Tendenze capelli dell’ Autunno Inverno 2023/24: qualche anteprima vista in passerella

Il corto sbarazzino di VIVETTA

Un’occhiata alle tendenze capelli dell’ Autunno Inverno 2023/24 viste in passerella. Il bob resiste e acquista volume, la riga in mezzo impera, torna la frangia: la ritroviamo sia in versione mini che lunga e geometrica. Ma c’è anche un altro grande ritorno da segnalare, il tipico hairstyle afro della “Blaxploitation” anni ’70. La chioma iper voluminosa e fitta di ricci sfoggiata da “Foxy Brown” (l’attrice Pam Grier) nell’iconico film che Jack Hill girò nel 1974 aveva già fatto la sua comparsa alle sfilate Primavera Estate 2023, ma con la stagione fredda si inserisce a pieno titolo tra i top hair trends.

 

La mini frangia e le trecce arrotolate intorno alle orecchie di ANTONIO MARRAS

Il bob con volume di ANTEPRIMA

Gli afro hair di ZIMMERMANN

I capelli tirati a lucido e la coda bassa di GIAMBATTISTA VALLI HAUTE COUTURE

I “ricci e capricci” di GIORGIO ARMANI PRIVE’

La media lunghezza platinata di MENCHEN THOMAS

La riga in mezzo di ALBERTA FERRETTI

La frangia iper mini di AVELLANO

Le onde laterali di ROKH

La frangia geometrica di MARCO RAMBALDI

Il supercorto di Y/Project

Lo chignon minimale di SACAI

 

 

Giambattista Valli Haute Couture PE 2021, volumi maestosi e sontuosità regale

 

Che cos’è l’ Haute Couture per Giambattista Valli? In primis, volume e maestose dimensioni. Come ha detto a Vogue.com: “L’ alta moda riguarda i volumi. Quando disegni prêt-à-porter, devi essere un designer. Quando crei Haute Couture, devi essere uno scultore. E’ la differenza che sussiste tra il costruire uno spazio e l’ arredarlo. ” Riporto questa citazione perchè mi sembra un’ affermazione chiave. A fare da fil rouge alla collezione di Haute Couture Primavera Estate 2021 di Giambattista Valli, infatti, è una sontuosità regale. I suoi celebri abiti di tulle ornati da un tripudio di balze e ruches vengono elevati a un ulteriore livello di opulenza, abbracciando una preziosità scultorea. I volumi (soprattutto delle gonne) si amplificano, gli strascichi regnano sovrani, le ruches si infittiscono e moltiplicano, sui capi in taffetà sembrano scolpite. Non è un caso che il mini film di presentazione della collezione sia ambientato a Siviglia, e che le immagini dei suoi monumenti, dei suoi patios spettacolari, si affianchino costantemente ai look sfoggiati dalle modelle. E’ un dialogo tra un’ architettura fastosa e delle altrettanto fastose creazioni, dove i colori che prevalgono rimandano a quelli del “traje de Flamenca” andaluso: rosso, nero e bianco, anche se non mancano il giallo, il pesca e il caratteristico rosa tenue delle nuvole di tulle griffate Valli. Gli abiti sono splendidamente teatrali, ma eterogenei. Risaltano modelli con gonna ampissima, ricca di balze impalpabili o miriadi di ruches, mise dotate di lunghe maniche piumate che rievocano la grazia di un cigno, corpetti rossi plasmati su grandi rose in tulle, gilet impreziositi da sofisticatissime applicazioni floreali, tuniche greche con tanto di strascico, soprabiti che ostentano cascate di volants eterei come zucchero filato. A predominare è una femminilità enfatizzata e potente, valorizzata dalle acconciature ideate da Odile Gilbert: le chiome, voluminose al pari degli abiti, diventano “importanti” grazie a un utilizzo massiccio dei toupet e si adornano di vistosi fiocchi e fiori. Riaffiorano alla mente gli hair look anni ’60 di top del calibro di Marisa Berenson, Isa Stoppi, Benedetta Barzini…reminiscenze che il make up firmato da Karin Westerlund, un trionfo di eyeliner per esaltare lo sguardo, rifinisce a regola d’arte.

 

 

Visita il sito di Giambattista Valli per ammirare la collezione completa

 

 

Vintage & contemporary trends: il ‘peekaboo bang’

 

Bette Davis la definì “La persona più bella mai arrivata a Hollywood“: a quei tempi (fine anni ’30), non a caso, sfoggiava già la pettinatura peekaboo bang che le avrebbe procurato il primo contratto cinematografico grazie all’ aura di sofisticato mistero che le conferiva. Veronica Lake, attrice hollywoodiana rimasta famosa, oltre che per la sua filmografia, anche per la ciocca di capelli che lateralmente le ricopriva metà del viso, si tramutò in icona di stile da subito: le donne americane rimasero affascinate dalle sue chiome ondulate e ben curate, dall’ acconciatura ‘a schiaffo’ che esibiva e che l’avrebbe per sempre identificata nell’ immaginario collettivo. In moltissime corsero dal parrucchiere richiedendo il ‘peekaboo bang’, tanto da rendere successivamente necessario un appello del governo -rivolto  alla stessa Veronica – a cambiare pettinatura: sembra che alle operaie la lunga ciocca di capelli laterale creasse numerosi problemi sul lavoro, rimanendo incastrata nei macchinari. Un ‘incidente di percorso’ che non interruppe la moda del ‘peekaboo’, negli anni a venire tramutatosi in un classico dell’hairstyle tanto da venire adottato in diversi tempi e a più riprese. I suoi ultimi significativi avvistamenti, oltre a riguardare celebrities varie, si sono verificati in concomitanza con le recenti Fashion Week: Guy Laroche, per presentare la sua collezione Primavera/Estate 2013, ha infatti mandato in passerella modelle pettinate ricalcando il Veronica Lake style senza eccezioni, elaborando una contemporanea versione del peekaboo. Ma le ultimissime versioni della pettinatura si sono addirittura mixate al punk e alle avanguardie musicali, creando contaminazioni di stile che ne hanno rivisitato, attualizzandole al 2000, le caratteristiche in modo estremo: Alice Dellal – icona Chanel e musa di Karl Lagerfeld – e Rihanna, sfoggiano lunghe e morbide onde laterali accompagnandole con la rasatura totale della tempia opposta, rendendo l’effetto ‘a schiaffo’ decisamente rock. In un modo o nell’altro, il peekaboo rimane lo stile che connota una lady enigmatica e raffinata, le cui reminescenze anni ’40 non fanno che accrescere la singolare preziosità del suo look. Non possiamo, dunque, che ringraziare l’iconica Veronica Lake per il suo incomparabile contributo.

 

Backstage Guy Laroche s/s 2013


Dalla passerella Guy Laroche s/s 2013

 

Buon martedì.