Un San Valentino in total red

Balmain

Quale colore per San Valentino, se non il rosso? Rosso come il simbolo del cuore, come le rose che si regalano alla propria innamorata…A proposito di rose rosse, vi anticipo che ritorneremo sull’argomento proprio il 14 Febbraio. Intanto concentriamoci sul look, rigorosamente all’insegna del rosso passione. E se l’anno scorso la moda decretava il predominio del cuore, sia sotto forma di dettagli che di elementi ornamentali, stavolta le rose trionfano. Basti pensare alle rose in vernice, tridimensionali, disseminate su uno spolverino di Balmain, un capo già incluso tra i più iconici della Primavera Estate 2024. Oppure alle rose ricamate, tra ruche e drappeggi, su una serie di abiti impalpabili griffati Cecilie Bahnsen. Ma gli esempi non finiscono qui. I look, però, è molto meglio ammirarli piuttosto che descriverli: è il momento di lasciar spazio alla gallery, un omaggio e al tempo stesso un preludio al San Valentino in total red di VALIUM.

 

Lebor Gabala

Cecilie Bahnsen

Son Jung Wan

Cherry Massia

Comme des Garçons

Simone Rocha

Alberta Ferretti

Zimmermann

Elie Saab

Christopher Erber

Rick Owens

Habey Club

Hermès

Peter Do

 

Tendenze PE 2023 – A vita bassa

Dolce & Gabbana

La moda guarda agli anni ’90 e ripristina uno dei trend più identificativi dell’ epoca: la vita bassa. Che coinvolge non solo i pantaloni, ma anche le gonne, gli abiti, gli shorts…L’ombelico è in bella vista, le mani si infilano nelle tasche come a sottolineare l’esiguo spazio che intercorre tra il cavallo e la cintola; l’allure diventa immediatamente audace. Spesso e volentieri dal capo a vita bassa spunta, ben visibile, la lingerie. Sapete da dove nasce questo stile? Precisamente nelle prigioni degli Stati Uniti d’America. Ai detenuti, infatti, era vietato indossare la cintura e non di rado i pantaloni che avevano addosso scendevano lungo i loro fianchi mostrando le mutande. Furono i rapper, intenzionati a solidarizzare con il popolo dei ristretti, ad imitare per primi quel modo di vestire. Oggi è diventato tendenza: le collezioni Primavera Estate 2023 inneggiano quasi unanimemente alla vita bassa. Proprio come avveniva nel decennio dei ’90, sebbene ai look grunge del periodo sia subentrata un’ indiscussa raffinatezza.

 

Valentino

Zimmermann

Versace

Miu Miu

Givenchy

Stella McCartney

Jacquemus

Marni

Isabel Marant

Blumarine

Trussardi

Ac9

Bally

 

 

Elisabetta I Tudor, l’incoronazione

 

“I preparativi per l’antico e complesso rito dell’incoronazione assorbivano gran parte del tempo di Elisabetta. Occorreva trovare un ecclesiastico disposto a officiare e, con il cardinale Pole defunto (era sopravvissuto a Maria solo per poche ore) e Heath, l’arcivescovo di York, diffidente nei riguardi dell’ intimo credo della nuova regina, la ricerca non si prospettava facile. Alla fine la scelta cadde su un oscuro suffraganeo di Heath, Owen Oglethorpe di Carlisle. Poi vi furono da appianare le controversie relative alla cerimonia, con i nobili che gareggiavano per ottenere la posizione di maggiore spicco durante le celebrazioni, i paramenti e gli arredi da ordinare, ecc. Nel giro di una notte, fu allestita una vera e propria impresa per fornire gli abiti, gli ornamenti e gli orpelli per la più sfarzosa delle occasioni regali: sarti e cucitrici per impuntire le vesti preziose e ricamatori, merciai e piumai per decorarle, pellai per reperire le pellicce e commercianti di tessuti per i ricchi velluti e le sete. I tappezzieri furono incaricati di rivestire la nuova portantina della sovrana con una stoffa intessuta d’oro e il seggio dell’ incoronazione nell’abbazia con un drappo argentato. Sellai e ferraioli prepararono sontuosi finimenti per i cavalli, mentre i coltellinai si occuparono delle spade cerimoniali e delle altre armi tradizionalmente indossate nel giorno dell’incoronazione. Il sarto della regina supervisionò l’ abbigliamento dell’ intera corte, non solo degli ufficiali e delle dame della sovrana, ma anche delle diverse centinaia di araldi, tirapiedi, musicisti e guardie che avrebbero seguito Elisabetta in processione. Nessuno fu dimenticato, nemmeno i fornitori di cibarie per le cucine del palazzo nè le lavandaie della regina, che ebbero una nuova veste rossa, e neppure i buffoni di corte, che avrebbero indossato sgargianti abiti in velluto arancione con inserti viola. “

