Il Ponte di Rialto ha ritrovato il suo antico splendore grazie a Renzo Rosso

 

Venezia è protagonista assoluta in questo 2021 che coincide con il suo 1600mo compleanno. L’ ultima notizia che la riguarda ha a che fare con un restauro prestigioso, quello del Ponte di Rialto. Inaugurato nel 1591, Rialto è il più antico dei quattro ponti che sormontano il Canal Grande (gli altri sono il ponte dell’ Accademia, il ponte degli Scalzi e il ponte della Costituzione) e, senza dubbio, il più celebre: una delle principali attrazioni turistiche veneziane. Oggi, Rialto è ritornato al suo originario splendore grazie al restauro finanziato dal gruppo OTB (“Only The Brave”) e dalla OTB Foundation di Renzo Rosso, il vulcanico patron di Diesel. Il costo dell’ intervento? 5 milioni di euro, che sono valsi decisamente la pena. La ristrutturazione, basata su un progetto del 2012, ha richiesto circa un anno,  80.000 ore complessive di lavoro e il contributo di 130 artigiani all’ opera su 5.500 metri quadri di ponteggi. Nel 2016 il restyling è terminato e a distanza di 5 anni, precisamente il 7 Settembre scorso, il ponte è stato mostrato al pubblico alla presenza delle istituzioni e del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia. OTB, la holding con sede a Vicenza che comprende marchi quali Diesel, Marni, Maison Margiela, Viktor & Rolf, Jill Sander, Amiri e Staff International oltre a detenere le quote di maggioranza della società calcistica L.R. Vicenza, si aggiudicò la gara d’appalto per il restauro del ponte bandita dal Comune di Venezia nel 2012; per Rialto si trattava del primo intervento di riqualificazione dal 1590, il suo anno di “nascita”. Innamorato di Venezia da sempre, Renzo Rosso ha preteso che i lavori avessero il minimo impatto sulla vita della città lagunare: nonostante tecnici, operai e restauratori abbiano profuso tutto il loro impegno nell’ operazione, ai veneziani e ai numerosissimi turisti è sempre stato consentito di transitare sul ponte. Il restyling di Rialto si è concluso con ben sei mesi di anticipo rispetto ai tempi previsti, il che ha comportato anche una minor spesa del budget a disposizione. Il denaro rimanente, quindi, è stato investito nel ripristino della pavimentazione dei sottoportici attraverso i quali si raggiunge la Pescheria. La cerimonia di inaugurazione del ponte, il 7 Settembre, ha avuto come madrina l’ attrice Cristiana Capotondi ed è iniziata con l’ Inno di Mameli intonato dal tenore Andrea Bocelli, che in seguito ha cantato anche l’ aria “Nessun dorma” della “Turandot” di Puccini. All’ evento hanno presenziato, oltre al Ministro Massimo Garavaglia, il Sindaco Luigi Brugnaro, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il Patriarca Francesco Moraglia e, naturalmente, Renzo Rosso. Un suo parere sul restauro?  “E’ stato magico”, ha dichiarato a Venezia Today. “E’ stato come restaurare un quadro, quando abbiamo tolto le tele, l’ emozione è stata unica.” Non sono mancate, tuttavia, le critiche: a far discutere è stata la targa commemorativa che riporta il nome del finanziatore. Si tratta di una lastra in pietra, un “masegno” della pavimentazione, che alcuni hanno giudicato troppo vistosa o non in linea con lo stile del ponte in quanto di metallo. Contese a parte, quel che conta è che uno dei simboli di Venezia, il Ponte di Rialto, abbia ritrovato la sua antica magnificenza, e che ciò sia stato possibile grazie all’ impegno nei confronti della comunità, all’ amore per la perla lagunare, di Renzo Rosso e del suo team.

 

 

 

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