Thierry Mugler: un ricordo

 

” Ho fatto moda perchè stavo cercando qualcosa che non esisteva. Dovevo provare a creare il mio proprio mondo. “

Manfred Thierry Mugler

In questa foto, un abito tratto dalla mostra “Thierry Mugler, Couturissime”, visibile fino al 24 Aprile a Parigi presso il Musée des Arts Décoratifs. L’ esposizione, una retrospettiva dedicata allo stilista francese scomparso il 23 Gennaio, è stata inaugurata nel 2019 a Montreal prima di approdare a Rotterdam, a Monaco e nella Ville Lumière. Per ammirare il fashion show di “Les Insectes”, invece, una delle collezioni (e delle sfilate) più straordinarie mandate in scena da Manfred Thierry Mugler, cliccate qui. Le creazioni, visionarie e spettacolari al punto tale da mozzare il fiato, fanno parte della linea di Haute Couture Primavera Estate 1997 e vengono indossate da regine della passerella del calibro di Eva Herzigova, Jerry Hall e Simonetta Gianfelici. Voglio ricordare Mugler come lo vidi al termine di quella sfilata: salutato da un tripudio di applausi, radioso, circondato dalle top model che si complimentano calorosamente con lui. Il designer si lascia contagiare dal loro entusiasmo, è raggiante di felicità. La felicità di chi ha realizzato il proprio sogno ed è riuscito a condividerlo con il mondo intero. Nell’ universo di Thierry Mugler ci siamo addentrati con gioia, con stupore, abbacinati dalla meraviglia. La stravaganza e l’opulenza, la sensualità e la sublime inventiva, la bellezza e la genialità costituivano i suoi cardini. Ogni défilé era un vero e proprio show, dove la musica e la scenografia catturavano i sensi e le modelle si esibivano anzichè limitarsi a sfilare; erano decisamente delle “superdonne”, femme fatale che ammaliavano i comuni mortali. Mugler stesso dichiarò: “Per creare qualcosa di cui sognare, ho bisogno di donne, architetture e luoghi eccezionali.”, e seppe creare un universo che coniugava il talento creativo con un glamour potentissimo. Il suo immaginario era popolato da dee, incantevoli e incantatrici, delle quali enfatizzava sapientemente la silhouette. Non dimenticheremo mai le atmosfere che lo stilista era in grado di evocare, la visionarietà con cui traduceva in abiti l’ ispirazione. Inoltrarsi nel mondo di Mugler era un piacere. Aveva una capacità incredibile di coinvolgerci, di renderci partecipi del suo sogno. Oggi, riguardando quei fashion show, proviamo un misto di nostalgia e di conforto: in un’epoca così drammatica della nostra storia, l’ universo di Thierry Mugler rappresenta un’oasi dove il bello, l’ eleganza, la fantasia tornano a nutrire l’ anima. E lo stile inconfondibile del designer di Strasburgo si tramuta in un antidoto contro il dilagante appiattimento esistenziale.

 

 

Foto: “Thierry Mugler exhibit @ Montreal Museum of Fine Art” by Stephen Kelly via Flickr, CC BY-2.0

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