Condividono con noi i momenti magici “del Tempo non finito” e, forti dello status di depositari del “Segreto incantato del gioco immutato”, irradiano dinamismo e joie de vivre. Non sapremo mai se riusciremo a scoprire il loro Segreto o anche solo ad intuirlo. Per avere una risposta, dovremmo rivolgerci alla Contessa Garavaglia: lei lo conosce bene, tant’è che lo rivela nei suoi versi…Non vale la pena, però, di stare a lambiccarsi troppo. Ciò che conta è lasciarsi inebriare dal ritmo martellante di quei “Magic Moments”, che danno peraltro il titolo all’ ultima fatica discografica della Contessa. E non dimentichiamo di sintonizzarci, stasera a mezzanotte in punto e sabato 20 Marzo alla stessa ora, su Club Radio OneRadio Sirio: potremo azzerare le bad vibes dovute al coprifuoco ascoltando “Astral Planet”, un’ escursione notturna all’ insegna del Techno Sound Pleasure che vede la galattica Contessa nel ruolo di Exclusive Guest. Ogni primo e terzo sabato del mese Pinina si esibisce come vocalist in versi nella performance “L’ Infusione (poesia ritmica visuale e delirio logico)” con il sottofondo dei dj set di Vicio Martines, Rosario Turco, Angelo di Franco e Leandro Taibbi, mentre Gaipa Voxx è la voce narrante. La trasmissione si ripropone di trascinarci in un vortice fantasmagorico e rigenerante di Musica, Ballo e Poesia: più che mai decisa ad impedirci di soccombere alla nostalgia per i tempi d’oro della nightlife, Pinina Garavaglia si mette in gioco con questo appuntamento radiofonico per tener viva la luce astrale della Techno. Seguitela, ballate, scatenatevi sulle note dei dj set e preparatevi a vivere, insieme alla Contessa, un rutilante tripudio di “Magic Moments” nel regno dei Forever Young!

Il brano, prodotto da TempiINversi Records, è reperibile sulle piattaforme di Spotify, Apple Music e You Tube.

 

Photo Credits

Artwork : Charmante Folie

Photo: Silvia Cattaneo

Music: Bitinjuice

Video Concept: Max Interceptor

 

 

Aubazine

 

” Certi dettagli di Aubazine sarebbero rimasti con noi per sempre. Il bisogno d’ordine. L’ amore per la semplicità e il profumo di pulito. Uno spiccato senso del pudore. L’ attenzione per la cura artigianale, le cuciture impeccabili. La serenità del contrasto tra bianco e nero. Le stoffe ruvide, sgualcite, dei contadini e degli orfani. I rosari che le suore portavano legati in vita come catene. I mosaici nel corridoio, ricchi di simboli mistici come stelle e mezzelune, destinati a riapparire come bijoux de diamants su collane, bracciali e spille. I simboli che si ripetevano sui vetri istoriati, le “C” intrecciate che sarebbero diventate sinonimo di lusso e prestigio. Lo stesso monastero, così vecchio, vasto e vuoto, che ci aveva lasciato lo spazio per immaginare, per lasciar schiudere le possibilità. Per tutti quegli anni in rue Cambon, a Deauville, a Biarritz, la gente pensava di comprare Chanel, eleganza, sofisticati modelli parigini. In realtà quello che compravano erano gli ornamenti della nostra infanzia, i ricordi delle suore che ci avevano educate, dell’ abbazia che ci aveva protette. Un’ illusione di ricchezza germogliata dagli stracci del nostro passato. “

 

Judithe Little, da “Le Sorelle Chanel”