Giugno e i suoi proverbi

 

A Giugno, l’estate esplode: per la natura, è un periodo di cruciale importanza. Gli alberi si riempiono di frutti, l’erba è alta e rigogliosa, nei campi di grano si inizia la mietitura. Il Solstizio d’Estate ci regala luce a piene mani, è il giorno più lungo dell’anno. Ma anche la notte è impregnata di una profonda magia: la scia della Via Lattea risplende nell’oscurità, luminosissima nel punto in cui si incrociano Sadr (l’astro 33.000 volte più brillante del Sole) e la stella doppia Albireo, entrambe collocate nella Costellazione del Cigno. Dopo il crepuscolo, il Triangolo Estivo è perfettamente distinguibile; Deneb, Altair e Vega diffondono nel cielo il loro fulgore. E se Giugno viene chiamato il mese del Sole, la notte di San Giovanni, con i suoi rituali e le sue leggende, è considerata la più incantata dell’anno. Un simile contesto non poteva che ispirare molteplici proverbi. Il tema predominante è la natura, che a Giugno diventa sovrana; subito dopo viene il meteo, determinante per la buona riuscita di tutte le attività agricole. Scopriamo insieme i proverbi più noti dedicati al mese del Solstizio d’Estate.

 

 

Giugno, la falce in pugno

 

 

Giugno ventoso, porta il grano sull’aia

 

 

Giugno ciliegie a pugno

 

 

Se marzo non marzeggia, giugno non festeggia

 

 

Acqua di giugno rovina il mugnaio

 

 

La notte di San Giovanni, ogni erba nasconde inganni

 

 

In giugno, in bene o in male, c’è sempre un temporale

 

 

Di giugno levati il cuticugno

 

 

Se piove ai santi Paolo e Piero piove per un anno intero

 

 

Per san Paolino c’è il grano e manca il vino

 

 

Per San Barnaba, l’uva viene e il fiore va

 

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