Gennaio e la saggezza popolare: come possiamo immaginare, sono moltissimi i proverbi riferiti al cuore dell’Inverno. Nel periodo di riposo della terra, quando la neve cade copiosa e il gelo cristallizza la natura in scheletrici arabeschi, si arresta qualsiasi attività agricola. Il suolo, ricoperto di ghiaccio, diventa una distesa arida e priva di vita. In un simile contesto è comprensibile che, anticamente, le popolazioni agresti identificassero l’Inverno con la morte: i mesi freddi trascorrevano in attesa della rinascita primaverile. Da questa condizione sono scaturiti proverbi per la maggior parte inerenti alla produzione agricola e a tutti gli elementi che potessero influenzarla, sia nel bene che nel male. Non è un caso che tali detti fossero impregnati di superstizione: concentravano in pochi versi, ma di forte impatto, gli ammonimenti per l’intera comunità. Ne riporto alcuni qui di seguito.
Freddo e asciutto di Gennaio, empiono il granaio
A mezzo Gennaio, mezzo pane e mezzo pagliaio
Il buon Gennaio fa ricco il massaio
Felice il bottaio che pota in Gennaio
Non v’è gallina o gallinaccia che di Gennaio uova non faccia
A Gennaio: sotto la neve pane, sotto la pioggia fame
Primavera di Gennaio reca sempre un grande guaio
Gennaio fa il ponte e febbraio lo rompe
A Gennaio tutti i gatti nel gattaio
Quando canta il pigozzo (picchio) di Gennaio, tieni a mano il pagliaio
Freddo di gennaio, gela la pentola nel focolaio
Se Gennaio sta in camicia, marzo scoppia dalle risa
Chi vuole un buon agliaio, lo ponga di Gennaio
Gennaio ingenera, febbraio intenera
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