 

Carolly Erickson, da “Elisabetta I – La vergine regina”

 

Foto: “Elizabeth I of England (1533-1603) in Coronation Robes”, dipinto di autore anonimo risalente al 1600 circa.

 

Tendenze PE 2023 – Frange come non le avete mai viste

Versace

Le frange invadono la moda della Primavera Estate 2023. Sono copiose, fittissime, vere e proprie cascate che impreziosiscono i look. Niente a che vedere con i riferimenti allo stile hippie: danno corpo ai capi, scintillano. Assumono le sembianze di piume, si fanno scultoree e originano suggestioni in 3D. La loro texture si avvale dei più disparati materiali. Coinvolgono gli abiti così come gli accessori: Victoria Beckham, ad esempio, ha creato una serie di borse en pendant con le frange ricorrenti nella sua collezione. Le frange della bella stagione, insomma, sono frange come non le avete mai viste. Date un’occhiata alla gallery e fate le vostre considerazioni.

 

Bronx and Banco

Jill Sander

Bottega Veneta

Jason Wu

Victoria Beckham

Aliette, Givenchy

Giorgio Armani, Luisa Spagnoli

Jonathan Simkhai

Paco Rabanne

Proenza Schouler

Sportmax

Acne Studios, Michael Kors

 

 

Tendenze PE 2023 – Torna a splendere l’arcobaleno

Germanier

Dopo la bufera pandemica, l’arcobaleno torna a splendere sulla moda della Primavera Estate 2023: svariati brand l’hanno assurto a leitmotiv delle proprie collezioni, proponendo look che sono un vero e proprio tripudio di colori. Germanier lo declina in chiave esplosiva inserendolo in un trionfo di frange, piume, perline e paillettes, Moschino ne presenta una versione chic-giocosa che fonde gli outfit diveschi con i cartoon e i gonfiabili da mare, Christian Cowan lo riproduce su coat strabordanti di piume abbinati a minidress di lustrini argentati. E se Gilberto Calzolari lo riversa in dosi massicce su abiti modulari e applicazioni ornamentali, Rose Carmine “profonde” arcobaleno praticamente ovunque, spaziando dalle felpe ai bikini e passando per creazioni in total Granny Square.

 

Germanier

Christian Cowan

Moschino

Gilberto Calzolari

Rose Carmine

 

Tendenze PE 2023 – Total denim: il boom del “bleu de Gênes”

Blumarine

La bella stagione vede il denim protagonista assoluto: non solo jeans, ma anche gonne, abiti, ensemble, giacche e top nel celebre “bleu de Gênes” entrano a far parte del nostro guardaroba. E in tutte le tonalità possibili. Il délavè predomina, alternandosi ad effetti degradé che sono autentiche sperimentazioni sulla tela di cotone. Vita alta o vita bassa fa lo stesso; le cuciture si moltiplicano, il jeans a zampa si rinnova grazie a un tripudio di balze e di volants. Borchie, perline, ricami e cristalli impreziosiscono ogni singola creazione, decretando il trionfo di un denim versione gioiello.

 

Blumarine

Trussardi

Burberry

Burberry

Vivetta

Y/Project

Diesel

Marco Rambaldi

 

 

Dream Couture

Tony Ward

Come ogni fine anno, torna l’appuntamento di VALIUM con l’Haute Couture: abiti da sogno che ci accompagnano in questi ultimi giorni di festa. L’oro, l’argento, i colori di forte impatto predominano; i maxi volumi si alternano a silhouette che scivolano sul corpo e le lunghezze si differenziano: agli orli rasoterra si affiancano quelli mini, ma immancabilmente declinati in versioni ad alto tasso di preziosità.

