Le “good vibes” di Boteh, tra l’Australia e Ibiza

 

Di Boteh, brand di swimwear e resort wear fondato nel 2019 a Sydney da Amelia Mather, VALIUM ha già parlato diverse volte. Per saperne di più, ho deciso di dedicargli un approfondimento: è un marchio che nasce e cresce “sotto il sole”, con i piedi sprofondati nella sabbia o a contatto con la terra arsa dal calore estivo.  Il suo stile è inconfondibile, boho-hippie al punto tale da essere definito “nostalgico”; senza dubbio è evocativo, ricco di riferimenti che riportano a una cinquantina di anni orsono, ma risulta squisitamente contemporaneo. Il nome stesso della griffe rimanda a tutto un mondo e a tutta un’era: “boteh” è la traduzione in persiano di “Paisley”, il celebre motivo a goccia che spopolava tra i figli dei fiori. Non è un caso che le stampe e i pattern che ad esso si ispirano siano uno dei tratti distintivi del brand. Lo affiancano i valori dell’ artigianalità, della sostenibilità e dell’ attenzione per l’ambiente. Qualche esempio? Tessuti cellulosici al 100 per cento e naturali come il lino, il cotone, la viscosa e il cotone certificati, filati da ricamo riciclati o provenienti da merce invenduta, stampe digitali a ridotto impatto ambientale. E poi ci sono i colori, sempre vibranti, le forme danzanti e fluide, il mood che coniuga la vocazione tipicamente australiana per la beach life con la libertà, le good vibes, le suggestioni hippie che si respirano a Ibiza. Questo connubio si traduce in un mix di ampie maniche a sbuffo, bikini a triangolo, micro crop top, pantaloni palazzo, lunghe gonne cinte in vita da un elastico, abiti impalpabili e ricamati, slip culotte, bluse morbide, costumi monopezzo ornati di fitte stampe…Su tutto aleggia un gusto ethno-esotico, decorazioni e linee intrise di un profondo sapore orientale. Proprio come all’ epoca del Flower Power. Il motto di Boteh, in tal senso, è significativo: riverire il passato, assaporare il presente e cercare il futuro. Un concetto che sulla sua rielaborazione del tempo fonda un’estetica che lo trascende, va oltre le tendenze e si fa imperitura.

 

Green Christmas

Zara

Non solo oro e rosso: anche il verde è uno dei colori del Natale, e merita un approfondimento. Il fatto che rientri tra le nuance più modaiole dell’ Autunno Inverno 2021/22, poi, rappresenta un valore aggiunto. Ma se i fashion trend inneggiano a molteplici tonalità di verde, il Natale si identifica esclusivamente con il verde della natura e della rinascita. Sebbene in Inverno Madre Terra si assopisca, infatti, l’ aumento impercettibile della luce solare a partire dal Solstizio è un indizio che ribadisce il concetto di ciclicità naturale e porta con sè la promessa dell’ imminente risveglio. Da sempre associato alla speranza, il verde è un’ ode alla rigogliosità dei mesi a venire. Non bisogna tralasciare, inoltre, che la tradizione natalizia ruota intorno a dei sempreverdi: l’ abete, il vischio, l’agrifoglio, il pungitopo…pittoreschi emblemi del trionfo della vita sui rigori invernali. Il verde, quindi, assume un significato simbolico dalla valenza altamente positiva. Persino l’abito di Babbo Natale anticamente si è tinto di verde, incarnando la speranza che il paffuto vecchietto portava nelle case insieme ai suoi doni. Dulcis in fundo, il verde rimanda alle vesti degli elfi. Le piccole creature del folklore germanico, contraddistinte dalle grandi orecchie a punta, indossano abiti di quel colore. Alla figura di Babbo Natale, gli elfi vengono collegati dal 1800: pare che siano i suoi solerti assistenti e che si occupino della produzione dei regali da donare ai bambini.

Anna Sui

DROMe

Undercover

Stella McCartney

Dolce & Gabbana

Bottega Veneta

AWAKE Mode

N.21

Emporio Armani

Preen by Thornton Bregazzi