Solstizio d’Estate

 

Solstizio d’estate.
Giornate che non finiscono mai,
interrotte per poche ore dalla notte,
e gli occhi spalancati per lo stupore di tanta luce.
(Fabrizio Caramagna)

 

La bella stagione è entrata ufficialmente stamattina, alle 4.42. Oggi, Solstizio d’Estate, il Sole raggiunge lo zenit e festeggiamo il suo trionfo. L’astro infuocato risplende alto nel cielo, dove permane a lungo. “Solstizio”, d’altronde, deriva da “solstat”, in latino “il sole si ferma”. Da domani, anche se sembra incredibile, comincerà a tramontare (seppur impercettibilmente) sempre più presto. Ho già parlato molte volte del Solstizio e dei suoi rituali, di come lo vivevano gli antichi popoli. Vi invito a godere della massima potenza del Sole e dell’energia che oggi sprigiona: Cielo e Terra sono uniti da una forza di attrazione quasi mistica. Remote leggende vogliono che nell’iperico, la tradizionale “erba di San Giovanni”, si concentri la quintessenza del vigore solare, mentre elementi come il fuoco e l’acqua simboleggiano l’incontro tra Sole e Luna, maschile e femminile. L’acqua rimanda alla guazza, l’abbondante rugiada associata alla fertilità: da qui l’usanza, adottata dalle donne desiderose di procreare, di rotolarsi nude sull’erba la notte di San Giovanni. Il Sole viene rappresentato dai falò solstiziali accesi per corroborare l’astro, ma anche a scopo purificatorio e beneaugurale. Secondo la tradizione l’iperico, il giorno del Solstizio, doveva essere raccolto a mezzogiorno in punto: avrebbe avuto virtù terapeutiche nei confronti di molteplici patologie. Se veniva raccolto a mezzanotte, invece, avrebbe messo in fuga le entità malvagie. Anticamente lo si appendeva alla porta affinchè proteggesse la casa dagli spiriti maligni. Per attirare la buona sorte, inoltre, l’iperico veniva bruciato nei falò insieme ad altre nove erbe: il vischio, la lavanda, la ruta, la verbena, la piantaggine, il finocchio, l’artemisia e il timo. Buon Solstizio d’Estate a tutti e a tutte, e che l’energia solare pervada la vostra giornata.

 

Foto via Pexels e Unsplash