 

Iris Van Herpen

Valentino

Giambattista Valli

Julien Fournié

Elie Saab

Schiaparelli

Raul Mishra

Chanel

Georges Hobeika

Zuhair Murad

 

 

Giambattista Valli AI 2022/23: 6 look da fiaba

 

Verde menta, argento, bianco e rosa ghiaccio: una palette di colori freddi, eterei, sognanti, esalta dei veri e propri abiti da fiaba. Giambattista Valli li dosa sapientemente e li abbina con cura. Le scarpe che accompagnano i look, ad esempio, sprigionano invariabilmente un luccichio argentato. I collant sono bianchi e spessi, rimandando all’ epoca che ha ispirato la collezione Autunno Inverno 2022/23 del designer romano: gli anni ’60 immortalati da Henri Cartier-Bresson in un celebre scatto ambientato a Parigi, all’esterno della Brasserie Lipp, dove un’anziana signora osserva con sguardo truce una ragazza in minigonna inguinale. Quell’ era rivive nei minidress cortissimi e minimal, dalle linee dritte o vagamente ad A. Ed è straordinario come all’ essenzialità delle forme si affianchino elementi in grado di plasmare capi più che mai iconici e preziosi. Un grande fiocco sul davanti, un top impalpabile e un pattern punteggiato di strass, un “pavé” di paillettes su un abito con colletto a punta ammantano le creazioni di fatata raffinatezza. Un corpetto con vertiginosa scollatura a cuore, orlato di ruches e impreziosito di ricami, si assembla a una full skirt tramutandosi in un sogno in total white. E poi ci sono i look nuvola: un autentico tripudio di ruches in tulle che adornano silhouette fascianti o con accenni di strascico, “sbocciano” sugli abiti e li arricchiscono di vaporosi decori. Bagliori argentei profusi valorizzano ogni creazione, inneggiando al coté fiabesco di una collezione che, nata in omaggio al ribelle mood sessantottino, non ha esitato ad avvolgerlo nell’ alone “chic and cool” che è ormai un signature di Giambattista Valli.

 

 

 

Un excursus sulle collezioni Pre-Fall 2022 (parte 1)

Antonio Marras

Quando arrivano le collezioni Pre-Fall, vuol dire che è proprio il momento di voltare pagina: ecco perchè, di solito, le accogliamo con grande curiosità e rinnovato interesse. La nuova stagione della moda è cominciata, proliferano le proposte e le tendenze. Quest’anno, per esempio, fa il suo trionfale ritorno il tailleur pantalone, affiancato dai pantaloni palazzo e a zampa; gli abiti scivolano fluidi lungo il corpo e scintillano di un tripudio di bagliori. Le mantelle si accorciano e, declinate in innumerevoli versioni, si tramutano nel capospalla must dei primi freddi, mentre la palette cromatica alterna le tipiche nuance “bruciate” e terrigne dell’ Autunno a colori decisamente vibranti. In questo post trovate una panoramica di look esemplificativi tratti dalle collezioni Pre-Fall 2022. Nei prossimi giorni, la seconda tranche dell’articolo amplierà il nostro giro di ricognizione.

 

Stella McCartney

Dior

Philosophy

Valentino

Erdem

Alberta Ferretti

Brandon Maxwell

Zara

Alexander McQueen

Sportmax

Moschino

 

To be continued…

 

 

Il ponte di Ferragosto di Daizy Shely

 

Colori vivaci, stampe floreali, un tripudio di pizzi e piume che si alternano a bikini crochet bordati di margherite: la collezione estate 2022 di Daizy Shely miscela un beachwear giocoso con alcuni capi base per il giorno e per la sera. Trionfano gli abiti sottoveste con spacco laterale, le jumpsuit, entrambi orlati di lunghe piume. I bikini hanno un twist da “figlie dei fiori” anni ’70, abbinano reggiseni a triangolo a slip sgambati ma non troppo. Le cromie predominanti? Rosso, arancio, verde menta, lilla…e, relativamente agli abiti, sfumature in dégradé di giallo, celeste e rosa pastello. Tonalità eye-catching e raffinate a un tempo, tutte molto femminili. Per un weekend di Ferragosto effervescente, esuberante, energetico. Che lo si trascorra ai Tropici oppure in città!