Aprile

 

” È verde la pianura
al sole dell’aprile,
ha quella verde fiamma,
la vita che non pesa;
e l’anima pensa ad una farfalla
del mondo atlante e sogna.”
(Antonio Machado)

 

Oggi inizia Aprile, il mese primaverile per eccellenza. La natura si è risvegliata definitivamente, al verde e a un’ ampia gamma di colori si alterna il candore dei mandorli in fiore: l’ albero delle mandorle, con la sua chioma vaporosa e immacolata, ha ispirato allegorie e leggende (leggi qui per saperne di più) sin da tempi remotissimi. Aprile, quarto mese del calendario gregoriano, porta un nome intriso di fascino come la stagione a cui si associa; pare che derivi da Afrodite, poichè il periodo più fiorito dell’anno veniva consacrato alla dea greca dell’ amore, ma alcuni ritengono che provenga dall’ etrusco Apro. Altri studiosi lo riconducono al latino, che con il termine “aperire” – ovvero “aprire” – designava la fase dello sboccio delle gemme. Il 1 Aprile, tradizionalmente, coincide con la nota usanza del “Pesce di Aprile”. Ma quali sono le sue origini, e perchè è stata chiamata così? La teoria più accreditata la fa risalire alla Francia del 1500. Con il Calendario Giuliano, il Capodanno d’ Europa cadeva tra il 25 Marzo e il 1 Aprile. In seguito alla riforma di Papa Gregorio XIII, nel 1582, venne introdotto il Calendario Gregoriano, che fissava l’ inizio dell’ anno al 1 Gennaio. Ciò diede adito a una consuetudine scherzosa: ogni 1 Aprile il popolo soleva scambiarsi singolari doni, dei pacchi completamente vuoti che simbolizzavano la festività azzerata. Questa tradizione fu battezzata “Pesce d’Aprile”, e con il tempo evolse nelle burle che ben conosciamo. Ulteriori studi relativi all’ argomento lo hanno associato, di volta in volta, alla pesca infruttuosa di inizio Primavera (i pescatori, tornati con le pive nel sacco, venivano derisi dai compaesani), al mito del ratto di Proserpina e ai Veneralia, rituali che le donne romane compivano il 1 Aprile in onore della dea Venere Verticordia. Pesce d’Aprile a parte, passiamo al look che ho dedicato al nuovo mese: un miniabito di Valentino in organza, color avorio, impreziosito da applicazioni floreali che, per tonalità e fattezze, rievocano i fiori di mandorlo citati in questo articolo. Il mandorlo, celebrato anche dalla mitologia ellenica, è uno degli emblemi della Primavera; l’ outfit che ho scelto è una sorta di rimando alla sua magica soavità. Le linee sono essenziali, ma le maniche esibiscono un tripudio di volants plissettati. Sull’abito “sboccia” un’ autentica cascata di fiori che ne esalta la sublime raffinatezza. Il look viene completato da un paio di combat boots in vernice nera: un accessorio a contrasto che, anzichè smorzarla, sottolinea ed amplifica la preziosità della mise.

 

 

Anche il complemento del mese inneggia alla Primavera: firmato Area Nyc, è un choker che riproduce una serie di margherite stilizzate. I petali sono ricoperti da un pavé di cristalli, il bottone centrale è composto da ottone placcato in oro giallo. Il risultato è di forte impatto, a metà tra il giocoso e il luxury; la reinterpretazione sofisticatamente cool di uno dei fiori più iconici della bella stagione.

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